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Results from 1 to 60 of 256

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Lot # 815 - Amalfi. Duchi Amalfitani (X-XII sec.). Tarì al tipo di quelli emessi da al-Mu'izz. D/ Globetto entro cerchio e due giri di legende pseudo cufiche. R/ Globetto entro cerchio e due giri di legende pseudo cufiche. MEC 14, p. 68-69; Travaini 1995 40; D'Andrea-Contreras (Campania) 2. AU. 1.02 g. 17.50 mm. RR. SPL.
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Lot # 816 - Amalfi. Duchi Amalfitani (X-XII sec.). Tarì, inizio del XII secolo. D/ Doppio giro di legenda pseudo cufica attorno a globetto sormontato da piccola croce. R/ Doppio giro di legenda pseudo cufica attorno a globetto sormontato da piccola croce. Cf. MEC 14, p. 84 e 600; Travaini 1995 97; D'Andrea-Contreras (Campania) 13. AU. 0.89 g. 22.00 mm. RR. qSPL/SPL. Questo tarì è ascrivibile al gruppo degli 'aurei tarenos bonos amalfitane monete, in quibus crux formata pareat' citato in un documento del 1112 che attesta il loro uso in un pagamento.
Pochi esemplari noti
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Lot # 817 - Amalfi. Federico II di Svevia (1197-1250) sotto la reggenza della madre Costanza. Tarì. D/ Palmetta entro due giri di legenda; uno in lingua latina (Federico Re di Sicilia) e in arabo in scrittura cufica (coniato nel regno per lui nell'anno 595). R/ Croce patente entro due giri di legenda cufica; nel primo (Costanza imperatrice dei romani) e nel secondo (coniato ad Amalfi nell'anno 1198). CNI 1; MEC 14, pag. 165-166; D'Andrea 84. AU. 0.86 g. 24.00 mm. RRRR. Piccola mancanza marginale al bordo. Di estrema rarità. SPL. Secondo Grierson la moneta in questione deve essere stata coniata nel mese di novembre dell'anno 1198 in quanto Costanza morirà il giorno 27 dello stesso mese. Questo tarì dunque dovrebbe celebrare l'investitura dell'infante Federico a futuro sovrano del regno grazie al costoso (i documenti riferiscono un'appannaggio di 30000 scifati) affidamento da parte della madre a Papa Innocenzo III, che diverrà insieme ad altre personalità di spicco, suo precettore.
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Lot # 818 - Ancona. Repubblica Autonoma (Sec. XIII-XIV). Bolognino di II tipo. D/ Cavaliere al galoppo gradiente a destra. R/ Grande A accostata da tre trifogli. CNI 18; Villoresi 49. AG. 0.71 g. 17.00 mm. R. Bellissima patina riposata dai riflessi rosati. SPL.
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Lot # 819 - Ancona. Anonime (Sec. XV). Grosso agontano. D/ Croce unghiata. R/ San Ciriaco di fronte, benedice con la destra e regge pastorale con la sinistra. CNI 7; Villoresi 54. AG. 1.14 g. 20.00 mm. RR. Simbolo cavaliere al galoppo nel giro della legenda. Molto raro. Bel BB.
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Lot # 820 - Ancona. Anonime (Sec. XV). Grosso agontano. D/ Croce unghiata. R/ San Ciriaco di fronte, benedice con la destra e regge pastorale con la sinistra. CNI 1; M. 1; Villoresi 55. AG. 1.18 g. 20.00 mm. R. Questa moneta, per la presenza del simbolo chiavi decussate nel giro della legenda, viene attribuita da alcuni autori alla monetazione papale anonima. Piccola mancanza marginale del tondello. Raro. BB+.
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Lot # 821 - Ancona. Paolo IV (1555-1559) Giampietro Carafa. Testone 1557. D/ Stemma Carafa sormontato da chiavi decussate e tiara. R/ San Pietro seduto in trono di fronte benedice con la destra e regge le chiavi con la sinistra; sotto, in esergo, stemma Mazzei, ai lati, AN - CO. CNI 11; M. 28; Berm. 1045; Villoresi 264/a. AG. 9.48 g. 30.00 mm. Patina riposata. Bel BB. Ex NAC 81, 2014, 393.
