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Results from 781 to 840 of 1138

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Lot # 781 - Pesaro. Guidobaldo II della Rovere (1538-1574). Bolognino. D/ Granata fiammeggiante. R/ San Terenzio in abiti militari, stante, tiene nella destra palma e nella sinistra la città. CNI 48 (doppio bolognino); Cav. PS 139. AG. 0.52 g. 17.00 mm. RRR. Molto raro. Mancanza marginale del tondello, altrimenti. bel BB.
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Lot # 782 - Pesaro. Guidobaldo II della Rovere (1538-1574). Bolognino nuovo. D/ Albero di Rovere sormontato da corona dentata. R/ PI / SAV / Rx entro corona di quattro rami di foglie intervallate da rosette. CNI tav. XXVI, 4; Cav. PS 140. AG. 0.49 g. 17.00 mm. SPL.
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Lot # 783 - Pesaro. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624). Paolo. D/ Stemma semiovale Della Rovere sormontato da corona a sette punte. R/ San Francesco genuflesso a sinistra nell'atto di ricevere le stigmate; in esergo, PISAVR. CNI tav. XXVI, 9 (giulio); Cav. PS 151. AG. 3.15 g. 27.00 mm. Bel BB.
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Lot # 784 - Pesaro. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624). Paolo. D/ Stemma semiovale Della Rovere sormontato da corona a sette punte. R/ San Francesco genuflesso a sinistra nell'atto di ricevere le stigmate; in esergo, PISAVR. CNI tav. XXVI, 9 (giulio); Cav. PS 151. AG. 2.89 g. 26.00 mm. Insignificante colpetto nel campo. Patina riposata. BB+.
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Lot # 785 - Pesaro. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624). Paolo. D/ Stemma semiovale Della Rovere sormontato da corona a sette punte. R/ San Francesco genuflesso a sinistra nell'atto di ricevere le stigmate; in esergo, PISAVR. CNI tav. XXVI, 10 (giulio); Cav. PS 153. AG. 2.93 g. 27.50 mm. Patina riposata. Graffietti al rovescio. qBB.
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Lot # 786 - Pesaro. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624). Paolo. D/ Stemma semiovale Della Rovere sormontato da corona a sette punte. R/ San Francesco genuflesso a sinistra nell'atto di ricevere le stigmate; in esergo, PISAVR. CNI tav. XXVI, 10 (giulio); Cav. PS 153. AG. 3.09 g. 27.50 mm. Patina riposata. BB.
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Lot # 787 - Pesaro. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624). Paolo. D/ Stemma semiovale Della Rovere sormontato da corona a sette punte. R/ San Francesco genuflesso quasi di fronte a sinistra nell'atto di ricevere le stigmate; in esergo, PISAVR. CNI -; Cav. PS 155. AG. 2.91 g. 26.50 mm. RRR. Di estrema rarità. Patina riposata. SPL.
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Lot # 788 - Pesaro. Francesco Maria II della Rovere (1574-1624). Mezzo quattrino. D/ + / PI / SAV / R in corona di foglie di quercia. R/ + / MEZO / .Q. in corona di foglie. CNI 65; Cav. PS 168. MI. 0.36 g. 14.50 mm. RRR. Emissione rarissima. BB.
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Lot # 789 - Piacenza. Comune a nome di Corrado II (1140-1313). Grosso da 3 imperiali. D/ RA CON DI (CONRADO) su tre righe. R/ Le lettere (PLACEN) C I A disposte a triangolo attorno a globetto. CNI 6; MIR (Emilia) 1106. AG. 1.84 g. 21.00 mm. R. SPL.
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Lot # 790 - Pisa. Repubblica a nome di Federico I (1155-1312). Grosso da 2 soldi o aquilino minore. D/ Grande aquila ad ali spiegate con testa rivolta a sinistra in piedi sopra a capitello. R/ La Beata Vergine coronata, velata e con nimbo perlato, seduta in trono di fronte, tiene sulle ginocchia il Bambino con nimbo perlato nell'atto di benedire con la mano destra; ai lati, PI - SE; sopra, a sinistra, campana. CNI 99; MIR (Toscana, zecche) 405/2. AG. 1.83 g. 20.00 mm. RR. BB+.
