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Results from 169 to 224 of 236

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Lot # 825 - Roma. Sede Vacante (1758), Camerlengo Cardinale Girolamo Colonna. Quinto di scudo o doppio giulio. D/ Stemma Colonna a targa in cornice, sovrapposto a croce di Malta, sormontato da cappello, chiavi decussate e padiglione. R/ Lo Spirito Santo in forma di colomba raggiante; sotto, venti fiammelle in tre linee; in esergo, RO MA inframezzato da segno di zecca del presidente di zecca Monsignor Giuseppe Renato Imperiali. CNI 7; M. 4; Berm. 2887. AG. Encapsulated by NGC AU 55.
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Lot # 826 - Roma. Gregorio XVI (1831-1846), Bartolomeo Alberto Cappellari. Bolla. D/ Croce tra raggi GREGORIVS/ PAPA/ XVI entro ghirlanda. R/ S P/S P. Croce tra i volti dei SS. Paolo e Pietro. Ser. 309. PB. 44.50 mm. Saggio sul ciglio del rovescio. Conservazione eccezionale, metallo brillante. SPL+.
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Lot # 827 - Roma. Pio IX (1846-1878), Giovanni Mastai Ferretti. 4 soldi 1868 A. XXII. D/ Busto a sinistra con mozzetta, zucchetto e stola. R/ Valore e segno di zecca entro cerchio perlinato. Pag. 593; Mont. 402. CU. 20.00 g. 36.00 mm. Rame rosso. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 65 Rame rosso.
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Lot # 828 - Roma. Pio IX (1846-1878), Giovanni Mastai Ferretti. 4 soldi 1869 A. XXIII. D/ Busto a sinistra con mozzetta, zucchetto e stola. R/ Valore e segno di zecca entro cerchio perlinato. Pag. 595; Mont. 404. CU. 20.00 g. 36.00 mm. Rame rosso. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 64 Rame rosso.
L'Assedio di Ronciglione
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Lot # 829 - Ronciglione. Insurrezione antifrancese di Ronciglione (luglio-novembre 1799). Madonnina 1799. D/ Busto nimbato e velato della Beata Vergine. R/ Veduta della città di Ronciglione durante incendio; sotto, C.A.G (Carlo Antonio Garofalini incisore). CNI 4; M. 1; Bruni 8. CU. 21.18 g. 32.50 mm. RR. Minori porosità al diritto. Ottima conservazione. SPL.
Guaiferio Principe di Salerno
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Lot # 830 - Salerno. Guaiferio (861-880). Denaro. D/ ERI/VVAIF/VSP (Guaferio principe). R/ Croce latina. Bellizia 11 var; MEC 14, -; D'Andrea-Contreras (Campania) 72 var. AG. 0.52 g. 17.00 mm. RRR. Piccoli forellini. Moneta di estrema rarità. SPL. Il governo di Guaiferio fu caratterizzato da continue lotte interne e scorrerie saracene che costrinsero i principi longobardi a chiedere nuovamente l'aiuto di Ludovico II. Questi si impadronì di Bari, sede dei Saraceni, prese Matera e assediò Taranto. I franchi si comportarono da padroni e la loro arroganza irritò i beneventani finché Adelchi, istigato dall'imperatore di Bisanzio, Basilio, fece prigioniero Ludovico II. Nel frattempo, un forte esercito saraceno al comando di Abd'Allah strinse d'assedio Salerno. Ludovico, liberato dai beneventani, accorse in aiuto alla città mettendo in fuga i musulmani. Nell'877 Guaiferio associò al trono il figlio Guaimario e nell'880 abdicò in suo favore.
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Lot # 831 - Salerno. Mansone III o IV Duca di Amalfi, Vicario e Patrizio Imperiale (981-983). Follaro. D/ Busto frontale con copricapo ducale; ai lati, astri. R/ MAN / SOVICE/ DVX su tre righe. MEC 14, p. 95-97; Travaini 1995 68; D'Andrea-Contreras (Campania) 16. AE. 1.63 g. 19.50 mm. RRRR. Di grande rarità. Inusualmente di chiara lettura e nitidezza di conio. BB.
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Lot # 832 - Salerno. Guglielmo (1111-1127). Follaro. D/ Uccello a sinistra con la testa retrospicente; ai lati, tracce di ribattitura. R/ GVI / DVX su due righe. Bellizia 117; Travaini 1995 115; D'Andrea-Contreras (Normans) 60. AE. 2.22 g. 19.50 mm. RRRR. Di estrema rarità. Tracce di ribattitura su sottotipo sconosciuto. Bel BB.