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Lot # 822 - Ancona. Pio IV (1559-1565), Gian Angelo de' Medici. Testone. D/ Stemma Medici sormontato da chiavi decussate e tiara. R/ San Pietro seduto in trono di fronte benedice con la destra e regge le chiavi con la sinistra. CNI 7; M. 49; Berm. 1072; Villoresi 272a. AR. 9.33 g. 30.50 mm. SPL.
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Lot # 823 - Ancona. Pio V (1566-1572), Antonio Michele Ghislieri. Testone. D/ Stemma Ghislieri sormontato da chiavi decussate e tiara. R/ San Pietro seduto in trono benedice con la destra e regge chiavi con la sinistra; sotto, in esergo RO - MA con stemma Benincasa al centro. CNI 7/16, 18, 19, 21; M. 32; Villoresi 277a; Berm. 1105. AG. 9.43 g. 29.50 mm. Bell'esemplare con patina riposata e iridescenze. qSPL.
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Lot # 824 - Ancona. Sisto V (1585-1590), Felice Peretti. Testone 1589. D/ Stemma Peretti ornato sormontato da testa di cherubino, chiavi decussate e tiara. R/ Cristo e la Maddalena; sotto, in esergo, ANCONA. CNI 88; M. -; Berm. -; Villoresi 313/d. AG. 7.56 g. 29.00 mm. RRRR. Di estrema rarità. Traccia di tosatura e graffiti. BB. Come citato in Villoresi, il CNI segnala un'emissione per l'anno 1589, riprendendo la notizia dall'opera di Cinagli che a sua volta l'aveva ricavata dallo Scilla. Muntoni nella sua più recente opera non era stato in grado di reperire esemplare alcuno per tale anno e quindi non lo aveva censito. Come da supposizione di Villoresi possiamo constatare che l'incisore abbia riutilizzato il conio dell'anno precedente per ottenere il punzone del 9 della data.
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Lot # 825 - Aquileia. Gregorio di Montelongo (1251-1269). Piccolo scodellato. D/ Croce potenziata in campo perlinato. R/ Croce che interseca la legenda e il cerchio perlinato. Bernardi p. 103, a. MI. 0.31 g. 13.50 mm. RRR. Molto raro. Buona conservazione per il tipo. BB/qSPL.
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Lot # 826 - Ascoli. Governo autonomo (sec. XIV). Picciolo. D/ Ponte a due archi e a due torri. R/ Croce tricuspidata. CNI 6; Mazza cf. 63/63. MI. 0.46 g. 15.00 mm. Tipologia di secondo tipo con croce tricuspidata. Rara variante di legenda al rovescio recante S. EMIDIVS. SPL.
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Lot # 827 - Ascoli. Conte da Carrara (1414-1420). Bolognino. D/ Grande A sormontata da carro. R/ Le lettere (ES)CVLO attorno a globetto. CNI tav. XII, 21; Mazza pag. 57-58. AG. 0.97 g. 17.00 mm. Patina riposata. SPL.
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Lot # 828 - Ascoli. Eugenio IV (1431-1438), Gabriele Condulmer. Picciolo. D/ Croce patente con trifoglio nel secondo e terzo quarto. R/ Le lettere (DES)CVLO in croce attorno a globetto. CNI 18; Mazza 92. MI. 0.55 g. 14.00 mm. RRR. Emissione rarissima con legenda PAPA EVGENIV. BB.
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Lot # 829 - Ascoli. Francesco Sforza (1433-1446). Bolognino. D/ Grande A accostata da cerchietti; sopra, leoncino. R/ Le lettere (ES)CVLO disposte a croce attorno a globetto; sopra, nel giro, ponte. Cf. CNI 8; Mazza pp. 71-73. AG. 1.03 g. 17.50 mm. Patina di monetiere. Mancanza marginale. SPL.
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Lot # 830 - Asti. Monete anonime del XV secolo. Obolo. D/ Croce pisana. R/ Busto frontale di San Secondo. CNI 2/15; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 54. MI. 0.69 g. 13.50 mm. RR. Molto raro. Tondello irregolare. BB+.
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Lot # 831 - Benevento. Gregorio (732-739). Solido ad imitazione di Giustiniano II. D/ Busto frontale coronato e con chlamys, regge nella destra globo crucigero. R/ Croce potenziata su quattro gradini; a sinistra, G (Gregorio). CNI 1/44; MEC 1, 1089; D'Andrea-Moretti 27. AU. 4.14 g. 21.00 mm. R. SPL.
