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Lot # 976 - MEDAGLIE ITALIANE – REPUBBLICA ITALIANA (DAL 1946) – REGGIMENTO ARTIGLIERIA A CAVALLO. Spilla del Reggimento Artiglieria a cavallo. Al dritto dragone a cavallo verso s. in alto scritta IN HOSTEM CELERRIME VOLANT, in basso a. s. C. JOHNSON, in esergo data 1831. Al rovescio spilla portativa sulla cui piattina è scritto JOHNSON MILANO. Realizzata in metallo bronzato (MB), (Ø 35mm, 13g.). Conservazione SPL. Il Reggimento Artiglieria Terrestre "a Cavallo", tradizionalmente conosciuto con l'appellativo di "Voloire", è la attuale componente di artiglieria della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli dell'Esercito Italiano. L'unità è erede e diretta continuatrice della storia e tradizioni delle "Batterie a Cavallo", più comunemente note come Volòire, costituite nel 1831, e di quelle del 3º Reggimento Artiglieria Celere. I comandanti del Reggimento hanno tradizionalmente anche il titolo di "Comandante delle Batterie a Cavallo", preceduto dal numero ordinale nell'ininterrotta successione dalla costituzione della specialità. L'artiglieria a cavallo è una specialità dell'artiglieria nata nella seconda metà del XVIII secolo, specialmente grazie alle intuizioni di Federico il Grande, perfezionatasi poi grazie agli sviluppi della tecnica militare durante le guerre napoleoniche. Le batterie a cavallo, unità di artiglieria particolarmente mobili, venivano impiegate in appoggio rapido alle azioni delle unità di cavalleria. Erano infatti dotate di pezzi leggeri e con tutti i serventi montati a cavallo, caratteristiche che garantivano una notevole velocità di spostamento e messa in batteria. Tipiche della artiglieria a cavallo le prese di posizione al galoppo a pochi metri dalle linee nemiche, sulle quali aprivano celermente il fuoco a mitraglia (definite anche cariche di artiglieria).
Lot # 977 - MEDAGLIE ITALIANE – REPUBBLICA ITALIANA (DAL 1946) – ALPINI – BATTAGLIONE VAL CHIESE. Spilla emessa a ricordo del BTG. VAL CHIESE databile agli anni ‘60. Al dritto Alpino verso s. in atto di scalare una vetta in basso a s. emblema degli Alpini a d. BTG. VAL CHIESE. Al rovescio, spilla portativa, anepigrafo. Coniata in bronzo (AE) e smalti colorati (30mm, 12g.). Conservazione BB/MB (mancanze negli smalti). Il Battaglione Alpini "Val Chiese" è un battaglione inattivo della specialità di fanteria da montagna dell'Esercito Italiano, gli Alpini, che si distinse in combattimento durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. ll battaglione fu costituito il 15 febbraio 1915 con i riservisti del Battaglione Alpini "Vestone" del 5° Reggimento Alpini. Il nome del battaglione, come i nomi di tutti i battaglioni Alpini formati durante la Prima guerra mondiale con riservisti di prima linea, era il nome di una valle vicino al deposito del battaglione attivo; nel caso del battaglione “Val Chiese” la valle del Chiese, che si estende a nord di Vestone. Come per tutti i battaglioni alpini, le reclute per i battaglioni venivano reclutate esclusivamente dalla zona circostante il deposito del battaglione. Inizialmente il battaglione schierò la 253ª e la 254ª compagnia degli Alpini, e ricevette la 255ª compagnia degli Alpini l'8 luglio 1915 dopo la piena mobilitazione dell'Italia dopo l'entrata in guerra del Paese. La storia del battaglione Val Chiese è intrecciata con la storia del 5° Reggimento Alpini, con il quale prestò servizio durante la Prima Guerra Mondiale. Dopo la guerra il battaglione fu sciolto. Il battaglione fu riformato il 1° settembre 1939 e partecipò all'invasione italiana della Francia nel giugno e luglio 1940. Successivamente il battaglione fu nuovamente sciolto il 31 ottobre 1940 e i riservisti del battaglione furono licenziati. [Tuttavia, poiché la guerra greco-italiana si era fermata sulle montagne del Pindo, il battaglione fu nuovamente reclutato nel dicembre 1940 e inviato il 14 gennaio 1941 in Albania, dove si unì all'11° reggimento Alpini. Dopo l'invasione tedesca della Grecia e la resa greca il battaglione ritornò in Italia e fu assegnato al 6° Reggimento Alpini della 2ª Divisione Alpina "Tridentina". Nel luglio 1942 la Tridentina fu assegnata all'esercito italiano in Russia e inviata sul fronte orientale, dove reggimento e battaglione riuscirono a malapena a sfuggire all'annientamento durante la battaglia di Nikolaevka nel gennaio 1943. Per la sua condotta durante la campagna di Russia il 6° Reggimento Alpini fu insignito di un Medaglia d'Oro al Valor Militare. Nella primavera del 1943 i superstiti del battaglione Val Chiese furono rimpatriati e presidiati nella città di Vipiteno in Alto Adige. Dopo l'annuncio dell'armistizio di Cassibile l'8 settembre 1943, reggimento e battaglione furono sciolti dai tedeschi. Fu ricreato nel 1963 e definitivamente sciolto nel 1979