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Lot # 791 - Pisa. Repubblica a nome di Federico II (1313-1406). Grosso da 2 soldi. D/ Aquila coronata ad ali spiegate volta a sinistra sopra a capitello. R/ La Beata Vergine nimbata, coronata e velata siede su trono e regge sulle gambe il Bambino benedicente; a sinistra, simbolo tiara. CNI 35/36; MIR (Toscana, zecche) 413/3. AG. 1.43 g. 20.00 mm. RRR. Emissione molto rara. Bel BB.
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Lot # 792 - Pisa. Seconda Repubblica (1495-1509). Testone. D/ Croce pisana. R/ La Beata Vergine, senza nimbo, velata e coronata a tre fioroni, seduta in trono di fronte, tiene il Bambino nimbato sulle ginocchia. CNI 7; MIR (Toscana, zecche) 428. AG. 9.03 g. 28.00 mm. RRRR. Della più grande rarità. Bel BB. Ritornato Carlo VIII in Francia e costituitasi Pisa in Comune, continua con questo titolo a battere moneta propria fino al 1509, che fu l'ultimo anno della sua indipendenza. Tutte le monete di queste periodo sono da considerarsi molto rare.
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Lot # 793 - Porcia. Annibale Alfonso Porcia (1679-1742). Zecchino 1704. D/ Busto di fronte corazzato con grande parrucca inanellata. R/ Stemma ellittico, inquartato, caricato di scudetto. CNI pp. 208,209 (1/3); Rav. Mor. 1. AU. 3.08 g. 22.50 mm. RRRR. Della più grande rarità. Proveniente da montatura, altrimenti. bel BB. Moneta battuta da Antonio Alfonso Emanuele principe del Sacro Romano Impero e di Porcia (piccolo comune Italiano in provincia di Pordenone) conte di Oremburg, generale di Carlstadt, consigliere di Carlo VI e capitano supremo di Carinzia. La moneta, emissione di ostentazione, di stile tedesco ma di pregevole fattura, rispecchia gli assidui contatti e la dedizione del Principe per casa d'Austria. Non a caso il busto frontale, di pretto gusto tedesco, richiama quello dello zecchino del Cardinale Cristoforo Vidman, dalla cui famiglia i Porcia avevano acquistato la Contea di Ortemburg nel 1662 per 365.000 e più fiorini. Annibale Alfonso fu l'unico della dinastia dei Porcia ad aver usufruito del diritto di coniare moneta concesso dall'imperatore Leopoldo I. Come tutte le monete di ostentazione del periodo (Retegno, Belgioioso, Belmonte, Vasto, San Giorgio, Ventimiglia) fu battuta a Vienna in numero ridottissimo di esemplari giustificando così la sua rarità: l'esemplare qui proposto sarebbe il terzo esemplare conosciuto dei due finora noti (di cui uno conservato al Museo di Vienna). Solone Ambrosoli nel suo articolo pubblicato in R.I.N. 1897 'Lo Zecchinio di Porcia' descrive così la moneta: 'fra le monete cosiddette di 'ostentazione' e tutte qual più qual meno pregevoli e rare, le quali furono coniate al di là delle Alpi nel secolo scorso per conto di signori italiani, quasi soltanto a far pompa dell'arme sormontata dal berretto principesco, e del titolo di Principe del Sacro Romano Impero, la meno nota e insieme la più squisitamente preziosa è forse lo zecchino fatto coniare, probabilmente a Vienna, da Annibale Alfonso Emanuele di Porcia nel Friuli, l'anno 1704'. L'Ambrosoli nel descrivere lo zecchino ancora aggiunge: 'bisogna aggiungere poi, che se lo zecchino di Belmonte è moneta rara, quello di Porcia lo è incomparabilmente di più, oltre all'essere rarissimo in via assoluta: ci troviamo quindi di fronte ad una moneta che occupa un posto affatto privilegiato nella serie italiana'.