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Lot # 832 - Benevento. Sicardo (832-839). Solido. D/ Busto frontale coronato e con chlamys, regge nella destra globo crucigero; a destra, triangolino. R/ Croce potenziata su tre gradini; ai lati, S - I (Sicardo). CNI 1/11; MEC 1, 1108; D'Andrea-Moretti 81. AU. 3.62 g. 21.50 mm. R. qSPL.
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Lot # 833 - Benevento. Adelchi (853-878) e Angilberga (853-875). Denaro. D/ Croce potenziata su tre gradini. R/ Croce battesimale. CNI 42/50; MEC 1, 1116/1117; D'Andrea-Moretti 103. AG. 1.12 g. 18.00 mm. RR. Patina di monetiere. Eccezionale conservazione e centratura per il tipo. SPL+.
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Lot # 834 - Benevento. Adelchi (853-878) e Angilberga (853-875). Denaro. D/ Monogramma di Augustus. R/ AGV STA su due righe. CNI 51/54; MEC 1, 1118; D'Andrea-Moretti 104. AG. 0.72 g. 16.50 mm. RR. qSPL.
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Lot # 835 - Bergamo. Comune a nome di Federico II (sec. XIII-XIV). Grosso da 4 denari. D/ Busto laureato a destra. R/ Fortificazione con cupola tra due torri, sopra un piano merlato sostenuto da quattro archi su rocce; sopra, ai lati, croce e crescente lunare. CNI 130; CNB 21,1; MIR (Lombardia, zecche) 17. AG. 1.33 g. 19.50 mm. R. Tondello piacevolmente largo e completo. Patina riposata. qSPL.
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Lot # 836 - Bergamo. Comune a nome di Federico II (sec. XIII-XIV). Denaro planeto. D/ Busto laureato a destra; davanti, martello. R/ Fortificazione con cupola tra due torri, sopra un piano merlato sostenuto da quattro archi su rocce. CNI 40; CNB 130; MIR (Lombardia, zecche) 18. AG. 0.90 g. 15.50 mm. R. Patina riposata. Bel BB.
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Lot # 837 - Bologna. Repubblica a nome di Enrico VI Imperatore (1191-1337). Bolognino grosso. D/ Le lettere I P R T (Imperator) accantonate da globetti disposte a croce attorno a globetto. R/ Grande A gotica accostata da quattro globetti. CNI -; Chim. 18; MIR (Emilia) 1. AG. 1.48 g. 19.00 mm. Patina di monetiere. SPL.
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Lot # 838 - Bologna. Repubblica a nome di Enrico VI Imperatore (1191-1337). Bolognino grosso. D/ Le lettere I P R T (Imperator)accostate da globetti disposte a croce attorno a globetto. R/ Grande A gotica accostata da quattro globetti. CNI 5; Chim. 39; MIR (Emilia) 1. AG. 1.50 g. 19.00 mm. RR. Simbolo luna di I tipo. Patina di monetiere. SPL.
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Lot # 839 - Bologna. Taddeo de' Pepoli (1337-1347). Doppio grosso o pepolese. D/ Croce patente. R/ San Petronio stante di fronte regge con la destra le chiavi e con la sinistra libro. CNI 1; Chim. 55; MIR (Emilia). AG. 2.31 g. 21.00 mm. R. Di ottima conservazione per il tipo. Bel BB. Emessa per la prima volta nel febbraio 1338, questa moneta imita il grosso agontano, riportando per la prima volta nelle monete di Bologna la figura di San Pietro. Il valore della nuova moneta era di un doppio grosso o di 24 bolognini.
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Lot # 840 - Bologna. Repubblica (1376-1401). Bolognino. D/ Grande A gotica accostata da cerchietti. R/ Le lettere ORVM (Studiorum) disposte a croce attorno a cerchietto. CNI 31; Chim. 76; MIR (Emilia) 11. AG. 1.23 g. 19.00 mm. Bel BB.
