Roma. Senato Romano (1294-1303). Grosso. D/ Leone gradiente a sinistra con testa di fronte; sotto la linea d'esergo, stemma Conti-Papareschi. R/ Roma seduta di fronte su trono fra due protomi di leoni con zampa alzata, con corona e manto senatorio, le braccia protese ai lati, tiene la palma nella destra e il globo nella sinistra. CNI 228/235; M. 33; Berm. 130. 2.41 g. 21.00 mm. R. BB+. Lo stemma era tradizionalmente attribuito alla famiglia Caetani che, dopo il pontificato di Bonifacio VIII, non ebbe più mandati senatoriali. I Caetani erano inoltre in lotta con i colonna dopo il famoso schiaffo di Anagni. E' per questo motivo che le più recenti attribuzioni vedono una diversa collocazione. Come già ipotizzato da Grierson sembra più verosimile l'identificazione dello stemma in quello di Giovanni Conti (aquila) e Francesco di Giovanni Bonaventura, appartenente a un sottoramo dei Papareschi (onde) che furono Vicari di Roberto d'Angiò nel 1324.