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Lot # 794 - Ravenna. Anonime Arcivescovi (sec. XIII-XIV). Grosso agontano. D/ Figura mitrata dell'arcivescovo (o Sant'Apollinare) di fronte con pastorale nella sinistra e benedicente con la destra. R/ Croce patente accantonata da due stelle nel secondo e terzo angolo. CNI 20; Di Virgilio 25. AG. 1.42 g. 20.00 mm. RRR. La tipologia senza cerchietti vicino alle stelle è di grande rarità. qSPL.
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Lot # 795 - Ravenna. Anonime Arcivescovi (sec. XIII-XIV). Mezzo denaro. D/ Mezza figura mitrata dell'arcivescovo (o Sant'Apollinare) regge pastorale con la sinistra e benedice con la destra. R/ Croce patente. CNI 15/16; Di Virgilio 27/28. MI. 0.46 g. 15.00 mm. RR. Molto raro. Piccola mancanza del tondello. BB.
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Lot # 796 - Recanati. Repubblica (autonome) (sec. XV). Picciolo. D/ Leone rampante a sinistra con spada. R/ Croce filettata e gigliata. CNI 19/21. MI. 0.51 g. 15.00 mm. R. Bel BB.
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Lot # 797 - Reggio Emilia. Anonime attribuite ad Alfonso I d'Este (1523-1534). Bagattino. D/ Stemma di Reggio Emilia. R/ Busto frontale di San Prospero. CNI 1/22; MIR (Emilia) 1295. MI. 1.13 g. 16.00 mm. R. Di eccezionale conservazione per il tipo. SPL.
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Lot # 798 - Roma. Adriano I (772-792). Bolla. D/ HA dRIA NI su tre righe. R/ + PA PAE + su due righe. Ser. 7/8. PB. 31.57 g. 31.00 mm. RRR. Stato di conservazione eccezionale. Di estrema rarità. SPL.
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Lot # 799 - Roma. Papa Niccolò I (San Niccolò Magno) (858-867) e Ludovico II il Giovane imperatore. Denaro. D/ Monogramma di NICOLAVS. R/ Monogramma a croce di ROMA. CNI 1; M. 1; Berm. 32; Fusconi 15. AG. 1.21 g. 21.50 mm. R. SPL.
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Lot # 800 - Roma. Adriano II (867-872). Bolla. D/ Grande croce patente. R/ + PA PAE su due linee. Ser. 5/6. PB. 33.93 g. 34.00 mm. RRR. Di grande rarità. BB.
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Lot # 801 - Roma. Giovanni VIII (872-882) con Ludovico II Imperatore. Denaro antiquiore. D/ Monogramma di Giovanni IOHANS. R/ Monogramma a croce di Roma. CNI 1/3; M. 1; Fusconi 17/A. AG. 2.14 g. 22.00 mm. RRR. Piccolo forellino. Molto raro. qSPL.
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Lot # 802 - Roma. Giovanni VIII (872-882). Bolla. D/ IOHANNIS attorno a croce patente. R/ + PA PAE su due righe. Ser. 14/17. PB. 34.51 g. 31.50 mm. RRR. Di grande rarità. BB+. Ficoroni riproduce il disegno una bolla uguale alla nostra (tav. XXI, 5), ascrivendola a Giovanni V e citando a supporto il Mabillon; ma quest'ultimo, nel De Re Diplomatica, attribuisce a Giovanni V una bolla ben diversa da quella del Ficoroni (p. 437). Pertanto, dopo attenta analisi stilistica e seguendo il Serafini attribuiamo la bolla a Giovanni VIII.