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Lot # 833 - Salerno. Guglielmo (1111-1127). Follaro. D/ Busto frontale di San Matteo nimbato; ai lati, S e M. R/ Croce patente; nei quarti V V DV (legate) X (Guglielmo Duca). Bellizia 104; Travaini 1995 119; D'Andrea-Contreras (Normans) 65. AE. 2.67 g. 16.00 mm. Patina verde. qSPL/SPL.
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Lot # 834 - Salerno. Tancredi con il figlio Guglielmo III (1193-1194). Follaro. D/ Modio con spighe di grano; ai lati, V/I (Guglielmo) - T/D (Tancredi). R/ Torre; ai lati, R/X - R/X (Re). Bellizia 263; Travaini 1995 406; D'Andrea-Contreras (Normans) 387. AE. 1.39 g. 12.50 mm. RR. Unica emissione di Tancredi con il figlio Guglielmo III. Di buona centratura. Ottima conservazione. Bel BB.
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Lot # 835 - Santa Fiora. Aldobrandino XI degli Aldobrandeschi, Conte Palatino (1236-1280 ca). Denaro piccolo o picciolo. D/ Croce patente. R/ Busto frontale di Santa Fiora, nimbata e velata con croce nella sinistra e fiore nella destra. CNI 2 (quattrino); MIR (Toscana, zecche) 471. MI. 0.62 g. 16.50 mm. RRR. Di grande rarità. BB. Il CNI attribuisce questa emissione a Aldobrandino VII degli Aldobrandeschi detto 'Novello', Conte di Santa Fiora e Sovana ma ciò non risulta possibile per via del fatto che egli morì nel 1195. E' più ragionevole invece pensare che la titolarità dell'emissione spetti al Conte Palatino di Santa Fiora Aldobrandino IX, noto per aver capitanato l'esercito senese nella vittoriosa battaglia di Montaperti del 1260. La concessione è probabilmente ad opera di Federico I Barbarossa (1164) e successivamente riconfermata da Enrico VI di Svevia (1195). Questa piccola moneta è l'unica coniata nella zecca di Santa Fiora, piccolo comune in provincia di Grosseto.
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Lot # 836 - Savona. Repubblica (1350-1396). Denaro. D/ Aquila coronata ad ali spiegate. R/ Croce patente. CNI 11/13; Giuria p. 55; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 527. MI. 0.59 g. 13.50 mm. R. Bel BB.
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Lot # 837 - Savona. Repubblica (1350-1396). Mezza petachina. D/ Aquila coronata ad ali spiegate. R/ Croce patente con due scudetti inquartati nel secondo e terzo quarto. CNI 7/10; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 526. MI. 0.72 g. 17.00 mm. RR. qBB/BB.
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Lot # 838 - Siena. Repubblica (1180-1390). Grosso. D/ Grande S. R/ Croce patente. CNI 61; MIR (Toscana, zecche) 495/5. AG. 1.61 g. 20.00 mm. R. Simbolo pigna. Bel BB+.
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Lot # 839 - Siena. Gian Galeazzo Visconti (1390-1404). Sanese d'oro. D/ Grande S fogliata entro cornice di otto archi doppi con stellette negli angoli. R/ Croce patente con accenno di sfogliatura. CNI 18; MIR (Toscana, zecche) 510/2. AU. 3.47 g. 19.00 mm. R. Questo sanese rappresenta una tipologia di transizione che verrà presto rimpiazzata dall'ultima emissione durante la signoria di Gian Galeazzo, più larga e con croce fogliata. L'armetta al rovescio è riconducibile al banchiere Sanese di Ser Giovanni. Bel BB.
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Lot # 840 - Siena. Repubblica (1404-1555). Grosso da 5 soldi e 6 denari. D/ Grande S fogliata in cornice di sei archi con globetti agli angoli. R/ Croce fogliata in cornice di sei archi con globetti agli angoli. CNI 14; MIR (Toscana, zecche) 525/1. AG. 1.93 g. 23.00 mm. RR. Patina scura con minime porosità. Molto raro. Bel BB. Lo stemma al diritto è riconducibile a quello del camerlengo Jacopo Mignanelli, attivo nella seconda metà del XV secolo.
