Venezia. Tessera alimentare per l'olio, XVI sec. D/ PRO (VVEDITO) RI A / LOGLIO su due righe fra stelle. R/ I O I (simbolo della libbra). Volt. 617. 2.66 g. 22.50 mm. R. Bel BB. Come ogni ramo del commercio a Venezia, anche quello dell'olio era sottoposto alla diretta sorveglianza dello Stato. Fin dal XIII secolo una particolare magistratura, la Ternaria Vecchia, sovrintendeva all'imposizione ed esazione dei dazi; a comporla erano i Visdomini della Ternaria e, successivamente, dei provveditori speciali. Il loro compito era difficile e delicato: oltre a regolare l'introduzione dell'olio essi ne fissavano il prezzo e si preoccupavano che i poveri fossero messi in condizione di ottenere una quantità sufficiente a un prezzo particolarmente accessibile. A questo fine i commercianti presentavano ai Provveditori le tessere che i poveri avevano loro consegnato avendone in cambio dell'olio; tali contrassegni corrispondevano, alla fine , a vero e proprio denaro. I poveri li ricevevano da una commissione che veniva istituita dai Provveditori in ogni contrada della città, presso il parroco, e che era composta da un nobile, da un cittadino e da un artigiano con l'incarico di identificare i poveri e distribuire alle loro famiglie tessere necessarie alle loro necessità.