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Lot # 803 - Roma. Senato Romano. Carlo I d'Angiò (1268-1278) II senatoriato. Grosso rinforzato. D/ Leone gradiente a sinistra con testa di fronte; sopra, fiordaliso. R/ Roma seduta di fronte in trono i cui appoggi sono sorretti da colonnine semplici, con corona e manto senatorio, tiene nella destra il globo e nella sinistra palma. Cf. CNI 104/109; Cf. M. 13; Cf. Berm. 105. AG. 28.00 g. 24.00 mm. RR. Schiacciature da conio. Patina riposata. Molto raro. Questo accoppiamento dei coni recante giglio al diritto e colonnine semplici al rovescio non ci risulta censito. Bel BB.
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Lot # 804 - Roma. Senato Romano, emissioni anonime (1255-1270). Grosso. D/ Leone gradiente a sinistra con zampa alzata. R/ Roma seduta in trono con globo e palma. CNI -; M. 61; Berm. 110. AG. 3.40 g. 24.00 mm. RR. Bellissima patina da monetiere. Interessante tipologia apparentemente non censita recante al rovescio la legenda ROMA CPV MVDI. Bel BB.
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Lot # 805 - Roma. Senato Romano, emissioni anonime (1184-1252). Denaro provisino. D/ Croce patente con bisante, stella, omega ed alfa nei quarti. R/ Pettine a undici denti sormontato da S accostata da due mezzelune. CNI 1; M. 57; Serafini 9. MI. 0.84 g. 19.00 mm. Bell'esemplare di modulo largo e di completa lettura. SPL.
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Lot # 806 - Roma. Senato Romano (1294-1303). Grosso. D/ Leone gradiente a sinistra con testa di fronte; sotto la linea d'esergo, stemma Colonna-Orsini. R/ Roma seduta di fronte su trono fra due protomi di leoni con zampa alzata, con corona e manto senatorio, le braccia protese ai lati, tiene la palma nella destra e il globo nella sinistra. CNI 200/202; M. 38; Berm. 133. AG. 2.06 g. 21.50 mm. R. Leggermente tosato. Bel BB+. I Colonna e gli Orsini ebbero tanti senatoriati negli anni venti del XIV secolo a cui possono attribuirsi queste emissioni (1320, 1323, 1328).
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Lot # 807 - Roma. Senato Romano (1294-1303). Grosso. D/ Leone gradiente a sinistra con testa di fronte; sotto la linea d'esergo, stemma Annibaldi-Stefaneschi. R/ Roma seduta di fronte su trono fra due protomi di leoni con zampa alzata, con corona e manto senatorio, le braccia protese ai lati, tiene la palma nella destra e il globo nella sinistra. CNI 224/225; M. 27; Berm. 126. AG. 1.82 g. 20.00 mm. RR. Raro. Leggermente tosato. Bel BB.
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Lot # 808 - Roma. Senato Romano (1294-1303). Grosso. D/ Leone gradiente a sinistra con testa di fronte; sotto la linea d'esergo, stemma Orsini-N-Annibaldi. R/ Roma seduta di fronte su trono fra due protomi di leoni con zampa alzata, con corona e manto senatorio, le braccia protese ai lati, tiene la palma nella destra e il globo nella sinistra. CNI 247/253; M. 42/43; Berm. 135. AG. 2.42 g. 23.00 mm. R. BB+. Stahl identifica la N nello stemma con il segno di Cola di Rienzo (Nicola il nome per esteso) che abbinato al segno dei due senatori Giordano Orsini e Nicolò annibaldi permette una datazione intorno al 1346-1347. Un'altra data possibile è quella del senatoriato del 1353-1354.
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Lot # 809 - Roma. Senato Romano (sec. XIV-XV). Ducato. D/ San Pietro nimbato volto a destra porge il vessillo al Senatore genuflesso; lungo l'asta, SEN (dal basso); in basso armetta del Cardinale Gabriele Condulmer e rosetta (Francesco Mariani della Zecca maestro di zecca). R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI 653; M. 134; Berm. 152; Fried. 2. AU. 3.52 g. 22.50 mm. RR. qSPL.
