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Lot # 171
MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – GUARDIA NAZIONALE DI MONTELEONE (AVELLINO-FOGGIA). Parte finale, in metallo, di un timbro della Guardia Nazionale di Monteleone. Al centro stemma coronato dei Savoia con toson d’oro, intorno GUARDIA NAZIONALE DI MONTELEONE. onteleone di Puglia (Mundëljónë nel dialetto dauno-irpino) è un comune italiano di 928 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Nel 1142, in località Silva Marca (forse presso l'attuale Selvamala, sull'altipiano della Difesa Ferrara) dovette tenersi la seconda seduta delle assise di Ariano, convocate e presiedute da re Ruggero II in persona; tuttavia l'epoca della fondazione di Monteleone rimane ignota. Il borgo era comunque cinto da mura: vi si accedeva tramite due porte.Per lunghi periodi Monteleone non dispose di un proprio territorio, in quanto fu parte integrante della città di Ariano. Per gran parte del Quattrocento continuò a dipendere dalla contea di Ariano, per essere poi temporaneamente separata e quindi nuovamente reintegrata (nel frattempo la contea era stata elevata a ducato); nel 1585 Ariano divenne città règia, ma tre anni più tardi la sola Monteleone fu ancora una volta infeudata. I monteleonesi, in conseguenza delle frequenti vessazioni baronali, chiesero poi di essere nuovamente inglobati nella città di Ariano. Proprio in quegli anni fu infatti costruita la dimora baronale grazie alle tasse pagate dagli abitanti. Nel frattempo Monteleone, unitamente ad altre terre vicine, fu al centro di importanti conflitti religiosi e divenne luogo di ospitalità per tanti perseguitati (soprattutto Valdesi) in fuga a causa della propria fede. Nel Seicento Monteleone è amministrato dai Platti che mantengono la signoria per quasi un secolo. È questo un periodo di ripresa per il paese: viene costruita la chiesa madre, il fisco resta su livelli accettabili e l'agricoltura prende slancio.Nel quadriennio 1743-46 Monteleone fu soggetta alla competenza territoriale del regio consolato di commercio di Ariano, nell'ambito della provincia di Principato Ulteriore. Con le leggi napoleoniche (allorquando il comune fu temporaneamente aggregato alla Capitanata) il feudo è diviso tra le università dei beni e i bracciali.Con l'unificazione d'Italia, il comune è parte del mandamento di Accadia nell'ambito del circondario di Ariano, all'interno della provincia di Avellino. Per oltre 25 anni è sindaco Luciano Trombetti. Egli tesse diplomatici rapporti con i briganti, specialmente con il brigante monteleonese Rocco Lamanna. Ristabilisce i rapporti con il clero, fa restaurare la chiesa madre, quotizza i terreni demaniali. In quegli anni vengono aperti il servizio postale, la ricevitoria con telegrafo, viene eretto il campanile della chiesa madre e iniziano i lavori di trasformazione del municipio. Con la comparsa sulla scena politica del dottor Squillante, il volto del paese cambia. Nei suoi circa trent'anni di governo migliorano le strade, vengono realizzate nuove fognature, viene implementata la villa comunale. Il 24 gennaio 1929, con un regio decreto legge emanato da re Vittorio Emanuele III, Monteleone di Puglia (unitamente al vicino comune di Anzano degli Irpini) viene distaccato dalla provincia di Avellino e aggregato alla provincia di Foggia; gli antichi legami amministrativi con l'Irpinia vengono così definitivamente tagliati. Nel corso della seconda guerra mondiale a Monteleone si registrò uno dei primi episodi di aperto antifascismo in Italia: il 23 agosto 1942 la popolazione locale insorse per protestare contro le nuove normative che limitavano drasticamente le quote di frumento destinabili alla molitura; gli edifici pubblici furono assaliti e dati alle fiamme e la notizia fu riportata con grande risalto da radio Londra. La successiva rappresaglia delle forze dell'ordine si concluse con 92 arresti al termine di un capillare rastrellamento casa per casa. La Guardia Nazionale di Monteleone fu molto attiva nella repressione del brigantaggio in particolare contro il brigante di Frigento Marciano Sapia, detto sacchetta conosciuto anche come “il brigante del pesco” che venne catturato insieme alla sua banda in località Candela proprio dalla Guardia Nazionale di Monteleone. Rovescio liscio. Realizzata in bronzo (AE) (30x25mm, 10.8 g.). Conservazione BB