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Lot # 483 - Medaglie Papali – Stato Pontificio - Sede Vacante 1829 – II Variante – Rara (R). Medaglia non portativa, emessa nel 1829 a ricordo della Sede Vacante dai Conservatori della Città di Roma. apertura della Porta santa e dell’Anno Santo, fu distribuita ai pellegrini che visitavano Roma. Al dritto stemma coronato di Roma con nastro diagonale con scritta S.P.Q.R. su trofeo d’armi e di bandiere in basso L. GENNARI. Al rovescio legenda SEDE VACANTE MDCCCXXIX nel campo A. DE CINQVE P. CARANDINI P. MARTINEZ graffato a d. COSS sotto P. PATRIZI C R P. Opus Luigi Gennari. Medaglia in STAGNO (SN) (ø 31.5mm, 13gr.). Riferimenti Bartolotti p. 248. Conservazione MB/BB. Rara (R). La medaglia è stata emessa dai Conservatori della città di Roma Odoardo De' Cinque, Paolo Carandini, Paolo Martinez e dal Capo dei Caporione (CRP sta per Caput Regione Populi) Filippo Patrizi, in carica durante la Sede Vacante pontificia. Sin dal Medioevo, i tre Conservatori di nomina curiale insieme al Priore eletto dai 14 Caporioni ed al Senatore, nominato dal Papa, costituivano la Camera Capitolina che provvedeva, entro limiti prefissati, all'amministrazione della città di Roma. Tra le funzioni attribuite ai Conservatori ed al Capo Caporione, in carica per la durata di un trimestre, vi era anche quella di partecipare, durante il periodo della sede vacante, all’elezione del nuovo pontefice, o alla nomina di un nuovo Senatore, Camerlengo o Governatore. Con l’emissione di tali medaglie commemoranti i nomi dei Conservatori e del Capo Caporione in carica, implicitamente si ribadiva il vecchio principio secondo cui il Papa veniva eletto dal popolo per il tramite di suoi rappresentati. Queste medaglie venivano coniate in diversi metalli; quelle in argento erano destinate alle personalità cittadine di maggior rilievo, quelle in bronzo, piombo e mistura ai dipendenti dell’amministrazione civica. 
Lot # 504 - Medaglie Papali – Giovanni Paolo II (1978-2005) – Relazioni diplomatiche Città del Vaticano e Ungheria – Rara (R). Medaglia piedfort coniata nel 1990 per la ripresa delle relazioni diplomatiche Vaticano Ungheria. Al dritto Via della Conciliazione e sullo sfondo la basilica di San Pietro, in basso stemma pontificio, intorno legenda IN MEMORIAM RELATIONUM DIPLOMATICARUM INTER SANCTAM SEDEM ET REPUBBLICAM HUNGARICAM. Al verso planimetria della Città del Vaticano sotto in festone legenda CITTA DEL VATICANO, nel mezzo D. CARD. CASAROLI SEGRETARIO DI STATO in alto stella punti cardinali. Realizzata in bronzo (AE) (Ø 42,5mm, 64.6g.). Conservazione FDC. Medaglia dall’alto spessore. Designer: Gyula Bozo (1913-2004) pittore e medaglista Artista: Géza Szabó. Trent’anni fa, il 9 febbraio 1990 veniva firmato, dal Cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato e dal Primo Ministro Miklós Németh, l’accordo tra l’Ungheria e la Santa Sede sul ristabilimento delle relazioni diplomatiche.Il giorno prima ad Esztergom il Cardinale Casaroli ed il Cardinale László Paskai, Primate d’Ungheria offrirono una S. Messa in suffragio del Cardinale Mindszenty (le cui spoglie allora si trovavano ancora a Mariazell). Dopo la firma dell’accordo il Cardinale Casaroli celebrò una S. Messa anche a Budapest, nella Basilica di S. Stefano, in presenza del Primo Ministro e di alte cariche dello Stato. L’accordo del 9 febbraio 1990 ristabiliva le relazioni diplomatiche e determinava che esse venissero curate da un Nunzio a Budapest e da un Ambasciatore presso la Santa Sede. Prendeva atto che “le questioni riguardanti la Chiesa sono ora regolate sia dal nuovo Codice di Diritto Canonico sia dalle norme della nuova legge sulla libertà di coscienza e di religione e sulle Chiese”. Dichiarava altresì essere superate ed abrogate le intese parziali del 1964.