Rarissimo grosso per Siena
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Lot # 841 - Siena. Repubblica (1404-1555). Grosso da 20 quattrini. D/ La lupa a sinistra, con testa retrospiciente, nell'atto di allattare i gemelli. R/ Croce ornata. CNI 192; MIR (Toscana, zecche) 558. AG. 1.59 g. 22.50 mm. RRRR. Lo stemma al rovescio è riconducibile a quello dello zecchiere Giovanni Vieri. Di estrema rarità. BB.
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Lot # 842 - Siena. Repubblica (1404-1555). Bolognino da 6 quattrini 1553, II serie. D/ La lupa gradiente a sinistra con testa retrospicente allatta i gemelli; sotto, in esergo, 1553. R/ Scudo ovale accartocciato con banda su cui LIBRTA. Cf. CNI 359/366; MIR (Toscana, zecche) 564. MI. 1.06 g. 20.50 mm. RR. Anno molto raro. Bel BB+.
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Lot # 843 - Sora. Pier Giampaolo Cantelmo a nome di Carlo VIII (1495). Cavallo. D/ Scudo coronato di Francia con tre gigli. R/ Croce ancorata. CNI 15/37; D'Andrea-Andreani p. 367; MIR (Italia merid.) 763. CU. 0.50 g. 16.00 mm. R. Esemplare leggerissimo rispetto allo standard (0,99-2,93 g.) Patina verde. Bel BB.
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Lot # 844 - Sulmona. Carlo III di Durazzo (1382-1385). Bolognino. D/ Le lettere S M P E (Sulmo mihi patria est) disposte a croce attorno a rosetta. R/ Busto frontale di San Pietro Celestino (Celestino V) mitrato e con piviale chiuso da rosetta. CNI p. 360 (rosetta); D'Andrea-Andreani p. 376; MIR (Italia merid.) 770. AG. 0.78 g. 18.00 mm. R. Bell'esemplare di modulo largo. Tracce di ribattitura. Bel BB+.
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Lot # 845 - Sulmona. Federico III d'Aragona (1496-1501). Sestino. D/ Busto coronato a destra con lunga capigliatura. R/ Croce potenziata; sotto, in cartella SMPE ('Sulmo Mihi Patria Est'). CNI 1/6; D'Andrea-Andreani p. 399; MIR (Italia merid.) 794. AE. 1.34 g. 18.50 mm. RRR. Molto raro. Di ottima conservazione per il tipo. Bel BB.
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Lot # 846 - Tagliacozzo. Federico III d'Aragona (1496-1501). Cavallo. D/ Busto coronato a destra con lunga capigliatura. R/ Cavallo gradiente a destra con la zampa anteriore sinistra alzata; sopra il cavallo, stella; in esergo, scudo accostato da stelle. CNI 1/7; D'Andrea-Andreani p. 405; MIR (Italia merid.) 729. AE. 1.44 g. 19.00 mm. RR. Tracce di ribattitura. Molto raro. qBB/BB.
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Lot # 847 - Torino. Repubblica Subalpina (1800-1802). 5 franchi 1802 AN. 10. D/ Le figure allegoriche della Gallia Subalpina e della Francia stanti in piedi di fronte. R/ Valore e anno entro corona di rami di palma e alloro; sotto, piccolo cuore ( Vittorio Modesto Paroletti di Torino maestro di zecca). Pag. 6; Mont. 10. AG. 24.93 g. 37.00 mm. R. Bellissima patina dorata con riflessi lucenti. Di ottima conservazione per il tipo. qSPL/SPL.
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Lot # 848 - Trento. Emissioni anonime a partire dal Vescovo Egnone di Appiano (c. 1250). Grosso o vigintenario. D/ Mezzo busto del Vescovo mitrato rivolto a sinistra regge con la sinistra pastorale e benedice con la destra. R/ Piccola croce potenziata e grande F. CNI 2; Rizzolli-Pigozzo T46. AG. 1.62 g. 21.00 mm. RR. Questa tipologia è molto particolare per la stilizzazione del busto e la presenza dei globetti a inizio e fine legenda. qSPL.
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Lot # 849 - Trento. Emissioni anonime a partire dal Vescovo Egnone di Appiano (c. 1250). Grosso o vigintenario. D/ Mezzo busto del Vescovo mitrato rivolto a sinistra regge con la sinistra pastorale e benedice con la destra. R/ Piccola croce potenziata e grande F. CNI 17; Rizzolli-Pigozzo T59/T60. AG. 1.61 g. 20.50 mm. R. Minime tracce di pulitura. SPL. Questa emissione, che vede il busto del Vescovo privo di collo e con la casula decorata, viene datata successivamente rispetto a quella dell'esemplare precedente in quanto nel ritrovamento di Vigo di Cavendine (1256) non vi erano esemplari di questa tipologia. Più verosimilmente si colloca questa emissione tra il 1262 e il 1269, anni in cui il Vescovo Egnone aveva affidato la zecca a Fazinus Hosterius, Thuresendus Ypothecarius e Benvenuto Corezolla e successivamente al fiorentino Belliotto de Drobossatis.
