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Messina o Palermo. Guglielmo II (1166-1189). Tarì. D/ Monogramma circondato da legenda pseudo cufica (il re Guglielmo il secondo glorioso per volere di Dio). R/ Grande croce processionale accantonata dalle lettere IC XC - NI KA (Gesù Cristo vittorioso). Sp. 109; Travaini 1995 359; D'Andrea-Contreras (Normans) 359. 1.41 g. 12 mm. RR. Bel BB/qSPL. Il simbolo al diritto, non identificabile per Spahr e Travaini, è stato interpretato dal Balog come la parola araba 'bakh' (buono). Per quanto tutt'oggi incerta, l'attribuzione sembra essere in linea con l'aumento dei caratteri cufici delle emissioni in bronzo (Sicilia) e oro (Amalfi).