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Lot # 810 - Roma. Urbano VI (1378-1379) Bartolomeo Prignani. Bolla. D/ .URB ANVS. .PP. VI su tre righe; in luogo dei punti quattro testine di aquila volte a sinistra; sotto, due aquile ad ali spiegate. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo in nimbo perlato; tra loro, lunga asta con croce ansata; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 10/13. PB. 56.60 g. 37.00 mm. R. SPL.
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Lot # 811 - Roma. Bonifacio IX (1389-1404), Pietro Tomacelli. Bolla. D/ : BONI FATIVS PP VIIII su tre righe. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo in nimbo perlato; tra loro, lunga asta con croce ansata; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 63/66. PB. 49.48 g. 36.00 mm. R. SPL.
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Lot # 812 - Roma. Innocenzo VII (1404-1406), Cosimo de' Migliorati. Bolla. D/ * INNO CENTIVS PP VII su tre righe. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo in nimbo perlato; tra loro, lunga asta con croce ansata; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 5. PB. 46.99 g. 35.50 mm. RR. Molto rara e di difficile apparizione. L'esemplare raffigurato nel Serafini è in condizioni MB. qSPL.
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Lot # 813 - Roma. Gregorio XII (1406-1415), Angelo Correr. Bolla. D/ GRE GORIUS PP XII su tre righe; in luogo dei punti grande occhio con ciglia. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo in nimbo perlato; tra loro, lunga asta con croce ansata; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 7/9. PB. 49.90 g. 35.50 mm. R. BB.
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Lot # 814 - Roma. Nicolò V (1447-1455), Tommaso Parentucelli. Bolla. D/ + NICO / LAVS / PP V su tre righe. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo in nimbo perlato; tra loro, lunga asta con croce ansata; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 49/52. PB. 39.91 g. 37.00 mm. R. SPL.
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Lot # 815 - Roma. Alessandro VI (1492-1503), Rodrigo Borgia. Fiorino di camera. D/ Stemma ottagono Borgia sormontate da chiavi decussate con cordone e tiara. R/ San Pietro, nimbato, seduto nella navicella, volto a sinistra, trae a sé con ambo le mani le reti immerse nelle onde. CNI 12; M. 8.3; Berm. 529. AU. 3.33 g. 21.00 mm. RR. qSPL/SPL.
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Lot # 816 - Roma. Giulio II (1503-1513), Giuliano della Rovere. Bolla. D/ .IV. LI.VS PAPA .II. su quattro righe entro corona di ghiande. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo in nimbo perlato; tra loro, lunga asta con croce ansata; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo); sotto, tre ghiande. Ser. 211/214. PB. 47.27 g. 38.00 mm. RR. Bel. SPL.
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Lot # 817 - Roma. Clemente VII (1523-1534), Giulio de' Medici. Doppio Giulio. D/ Stemma semiovale gigliato, sormontato da chiavi decussate e tiara. R/ Busti nimbati e affrontati di San Pietro e San Paolo; sotto F su crescente (zecchiere non identificato attivo durante l'assedio del 1527). CNI 62; M. 39; Berm. 840. AG. 7.37 g. 31.50 mm. RR. Di ottima conservazione. Patina riposata. SPL. Coniati nel periodo del sacco di Roma, queste monete sono tra le più rare e ricercate del periodo papale.
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Lot # 818 - Roma. Paolo III (1534-1549), Alessandro Farnese. Paolo o giulio. D/ Stemma Farnese ovale in cornice sormontato da chiavi decussate con cordone e tiara. R/ San Paolo, in piedi, di fronte, regge spada nella destra e libro al petto con la sinistra; in basso, ai lati, segni di zecca ( Lorenzo e Giambattista degli Albizzi e Vincenzo Castelli zecchieri). CNI 125; M. 52; Berm. 910. AG. 3.18 g. 27.00 mm. qSPL/SPL.
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Lot # 819 - Roma. Pio IV (1559-1565), Gian Angelo de' Medici. Bolla plumbea. D/ • PIVS•/ •PA•PA•/•IIII•. R/ S/P/A - S/P/E. Teste degli apostoli S. Pietro e S. Paolo; tra le due teste, grande croce. Ser. 284/6. PB. 46.60 g. 37.00 mm. R. Alta conservazione. SPL.