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Lot # 841 - Bologna. Giovanni II Bentivoglio (1495-1506). Quattrino. D/ Stemma Bentivoglio. R/ Mezzo busto di San Giovanni con palma nella destra e coppa nella sinistra. CNI 64; Chim. 219; MIR (Emilia) 49. MI. 0.55 g. 16.50 mm. RRR. Rarissimo. Numero di repertorio '1251' scritto con china. Bel BB. Esemplare pubblicato in Chimienti 'Monete della zecca di Bologna' al numero 219. Interessantissima e curiosa l'iconografia di San Giovanni su cui i principali testi non si soffermano. Giovanni Evangelista è raffigurato, secondo una certa tradizione, come un giovane imberbe. Il calice con il serpente che tiene nella sinistra è un attributo alquanto inconsueto da trovare e deriva da una fonte apocrifa, che ricorda come il Santo, costretto a bere un veleno per non avere sacrificato agli dei, benedisse la coppa dorata, da cui uscirono dei serpenti.
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Lot # 842 - Bologna. Clemente VII (1523-1534), Giulio De Medici. Scudo d'oro del sole. D/ Stemma Medici con giglio sopra sormontato da chiavi decussate e triregno. R/ Croce gigliata e filettata; in basso, ai lati, armetta Cybo e armetta della città di Bologna. CNI 18; M. 104; Berm. 874; Chim. 281. AU. 3.29 g. 25.00 mm. R. Piccola screpolatura da coniazione e segnetto al diritto. SPL.
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Lot # 843 - Bologna. Opera Pia dei Poveri Vergognosi. Medaglia 1747. D/ ESVRIENTES IMPLEVIT BONIS. San Petronio nimbato stante di fronte; davanti a lui, figura genuflessa; a destra tre infanti; in esergo, stemma, ai lati del quale, MDCC-XLVII. R/ MACULA NON EST IN TE. La Vergine stante di fronte su nubi, coronata con sette stella; a fianco, due cherubini. AR dorato. 28.97 g. 42.00 mm. Opus: O. Hamerani. Lievi tracce di appiccagnolo rimosso. qSPL.
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Lot # 844 - Bologna. Sede Vacante (1823), camerlengo cardinale Bartolomeo Pacca. Mezzo scudo romano 1823. D/ Stemma Pacca con crocetta sopra sormontato da cappello cardinalizio, chiavi decussate e padiglione. R/ La Santa Chiesa velata, seduta di fronte sulle nubi, tiene nella destra alzata le chiavi legate e con la sinistra regge tempio a cupola con crocetta; sotto, in basso, B (Bologna). CNI 4; M. 5; Berm. 3249; Chim. 126. AG. 1.31 g. 34.00 mm. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 66 Prooflike.
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Lot # 845 - Bologna. Medaglia celebrativa 1937 per il primo centenario della Cassa di Risparmio di Bologna. Insieme, nel lotto, medaglia celebrativa 1938 per il primo centenario della Cassa di Risparmio di Ferrara e medaglia celebrativa 1916 Cassa di Risparmio di Reggio nell'Emilia. AE. Opus: Boari - Boninsegna. Rispettivamente 59 mm e 69 mm. Entrambe in astuccio originale. qFDC.
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Lot # 846 - Bozzolo. Scipione Gonzaga (1613-1670). Bagattino o contraffazione della carzia fiorentina. D/ Stemma mediceo. R/ San Giovanni stante con lunga croce. Cf. CNI 185 ; Cf. MIR (Lombardia, zecche) 104; Bellesia -. MI. 0.74 g. 17.00 mm. RRR. Di buona conservazione e di chiara lettura nonostante la sua natura di contraffazione, questa moneta non risulta censita in nessun testo per via della sua legenda che reca chiaramente scritto BOZOLO e SAB (Sabbioneta). Bel BB.
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Lot # 847 - Gli Svevi nel Sud Italia. Enrico VI di Svevia (1194-1197). Multiplo di tarì, 1196 (?), Messina o Palermo. D/ Simbolo Pentro cerchiatura; nel giro, legende in pseudo cufico (Enrico Cesare Augusto); la legenda esterna praticamente illeggibile. R/ Croce processionale accostata da segmenti orizzontali e globetti; ai lati, IX XC / NI KA (Gesù Cristo vittorioso). Sp. 9; MEC 14, p. 153, Classe B1; D'Andrea 24. AU. 2.23 g. 11.50 mm. RR. SPL.
