Dea Moneta
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Lot # 510
Medaglie Italiane – Borso d’Este (1450-1471) - Petrecino – Pisanello – Molto Rara (RR). Medaglia statica di eccezionale diametro. Al dritto * • BORSIVS • DVX • MVTINE • Z • REGII • MARCHIO • ESTENSIS • RODIGII # COMES • busto a sx con cappello ed abito damascato. Al verso OPVS _ PETRECINI _ DEFLORETIA _ MCCCCLX Scrigno aperto entro paesaggio roccioso irraggiato dal sole. Riferimenti Johnson/Martini. 89-390. Realizzata in piombo fuso (MB) (forata) (Ø 94.5mm, 370.6g). Conservazione BB/MB. Fusione Postuma. Borso non aveva ricevuto alcuna educazione speciale come Leonello. Durante il regno pacifico del fratello guidò un gruppo di mercenari come condottiero. Dopo la morte di Leonello successe a Borso; il legittimo, ma molto più giovane fratellastro Ercole fu rimosso dalla successione. La politica di Ferrara cambiò immediatamente. Nell'alleanza con Venezia, Borso si oppose a Milano e Napoli. Borso era ambizioso e vanitoso, ma riconosciuto come un sovrano capace. Borso riuscì a muovere l'imperatore Federico III nel 1452, per elevarlo a duca di Modena e Reggio. Borso chiese allora a papa Pio II di elevarlo a duca di Ferrara, ma il papa voleva il riconoscimento del feudo pontificio su Ferrara e l'assicurazione del prestito. Infine papa Paolo II lo elevò al rango di duca di Ferrara nel 1471. Borso morì di malaria, celibe e senza discendenti.