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Lot # 850 - Urbino. Guidobaldo I da Montefeltro (1482-1508). Quattrino. D/ Busto a sinistra con ritratto giovanile e capelli lunghi. R/ Scudo nonagono coronato e inquartato. CNI tav. XXVII, 19; Cav. 34. AE. 1.14 g. 19.00 mm. R. Tipologia inusuale. Patina verde. BB+.
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Lot # 851 - Urbino. Francesco Maria I della Rovere (1508-1516 e 1521-1538). Barile feretrano o doppio grosso. D/ Stemma semiovale a lati curvilinei coronato e inquartato; sulla partitura un palo con l'insegna pontificia. R/ San Crescentino in armatura a cavallo galoppante a destra, in atto di trafiggere il drago. CNI 15 e tav. XXVII, 28. Cav. 64. . AG. 2.97 g. 28.00 mm. RRRR. Di estrema rarità. Pochi sono gli esemplari passati in asta pubblica, il più recente passaggio risale all'asta Centauro 6, 2010, lotto 438. BB/BB+. Il barile feretrano corrisponde per peso al barile fiorentino, da 10 soldi di quattrini bianchi, introdotto a partire dal 1506. La fortuna della moneta fiorentina, usata per pagare la gabella sul vino quando si entrava in città, spinse il duca di Urbino a proporne una analoga anche nei suoi dominii.
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Lot # 852 - Urbino. Francesco Maria I della Rovere (1508-1516 e 1521-1538). Soldino o baiocchetto. D/ Aquila coronata ad ali spiegate volta a sinistra. R/ Le lettere FM sormontate da corona. CNI XXVII, 33 ; Cav. 71. AG. 0.39 g. 15.00 mm. R. Bel BB.
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Lot # 853 - Urbino. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624). Quattrino. D/ Albero di Rovere. R/ Stemma feltresco a cuore. CNI 91; Cav. 74. MI. 0.72 g. 17.00 mm. Tracce di doratura. qSPL/SPL.
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Lot # 854 - Urbino. Francesco Maria I della Rovere (1508-1538). Quattrino. D/ Albero Della Rovere. R/ Scudo feltresco a cuore. CNI tav. XXVII, 37; Cav. 74. MI. 0.78 g. 17.50 mm. Bellissimo esemplare con patina cuoio. SPL.
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Lot # 855 - Urbino. Guidobaldo II della Rovere (1538-1574). Armellino o volpetta. D/ Armellino gradiente a destra. R/ San Crescentino in armatura su cavallo galoppante a destra, in atto di trafiggere il drago. CNI tav. XXVIII, 24; Cav. 122. AG. 1.04 g. 19.50 mm. BB+.
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Lot # 856 - Urbino. Guidubaldo II della Rovere (1514-1574). Armellino. D/ Armellino di forma allungata e sottile dradiente a destra; sotto la linea, lettera P accostata da globetti. R/ San Crescentino in armatura, a cavallo, galoppante a destra, in atto di trafiggere il drago. CNI 148; Cav. 124. AG. 1.06 g. 20.00 mm. Ottimo esemplare centrato e con patina riposata. SPL.
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Lot # 857 - Urbino. Guidobaldo II della Rovere (1538-1574). Quattrino. D/ Aquila ad ali spiegate volta a sinistra. R/ Le lettere G V sormontate da corona; sotto, ghianda tra quattro foglie di quercia. CNI tav. XXIX, 4; Cav. 125. AG. 0.48 g. 15.00 mm. R. Bel BB.
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Lot # 858 - Urbino. Guidobaldo II della Rovere (1538-1574). Soldo o baiocchetto. D/ Tre mete. R/ Granata fiammeggiante. CNI tav. XXIX, 4; Cav. 127. AG. 0.46 g. 14.00 mm. qSPL.
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Lot # 859 - Urbino. Guidobaldo II della Rovere (1538-1574). Quattrino. D/ Le lettere G V II sormontate da corona entro corona di foglie unite a gambo. R/ Granata fiammeggiante; sotto, E. CNI tav. XXIX, 14; Cav. 132. AE. 0.61 g. SPL+/qFDC.