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Lot # 848 - Gli Svevi nel Sud Italia. Enrico VI di Svevia (1191-1196). Tarì, Messina o Palermo. D/ Croce potenziata accantonata da globetti nel primo e nel quarto angolo entro cerchiatura; nel giro, legende in pseudo cufico (Enrico Cesare Augusto). R/ Croce latina accostata dalle lettere IC - XC / NI - KA (Gesù Cristo Vittorioso); in basso a destra, cerchietto. Sp. 17a; MEC 14, -; cf. p. 158, Classe B n. 13 (Federico II); D'Andrea 16. AU. 0.64 g. 10.00 mm. RR. Tipologia molto rara. Bel BB.
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Lot # 849 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250) con la moglie Costanza d'Aragona (1209-1213). Denaro, Messina o Palermo. D/ Globo crucigero ricrociato; ai lati, anellini. R/ Crescente lunare sormontata da stella a otto raggi. Sp. -; Travaini 1993 17; D'Andrea 99. MI. 0.65 g. 18.00 mm. R. Di ottima conservazione per il tipo. SPL.
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Lot # 850 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Multiplo di tarì, Messina. D/ Le lettere FЄ entro doppi cerchio di legenda cufica 'Enrico Cesare Augusto'. R/ Croce latina; ai lati, IC +C - NI KA (Gesù Cristo Vittorioso). Sp. 59/60; MEC 14, p. 158, Classe A n.1; D'Andrea 59. AU. 4.90 g. 14.50 mm. RRR. Esemplare dal peso considerevole. Molto raro. SPL. Di grande interesse la discussione da parte dei principali autori in merito alla legenda di questa tipologia monetale che reca in legenda il nome del papà di Federico, Enrico. Proprio per questa inaspettata dicitura si aprono ipotesi in merito alla datazione e alla attribuzione corretta di queste monete. A tal riguardo si offre un estratto di Sambon G. 1912, p. 81: 'E impossibile attribuire queste monete a Enrico, Costanza e Federico. La disfigurazione delle legende enriciane, la maggiore evidenza del nome FEderiCus, l'ambiguità delle lettere FC legate assieme, il fatto che altri e numerosi esemplari hanno invece di FC le lettere FE-FЄ-FR-F, l'abbondanza di e la varietà dei tipi di questa emissione, impossibile per il breve periodo di un anno solo....disdice l'attribuzione congiunta e fa rimanere solo il dubbio se siano stati coniati nei primi anni del regno durante il baliato pontificio o dal 1209 al 1220'.
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Lot # 851 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Multiplo di tarì, Brindisi. D/ Aquila stilizzata ad ali spiegate volta a sinistra; davanti; globetto. R/ Croce latina; ai lati, IC +C - NI KA (Gesù Cristo Vittorioso). Sp. 66; MEC 14, p. 159, Classe E n. 1; D'Andrea 140. AU. 2.64 g. 12.00 mm. R. Bel BB.
Stupor Mundi
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Lot # 852 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Augustale, Brindisi. D/ Busto laureato e drappeggiato volto a destra. R/ Aquila stante ad ali spiegate con testa volta a destra; in alto, ai lati, globetti. Kowalski G32 (D/) e B15 (R/); Sp. 100; D'Andrea 127. AU. 5.16 g. 20.50 mm. RRR. Leggere debolezze da conio. Esemplare di grande fascino e piacevolezza. SPL. Federico II Hohenstaufen, discendente da parte della madre dalla dinastia Normanna degli Altavilla fu sicuramente una delle personalità più affascinanti del medioevo europeo. Conosciuto con gli appellativi di stupor mundi ('meraviglia o stupore del mondo') e Puer Apuliae ('fanciullo di Puglia') si contraddistinse per la forte attività legislativa e di innovazione artistica e culturale che portò la sua corte ad essere crogiolo di culture come quella greca, latina, germanica e araba. Una delle sue grandi innovazioni fu l'emissione dell'augustale e del mezzo augustale, monete in oro paragonabili per stile e ritrattistica a quelle degli antichi Cesari.Il suo amore per il mondo classico infatti lo portò ad ottenere i titoli di Re dei Romani (dal 1212) e poi di Imperatore del Sacro Romano Impero (incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal Papa nel 1220) oltre ad essere Re di Sicilia, Duca di Svevia e Re di Gerusalemme.
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Lot # 853 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo denaro 1221, Messina. D/ Croce patente. R/ Aquila ad ali spiegate volta a sinistra; sopra, corona. Sp. 108; Travaini 1993 22a; D'Andrea 114. MI. 0.42 g. 15.00 mm. R. qSPL.