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Lot # 820 - Roma. Pio V (1566-1572), Antonio Michele Ghislieri. Baiocco. D/ Busto a sinistra con piviale ornato di tre rosette e fibbia ovale. R/ Stemma Ghisleri ovale in cornice a trafori e cimasa con cerchietto e punto, sormontato da chiavi decussate a doppio cordone e tiara. CNI 89; M. 24; Berm. 1103. MI. 0.95 g. 20.00 mm. R. BB+.
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Lot # 821 - Roma. Sede Vacante (1621), Camelengo Cardinale Pietro Aldobrandini. Giulio. D/ Stemma a targa Aldobrandini sormontato da croce, cappello con fiocchi, chiavi decussate con cordone e fiocco e da padiglione. R/ L'allegoria della Religione col capo raggiante, di fronte, tiene nella destra protesa la tiara su libro e con la sinistra stringe lunga croce; sotto, in esergo, RO MA inframezzato da segno di zecca riconducibile agli zecchini Giuseppe Bonanni, Sebastiano Pagliari e Girolamo Martelli. CNI 7/14; M. 2; Berm. 1638. AG. 3.12 g. 24.00 mm. RRR. Patina riposata. Schiacciatura da conio al rovescio. Di estrema rarità e di ottima conservazione per il tipo. Bel BB.
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Lot # 822 - Roma. Urbano VIII (1623-1644) Maffeo Barberini. Prova (?) della piastra A. XV in lega. D/ Busto a destra con piviale ornato ; sotto GASP. MOLI. R/ San Michele, elmato e corazzato, con spada e scudo crucigero, volante a destra, in atto di inseguire Lucifero; in esergo, ROMA inframezzato da segno di zecca (Stefano Pallavicino zecchiere). Cf. CNI 537; Cf. M. 31; Cf. Berm. 170. MB. 23.82 g. 42.00 mm. RR. Interessantissimo esemplare in metallo bianco effettuato con i conii originali. SPL.
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Lot # 823 - Roma. Sede Vacante (1676), Camerlengo Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri. Piastra 1676. D/ Stemma ovale Altieri ornato di conchiglia, sovrapposto a croce di Malta, sormontato da croce, cappello con cordoni e fiocchi, chiavi decussate con doppio cordone e padiglione. R/ Lo Spirito Santo in forma di colomba raggiante; sotto, venti fiammelle in tre linee; in esergo, RO MA inframezzato da segno di zecca del presidente di zecca Monsignor Giuseppe Renato Imperiali. CNI 1; M. 1; Berm. 2059. AG. 31.97 g. 43.50 mm. SPL.
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Lot # 824 - Roma. Alessandro VIII (1689-1691), Pietro Ottoboni. Testone A. I. D/ Busto a destra con camauro, mozzetta e stola ornata; sotto, HAMERANVS. R/ Due buoi, aggiogati ad un aratro, gradienti a destra; ai lati, due spighe; in esergo, data in caratteri romani inframezzata da stemma cardinalizio (Mons. Giovanni Battista Patrizi). CNI 27; M. 16; Berm. 2176. AG. 9.07 g. 33.50 mm. Bel BB.
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Lot # 825 - Roma. Sede Vacante (1758), Camerlengo Cardinale Girolamo Colonna. Quinto di scudo o doppio giulio. D/ Stemma Colonna a targa in cornice, sovrapposto a croce di Malta, sormontato da cappello, chiavi decussate e padiglione. R/ Lo Spirito Santo in forma di colomba raggiante; sotto, venti fiammelle in tre linee; in esergo, RO MA inframezzato da segno di zecca del presidente di zecca Monsignor Giuseppe Renato Imperiali. CNI 7; M. 4; Berm. 2887. AG. Encapsulated by NGC AU 55.