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Lot # 860 - Venezia. Ugo di Provenza (926-945), Re d'Italia. Denaro scodellato. D/ Croce tricuspidata accantonata da quattro globetti. R/ Tempio tetrastilo. CNI tav. II, 11; MEC 1, 1024; Paol. -. AG. 1.41 g. 22.00 mm. R. La zecca di coniazione potrebbe essere Milano o Pavia o addirittura Ravenna come alcuni autori riportano. Bel BB.
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Lot # 861 - Venezia. Ottone II o III di Sassonia (973-1002). Denaro scodellato. D/ Croce tricuspidata accantonata da quattro globetti. R/ Tempio con croce al centro e due colonne ai lati. CNI tav. II, 19 (Milano); MEC 1, 1024; Cf. Paol. 1. AG. 1.11 g. 21.00 mm. RR. L'attribuzione della zecca di emissione di questa moneta è alquanto incerta. Il CNI attribuisce queste monete alla zecca di Milano, alcuni autori più recenti attribuiscono le stesse alla zecca di Venezia o di Ravenna. SPL.
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Lot # 862 - Venezia. Enrico III di Franconia (1039-1056). Denaro scodellato. D/ Croce accantonata da quattro globetti. R/ Tempio tetrastilo in cui al posto delle colonne VENECI - A. CNI tav. I, 9; MEC 1, -; Paol. 1. AG. 0.85 g. 19.50 mm. RRR. Di grande rarità. Bel BB/qSPL.
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Lot # 863 - Venezia. Pietro Gradenigo (1289-1311). Grosso matapan. D/ San Marco, in piedi a destra, porge il vessillo al Doge stante a sinistra. R/ Il Redentore in trono; a destra, cerchietto. CNI tav. II, 27; Paol. 2. AG. 2.19 g. 20.00 mm. SPL+.
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Lot # 864 - Venezia. Lorenzo Celsi (1361-1365). Ducato. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. III, 29; Paol. 1; Fried. 1225. AU. 3.55 g. 20.50 mm. Fondi lucenti. SPL+.
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Lot # 865 - Venezia. Nicolò Tron (1471-1473). Lira da 20 soldi o lira tron. CNI tav. V, 22; Paol. 2. AG. 6.47 g. 28.00 mm. R. Bel BB/qSPL. Il 27 Maggio 1472 il Consiglio dei Dieci attuò la riforma monetaria che portò alla coniazione della lira da 20 soldi, detta successivamente lira Tron per l'effigie del doge in calce, unico ad essere raffigurato nelle monete di Venezia. Il conio è opera di Antonello Grifo di Pietro.
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Lot # 866 - Venezia. Nicolò Tron (1471-1473). Bolla dogale. D/ San Marco nell'atto di consegnare il vessillo al Doge stante a sinistra. R/ NICOLAVS TRONVS DEI GRATIA DVX VENETIARVM ETC su cinque righe. PB. 34.12 g. 34.00 mm. R. BB+.
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Lot # 867 - Venezia. Monetazione anonima per Treviso. Bagattino. D/ Leone in soldo. R/ San Liberale in piedi con spada e asta; ai lati, N-M (Nicolò Mocenigo, massaro dal 1492). CNI tav. XXII, 9 (Treviso); Paol. II 750. AE. 1.38 g. 18.00 mm. R. Coniato durante il dogato di Agostino Barbarigo (1486-1500). qBB.
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Lot # 868 - Venezia. Leonardo Loredan (1501-1521). Bolla dogale. D/ San Marco nell'atto di consegnare il vessillo al Doge stante a destra. R/ LEO NARDVS LAVREDANVS DEI GRA DVX VENETIAR ETC su sei righe. PB. 58.00 g. 37.00 mm. R. qSPL.
Splendida veduta di Venezia
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Lot # 869 - Venezia. Sebastiano Venier (1577-1578). Osella A. I. D/ San Marco seduto in trono a sinistra, porge il vessillo al doge genuflesso che regge nella mano destra un ramo di palma, mentre un angelo alle sue spalle gli impone il corno dogale; in esergo, ANNO I. R/ Veduta di Venezia con alcune navi e tre grandi galere alla fonda; in alto, mezza figura del Redentore con le braccia aperte. CNI tav. XVI, 8; Paol. II 60. AG Dorato. 10.20 g. 34.00 mm. RRR. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 60.