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Lot # 854 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Quarto di denaro 1221, Brindisi. D/ Grande F accostata da globetti. R/ Croce patente intersecante la legenda. Sp. 111; Travaini 1993 24a; D'Andrea 117. MI. 0.31 g. 13.00 mm. RR. Di ottima conservazione per il tipo e con la presenza pressoché totale della sua imbiancatura d'epoca. qSPL.
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Lot # 855 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo denaro 1242, Brindisi. D/ Le lettere A V G (Augustus). R/ Croce patente. Sp. -; Travaini 1993 33a; D'Andrea 161. MI. 0.40 g. 13.50 mm. R. SPL.
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Lot # 856 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Denaro 1243, Brindisi. D/ Volto a capo nudo (di Federico ?) a destra. R/ Aquila con ali spiegate di fronte volta a destra. Sp. 128; Travaini 1993 35; D'Andrea 162. MI. 0.78 g. 17.50 mm. SPL.
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Lot # 857 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo Denaro 1244, Messina. D/ Aquila coronata ad ali spiegate volta a destra. R/ Croce patente. Sp. 134; Travaini 1993 39a; D'Andrea 170. MI. 0.46 g. 13.00 mm. Due piccole mancanze del tondello. Perfettamente centrato e di ottima conservazione per il tipo. SPL.
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Lot # 858 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo Denaro 1245, Messina. D/ Le lettere I-P- (Imperator). R/ Croce patente. Sp. 138; Travaini 1993 41a; D'Andrea 174. MI. 0.40 g. 14.00 mm. R. SPL.
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Lot # 859 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo denaro c. 1246, Messina. D/ Le lettere I P (Imperator). R/ Croce patente; nel secondo quarto, trifoglio. Sp. 141; Travaini 1993 42a; D'Andrea 177. MI. 0.44 g. 13.00 mm. Bel BB.
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Lot # 860 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo denaro 1247-1248, Brindisi o Messina. D/ Le lettere F R (Federicus) ; sotto, stella a sei raggi. R/ Croce celtica. Sp. -; Travaini 1993 -; D'Andrea 180. MI. 0.49 g. 15.00 mm. RRR. Di estrema rarità e di ottima conservazione. SPL.
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Lot # 861 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo denaro, c. 1248, Brindisi. D/ Le lettere F R (Federicus). R/ Croce patente. Sp. 147; Travaini 1993 47a; D'Andrea 186. MI. 0.46 g. 15.50 mm. R. Patina cuoio. Mancanza marginale del tondello. SPL.
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Lot # 862 - Gli Svevi nel Sud Italia. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo denaro 1249, Brindisi. D/ Grande F tra tre stelle. R/ Croce patente; nel primo e nel secondo quadrante, stelle. Sp. 149; Travaini 1993 48a; D'Andrea 189. MI. 0.41 g. 14.00 mm. RRR. Tipologia molto rara. Frattura marginale del tondello, altrimenti. SPL.
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Lot # 863 - Gli Svevi nel Sud Italia. Corrado I di Svevia (1250-1254). Mezzo denaro, Messina. D/ Croce patente; nel primo e nel quarto quadrante, losanghe. R/ Le lettere R X (Rex). Sp. -; Travaini 1993 52a; D'Andrea 205. MI. 0.48 g. 12.00 mm. RR. SPL.
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Lot # 864 - Gli Svevi nel Sud Italia. Corrado II ( Corradino) (1254-1258). Mezzo Denaro , Brindisi o Messina. D/ Lettera C in scudetto circolare posto al centro di una grande croce intersecante la legenda. R/ Aquila di fronte con testa volta a sinistra e ali spiegate. Sp. 172; Travaini 1995 58a; D'Andrea 215. MI. 0.41 g. 14.00 mm. RRR. Emissione di grande rarità. Bel BB+.
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Lot # 865 - Cagliari. Carlo II di Spagna (1665-1700). Da 2,5 reali 1700. D/ Busto coronato a destra; ai lati. 12 - 6. R/ Croce ancorata con stelle nei quarti accostata da globetti. CNI 74/76; Piras 1996 164; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 86/5. AG. 6.05 g. 24.00 mm. Bel BB.