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Lot # 826 - Roma. Gregorio XVI (1831-1846), Bartolomeo Alberto Cappellari. Bolla. D/ Croce tra raggi GREGORIVS/ PAPA/ XVI entro ghirlanda. R/ S P/S P. Croce tra i volti dei SS. Paolo e Pietro. Ser. 309. PB. 44.50 mm. Saggio sul ciglio del rovescio. Conservazione eccezionale, metallo brillante. SPL+.
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Lot # 827 - Roma. Pio IX (1846-1878), Giovanni Mastai Ferretti. 4 soldi 1868 A. XXII. D/ Busto a sinistra con mozzetta, zucchetto e stola. R/ Valore e segno di zecca entro cerchio perlinato. Pag. 593; Mont. 402. CU. 20.00 g. 36.00 mm. Rame rosso. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 65 Rame rosso.
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Lot # 828 - Roma. Pio IX (1846-1878), Giovanni Mastai Ferretti. 4 soldi 1869 A. XXIII. D/ Busto a sinistra con mozzetta, zucchetto e stola. R/ Valore e segno di zecca entro cerchio perlinato. Pag. 595; Mont. 404. CU. 20.00 g. 36.00 mm. Rame rosso. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 64 Rame rosso.
L'Assedio di Ronciglione
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Lot # 829 - Ronciglione. Insurrezione antifrancese di Ronciglione (luglio-novembre 1799). Madonnina 1799. D/ Busto nimbato e velato della Beata Vergine. R/ Veduta della città di Ronciglione durante incendio; sotto, C.A.G (Carlo Antonio Garofalini incisore). CNI 4; M. 1; Bruni 8. CU. 21.18 g. 32.50 mm. RR. Minori porosità al diritto. Ottima conservazione. SPL.
Guaiferio Principe di Salerno
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Lot # 830 - Salerno. Guaiferio (861-880). Denaro. D/ ERI/VVAIF/VSP (Guaferio principe). R/ Croce latina. Bellizia 11 var; MEC 14, -; D'Andrea-Contreras (Campania) 72 var. AG. 0.52 g. 17.00 mm. RRR. Piccoli forellini. Moneta di estrema rarità. SPL. Il governo di Guaiferio fu caratterizzato da continue lotte interne e scorrerie saracene che costrinsero i principi longobardi a chiedere nuovamente l'aiuto di Ludovico II. Questi si impadronì di Bari, sede dei Saraceni, prese Matera e assediò Taranto. I franchi si comportarono da padroni e la loro arroganza irritò i beneventani finché Adelchi, istigato dall'imperatore di Bisanzio, Basilio, fece prigioniero Ludovico II. Nel frattempo, un forte esercito saraceno al comando di Abd'Allah strinse d'assedio Salerno. Ludovico, liberato dai beneventani, accorse in aiuto alla città mettendo in fuga i musulmani. Nell'877 Guaiferio associò al trono il figlio Guaimario e nell'880 abdicò in suo favore.
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Lot # 831 - Salerno. Mansone III o IV Duca di Amalfi, Vicario e Patrizio Imperiale (981-983). Follaro. D/ Busto frontale con copricapo ducale; ai lati, astri. R/ MAN / SOVICE/ DVX su tre righe. MEC 14, p. 95-97; Travaini 1995 68; D'Andrea-Contreras (Campania) 16. AE. 1.63 g. 19.50 mm. RRRR. Di grande rarità. Inusualmente di chiara lettura e nitidezza di conio. BB.
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Lot # 832 - Salerno. Guglielmo (1111-1127). Follaro. D/ Uccello a sinistra con la testa retrospicente; ai lati, tracce di ribattitura. R/ GVI / DVX su due righe. Bellizia 117; Travaini 1995 115; D'Andrea-Contreras (Normans) 60. AE. 2.22 g. 19.50 mm. RRRR. Di estrema rarità. Tracce di ribattitura su sottotipo sconosciuto. Bel BB.