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Lot # 870 - Venezia. Nicolò Da Ponte (1578-1585). Quarto di scudo da 2 lire o quarto di giustina maggiore da 40 soldi. D/ San Marco in trono porge il vessillo al Doge inginocchiato stante a destra; in esergo, H M (Gerolamo Morosini massaro dal 1577). R/ Santa Giustina stante di fronte trafitta da un pugnale, regge palma e libro dei vangeli. CNI tav. XVI, 9; Paol. 6. AG. 8.92 g. 31.50 mm. qSPL/SPL.
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Lot # 871 - Venezia. Alvise Contarini (1676-1684). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. XVII, 2; Paol. 1; Fried. 1338. AU. 3.48 g. 22.00 mm. Fondi lucenti. SPL+/qFDC.
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Lot # 872 - Venezia. Alvise III Mocenigo (1722-1732). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. XXX, 8; Paol. 7; Fried. 1379. AU. 3.47 g. 21.00 mm. Fondi a specchio. Conservazione eccezionale. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 66 Prooflike.
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Lot # 873 - Venezia. Bolla plumbea uniface recante il titolo di 'consiliarius maior' ossia di membro del Maggior Consiglio riferibile alla famiglia Barzizza. D/ Stemma della Famiglia Barzizza sormontato da Leone di San Marco; intorno allo scudo INC. CARO. BARZIZZA. PB. 50.71 g. 38.00 mm. RRR. Nel 1694, i Barzizza, famiglia aristocratica bergamasca, furono ascritti al patriziato veneto e ammessi al Maggior Consiglio, come riconoscimento per il sostegno economico garantito alla Repubblica durante la guerra di Morea. SPL.
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Lot # 874 - Venezia. Bolla plumbea uniface recante il titolo di 'consiliarius maior' ossia di membro del Maggior Consiglio riferibile a famiglia aristocratica non identificata. D/ Stemma Araldico familiare sormontato da leone di San Marco; ai lati F - Q. PB. 49.06 g. 38.00 mm. RRR. SPL.
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Lot # 875 - Venezia. Governo Provvisorio (1848). 5 Lire 1848. D/ Leone di Venezia alato e nimbato su piedistallo verso sinistra volto di prospetto, tiene con la zampa anteriore un libro aperto su cui è scritto PAX TIBI MAR CE EVAN GELI STA MEVS; sul piedistallo, XI AGOSTO MDCCCXLVIII; sotto, in esergo, VENEZIA. R/ 5 LIRE entro corona di alloro. Pag. 178; Mont. 92. AG. 24.91 g. 37.50 mm. R. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 64 Prooflike.
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Lot # 876 - Venezia. Francesco Giuseppe (1848-1916). 15 centesimi 1852. D/ Stemma imperiale asburgico. R/ 15 CENTESIMI 1852 su tre righe; sotto, V. Pag. 257; Herinek 831. AE. 15.23 g. 30.00 mm. RRR. Molto raro. Colpetti ai bordi. Bel BB.
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Lot # 877 - Verona. Emissioni anonime (metà XIV sec. - ante 1375). Grosso. D/ Croce cerchiata con le lettere CI VI CI VE inquartate. R/ Croce cerchiata con le lettere CI VI CI VE inquartate. CNI 17; Rizzolli-Pigozzo Vr 37b. AG. 1.24 g. 20.00 mm. NC. Bel BB.
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Lot # 878 - Viterbo. Monete autonome (sec. XIII-XIV). Denaro viterbese o viterbino minuto. D/ Croce patente. R/ Mezzo busto di San Lorenzo nimbato di fronte regge la graticola. Cf. CNI 2/11. MI. 0.41 g. 16.00 mm. R. L'accoppiamento della legenda e croce senza inquartatura non è censito sul CNI. Bel BB.
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Lot # 879 - Viterbo. Urbano VI (1378-1389), Bartolomeo Prignano. Denaro paparino. D/ Croce patente. R/ Chiavi legate in palo. CNI -; M. 4v; Berm. 219. MI. 0.66 g. 15.00 mm. RR. Molto raro. SPL.
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Lot # 880 - Viterbo. Sisto IV (1471-1484), Francesco Della Rovere. Quattrino. D/ Stemma Della Rovere semiovale sormontato da chiavi decussate e legate e da tiara. R/ San Lorenzo nimbato, in piedi di fronte, tiene la destra appoggiata alla graticola e nella sinistra il libro. CNI 19; M. 67; Berm. 482. MI. 0.87 g. 18.50 mm. Schiacciature da conio. Bel BB.

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