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Lot # 866 - Cagliari. Filippo V di Spagna (1700-1707). Scudo d'oro 1702. D/ Stemma d'Aragona in cartella coronata; sotto, nel giro, 1702. R/ Croce trifogliata con quattro fogliette al centro. CNI 4; Piras 171. Fried. 145. MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 93/2. AU. 3.20 g. 22.00 mm. R. Conservazione eccezionale con fondi a specchio. FDC.
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Lot # 867 - Camerino. Governo Popolare (1434-1444). Bolognino o mezzo grosso. D/ Grande A accostata da cerchietti. R/ Le lettere (VENA)TIVS disposte a croce attorno a globetto. CNI 19. AG. 0.90 g. 17.00 mm. Tipologia con rovescio che inizia con rosetta. SPL.
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Lot # 868 - Castro. Pierluigi Farnese (1545-1547). Baiocchetto. D/ Stemma Farnese di forma a cuore con due rientranze in alto, coronato. R/ San Savino in mezza figura, mitrato, benedicente e con pastorale. CNI 58 var. (tav. XVII, 20). AG. 0.33 g. 13.00 mm. R. Splendida patina riposata. Eccezionale centratura e conservazione per il tipo. SPL+.
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Lot # 869 - Correggio. Siro d'Austria Principe (1616-1630). Da 8 Soldi. D/ Busto corazzato a destra. R/ Arme inquartata caricata dello scudetto con fascia, il tutto in scudo coronato e ornato ai lati. CNI 116; Rav. Mor. 16; Lusuardi 89; MIR (Emilia) 191. MI. 3.83 g. 29.00 mm. RRR. Estremamente raro. Bel BB.
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Lot # 870 - Corte (Corsica). Pasquale Paoli (1762-1768), Generale. Da 4 soldi 1764. D/ Stemma coronato in cartella tra due Geni marini alati ed armati di mazze. R/ *4*/ SOLDI / 1764 entro corona d'alloro. CNI 16; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 4/3. MI. 1.33 g. 21.00 mm. R. Flan irregolare. qSPL.
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Lot # 871 - Faenza. Opera Pia di S. Giovanni Decollato (XVI sec.). Insieme di tre tessere di carità: primavera (Marzo, Aprile, Maggio), estate (Giugno, Luglio, Agosto), autunno (Settembre, Ottobre, Novembre). AE. Questa particolare emissione relativa alle stagioni e raffigurante la testa di San Giovanni Decollato, patrono di Malta, rimane molto dibattuta in merito alla sua attribuzione. Molti autori hanno attribuito queste tessere a conio maltese proprio per la presenza della testa di San Giovanni. Le più recenti bibliografie attribuiscono queste tessere alla città di Faenza ed in particolare all'Opera Pia di San Giovanni Decollato. Oltre al gusto del conio, una riprova della parternità locale dell'emissione è il ritrovamento di un insieme di queste tessere negli scavi svolti vicino all'ospedale.
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Lot # 872 - Fermo. Francesco Sforza (1434-1446). Bolognino. D/ Grande A; sopra, nel giro, stemma della città. R/ Le lettere (VICEC)OMES disposte a croce attorno a globetto. CNI 10. AG. 1.11 g. 19.00 mm. SPL.
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Lot # 873 - Fermo. Monete autonome (1500-1513). Bolognino. D/ Grande A gotica accostata da quattro cerchietti. R/ Le lettere (SAV)INVS disposte a croce attorno a globetto. CNI 2. AG. 0.60 g. 17.50 mm. RR. Marginale mancanza del tondello. Molto raro. Bel BB.
Di alto gusto incisorio
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Lot # 874 - Ferrara. Ercole I d'Este (1471-1505). Testone o quarto. D/ Testa a capo nudo a sinistra. R/ Uomo nudo con mantella su cavallo gradiente a destra, protende il braccio destro. CNI 25; Rav. Mor. 6; Bellesia 19; MIR (Emilia) 254. AG. 9.56 g. 27.00 mm. RR. Ritratto rinascimentale di stile magistrale. Bel BB. Ex Nomisma 57, 2018, 697. Opera di Giannantonio da Foligno o, più probabilmente di Gianfrancesco Enzola, fu coniata tra la fine del 1502 e il 1504 ispirata dal modello in creta di un cavallo che Leonardo da Vinci aveva creato per Francesco Sforza e che fu trasportato a Ferrara proprio nel 1502.

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