Dea Moneta
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Lot # 851
Urbino. Francesco Maria I della Rovere (1508-1516 e 1521-1538). Barile feretrano o doppio grosso. D/ Stemma semiovale a lati curvilinei coronato e inquartato; sulla partitura un palo con l'insegna pontificia. R/ San Crescentino in armatura a cavallo galoppante a destra, in atto di trafiggere il drago. CNI 15 e tav. XXVII, 28. Cav. 64. . AG. 2.97 g. 28.00 mm. RRRR. Di estrema rarità. Pochi sono gli esemplari passati in asta pubblica, il più recente passaggio risale all'asta Centauro 6, 2010, lotto 438. BB/BB+. Il barile feretrano corrisponde per peso al barile fiorentino, da 10 soldi di quattrini bianchi, introdotto a partire dal 1506. La fortuna della moneta fiorentina, usata per pagare la gabella sul vino quando si entrava in città, spinse il duca di Urbino a proporne una analoga anche nei suoi dominii.