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Lot # 833 - Salerno. Guglielmo (1111-1127). Follaro. D/ Busto frontale di San Matteo nimbato; ai lati, S e M. R/ Croce patente; nei quarti V V DV (legate) X (Guglielmo Duca). Bellizia 104; Travaini 1995 119; D'Andrea-Contreras (Normans) 65. AE. 2.67 g. 16.00 mm. Patina verde. qSPL/SPL.
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Lot # 834 - Salerno. Tancredi con il figlio Guglielmo III (1193-1194). Follaro. D/ Modio con spighe di grano; ai lati, V/I (Guglielmo) - T/D (Tancredi). R/ Torre; ai lati, R/X - R/X (Re). Bellizia 263; Travaini 1995 406; D'Andrea-Contreras (Normans) 387. AE. 1.39 g. 12.50 mm. RR. Unica emissione di Tancredi con il figlio Guglielmo III. Di buona centratura. Ottima conservazione. Bel BB.
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Lot # 835 - Santa Fiora. Aldobrandino XI degli Aldobrandeschi, Conte Palatino (1236-1280 ca). Denaro piccolo o picciolo. D/ Croce patente. R/ Busto frontale di Santa Fiora, nimbata e velata con croce nella sinistra e fiore nella destra. CNI 2 (quattrino); MIR (Toscana, zecche) 471. MI. 0.62 g. 16.50 mm. RRR. Di grande rarità. BB. Il CNI attribuisce questa emissione a Aldobrandino VII degli Aldobrandeschi detto 'Novello', Conte di Santa Fiora e Sovana ma ciò non risulta possibile per via del fatto che egli morì nel 1195. E' più ragionevole invece pensare che la titolarità dell'emissione spetti al Conte Palatino di Santa Fiora Aldobrandino IX, noto per aver capitanato l'esercito senese nella vittoriosa battaglia di Montaperti del 1260. La concessione è probabilmente ad opera di Federico I Barbarossa (1164) e successivamente riconfermata da Enrico VI di Svevia (1195). Questa piccola moneta è l'unica coniata nella zecca di Santa Fiora, piccolo comune in provincia di Grosseto.
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Lot # 836 - Savona. Repubblica (1350-1396). Denaro. D/ Aquila coronata ad ali spiegate. R/ Croce patente. CNI 11/13; Giuria p. 55; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 527. MI. 0.59 g. 13.50 mm. R. Bel BB.
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Lot # 837 - Savona. Repubblica (1350-1396). Mezza petachina. D/ Aquila coronata ad ali spiegate. R/ Croce patente con due scudetti inquartati nel secondo e terzo quarto. CNI 7/10; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 526. MI. 0.72 g. 17.00 mm. RR. qBB/BB.
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Lot # 838 - Siena. Repubblica (1180-1390). Grosso. D/ Grande S. R/ Croce patente. CNI 61; MIR (Toscana, zecche) 495/5. AG. 1.61 g. 20.00 mm. R. Simbolo pigna. Bel BB+.
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Lot # 839 - Siena. Gian Galeazzo Visconti (1390-1404). Sanese d'oro. D/ Grande S fogliata entro cornice di otto archi doppi con stellette negli angoli. R/ Croce patente con accenno di sfogliatura. CNI 18; MIR (Toscana, zecche) 510/2. AU. 3.47 g. 19.00 mm. R. Questo sanese rappresenta una tipologia di transizione che verrà presto rimpiazzata dall'ultima emissione durante la signoria di Gian Galeazzo, più larga e con croce fogliata. L'armetta al rovescio è riconducibile al banchiere Sanese di Ser Giovanni. Bel BB.
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Lot # 840 - Siena. Repubblica (1404-1555). Grosso da 5 soldi e 6 denari. D/ Grande S fogliata in cornice di sei archi con globetti agli angoli. R/ Croce fogliata in cornice di sei archi con globetti agli angoli. CNI 14; MIR (Toscana, zecche) 525/1. AG. 1.93 g. 23.00 mm. RR. Patina scura con minime porosità. Molto raro. Bel BB. Lo stemma al diritto è riconducibile a quello del camerlengo Jacopo Mignanelli, attivo nella seconda metà del XV secolo.

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