Lot # 518 - Medaglie Italiane – Regno d’Italia - Vittorio Emanuele II (1849-1878) - Guerre Indipendenza e Unità - 1859 - Rara (R). Medaglia portativa con attacco a pallina ed anello portativo Istituita a Firenze il 4 marzo 1865, veniva concessa per la partecipazione ai seguenti eventi bellici: Prima guerra di indipendenza (1848-49), Guerra di Crimea (1855-56). Seconda guerra di indipendenza (1859), Spedizione dei Mille (1860-61), Terza guerra di indipendenza (1866), Impresa dell'Agro Romano (1867), Presa di Roma (1870). La medaglia andava portata con un nastro (formato dal tricolore italiano ripetuto per sei volte ovvero diciotto righe verticali rosse, bianche e verdi) sul quale venivano applicate tante fascette d'argento quante erano le campagne cui si era partecipato: 1848, 1849, 1855-56, 1859, 1860-61, 1866, 1867 o 1870. Il decreto stabiliva che la medaglia non poteva cumularsi con qualsiasi altra medaglia istituita in precedenza da comuni o governi e rilasciata per lo stesso titolo; ad eccezione per quella dei Mille del comune di Palermo, quelle di Sant'Elena, di Crimea e quella francese per la campagna del 1859. Al dritto VITTORIO EMANUELE II RE D ITALIA Busto a sx. Al rovescio GUERRE PER L' _ INDIPENDENZA E L'UNITA' D'ITALIA Figura allegorica dell'Italia in piedi volta a sx con lancia e scudo Savoia. Conio Anonimo. Riferimenti Brambilla pag. 377 Bini pag. 46. Realizzata in argento (AG) (Ø 31.9mm, 15.4g). Conservazione BB/SPL. Con fascetta 1859 con data incisa. Con nastrino originale d’epoca.
Lot # 523 - Medaglie Italiane – Regno d’Italia – Umberto I (1878-1900) – Caprera – Tipo A - Rara (R). Medaglia portativa con appiccagnolo ed anello emessa nel 1887 per ricordare il primo Pellegrinaggio alla Tomba dell'eroe. Al dritto nel campo: Stella raggiante = PELLEGRINAGGIO = A = CAPRERA = - = 2 GIUGNO = 1887. Al rovescio nel campo: Stella raggiante = PELLEGRINAGGIO = A = CAPRERA = - = 2 GIUGNO = 1887. Realizzata in bronzo dorato (AE) (Ø 30.8mm, 16.9g). Riferimenti Brambilla I pag. 466 Von Heyden 1279. Conservazione BB.  Tipologia Anonima. Il primo pellegrinaggio organizzato a livello nazionale alla tomba di G.G. sull’isola di Caprera dove il Generale fissò la sua dimora sin dal 1852, si svolse in effetti il 6 giugno 1887 per il 5° anniversario della sua morte che cadeva, come citato nella medaglia il 2 giugno.  Gli imbarchi collettivi si effettuarono da Genova e da Civitavecchia, ma non si conosce il numero esatto di partecipanti (forse poco meno di 2000) in grande maggioranza reduci dalle campagne garibaldine. Si segnalò anche la presenza di numerose delegazioni di società e circoli d’ambito civile, operaio, di mutuo soccorso e della massoneria. Parteciparono pure rappresentanti di città simbolo come Nizza, Napoli, Palermo ed esponenti dell’Irredentismo di Trieste, dell’Istria e di Gorizia, città ancora soggette all’Impero austriaco. E fu proprio Felice Cavallotti, uno dei più attivi promotori del pellegrinaggio ad imporre a questa occasione di grande risonanza nazionale, un significato irredentista, il cui movimento si era ulteriormente alimentato dopo l’impiccagione di Guglielmo Oberdan (20 dicembre 1882). Anche se la medaglia di tipo A è anonima è sicuramente opera dello stesso incisore del tipo B. (tratto da A. Brambilla – Le medaglie italiane degli ultimi 200 anni – Parte Prima.)