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Lot # 158 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA NAZISTA – III REICH (1933-1945) – VALLO ATLANTICO. Medaglia del Vallo Occidentale Deutsche Schutzwall Ehrenzeichen Westwall Medaille (GERMANIA WW2) La medaglia del Vallo Occidentale Deutsche Schutzwall-Ehrenzeichen, ma chiamata anche Westwall Medaille, fu un'onorificenza della Germania Nazista. La medaglia venne istituita il 2 agosto 1939 e venne consegnata a quanti contribuirono a disegnare ed a costruire le fortificazioni sul fronte occidentale tedesco, conosciuto col nome di Linea Siegfried, ed alle truppe che qui servirono prima del maggio del 1940. Nel 1944, dal momento che i tedeschi attendevano un'invasione degli Alleati, essa venne concessa a tutti coloro che avessero preso parte alle ulteriori migliorie apportate sempre sul fonte occidentale. La medaglia venne concessa in un totale di 622.064 esemplari sino alla fine della guerra. La medaglia è realizzata in ottone (OT) bronzato. Di caratteristica forma ovale, al recto rappresenta un bunker, una spada incrociata ad un badile e l'aquila tedesca. Al verso si trova l'iscrizione in lettere capitali latine "FUR ARBEIT ZUM SCHUTZE DEUTSCHLANDS" (Per il lavoro a difesa della Germania). La medaglia venne disegnata dal professor Richard Klein, di Monaco di Baviera. Nel 1944 venne avviata una seconda produzione della medaglia, volta a ricompensare i lavoratori ed il personale militare impegnato nel rafforzare la Linea Siegfried Questa versione della medaglia è conosciuta comunemente come "medaglia della difesa della Germania" per distinguerla dalla versione del 1939 e venne realizzata in zinco bronzato. Venne autorizzata anche una barretta con la data "1944" per quanti già avessero ottenuto la versione del 1939 e nel 1944 stessero ancora collaborando alla realizzazione delle fortificazioni. Con nastro conforme all’originale ma non d’epoca. Conservazione BB/SPL . Riferimenti Nimmergut 3520.(Dimensioni 44x33mm, 13g.).
Lot # 159 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA NAZISTA (1933-1945) – R.L.B. Fregio del RLB con il consueto logo fatto da una stella pluriraggiata su cui sono scritte le tre lettere iniziali RLB in basso una svastica, il rovescio è liscio. Realizzata in metallo argentato (MA) (Dimensioni 24x22mm, 5g.). Conservazione BB. Il Reichsluftschutzbund (" Reich Air Protection League") era un'organizzazione della Germania nazista incaricata delle precauzioni contro i raid aerei nelle aree residenziali e tra le piccole imprese. a RLB è stata organizzata da Hermann Göring nel 1933 come associazione di volontariato . Le esistenti associazioni di volontari per la prevenzione dei raid aerei sono state costrette a fondersi con RLB. Nel 1939 la RLB divenne una Körperschaft des öffentlichen Rechts ( organizzazione non governativa quasi autonoma ), mentre nel 1944 divenne un'organizzazione affiliata al partito nazista . RLB è stato sciolto dalle potenze alleate dopo la fine della seconda guerra mondiale . Il suo successore nella Repubblica federale di Germania fu il Bundesverband für den Selbstschutz . L'RLB era incaricato di istruire e addestrare uomini e donne tedeschi ordinari nelle procedure di protezione civile necessarie per il livello base di auto-aiuto locale della popolazione civile contro i raid aerei. Il livello locale era formato attorno a guardie antiaeree e operava in piccole squadre di primo intervento. L'addestramento comprende la lotta antincendio , la protezione contro le armi chimiche , le procedure di comunicazione e la preparazione di case e appartamenti contro i raid aerei .Nel 1939 la RLB contava circa 15 milioni di iscritti, 820.000 funzionari volontari (di cui 280.000 donne ) e 75.000 unità locali. I membri sono stati formati in 3.800 scuole di protezione civile con 28.000 istruttori. RLB era guidato da un Präsidium , il cui presidente, vicepresidente e capo di stato maggiore erano ufficiali generali in servizio attivo della Luftwaffe. Il presidium era esso stesso un dipartimento immediatamente subordinato al Ministero dell'Aviazione . Confinante con ogni Luftgaukommando (comando del distretto aereo) c'era un RLB-Gruppe (gruppo RLB) sotto un leader aiutato da 46 membri del personale a tempo pieno. Per ogni Regierungsbezirk c'era un RLB-Bezirksgruppe (gruppo regionale). L'organizzazione di base era la RLB-Revier , una per ogni distretto di polizia nelle città, o la RLB-Gemeinde-Gruppe , una per ogni comune urbano o rurale per il resto del paese. Nel caso di una città con più distretti, l'organizzazione cittadina era chiamata RLB-Ortsgruppe (gruppo locale). Diversi gruppi municipali formarono un RLB-Ortskreisgruppe , uno per ogni Landkreis . Ogni Ortsgruppe e Ortskreisgruppe aveva un capo e uno staff di nove membri, di cui cinque impiegati a tempo pieno. Le organizzazioni di base avevano un numero vario di Untergruppen (sottogruppi) divisi in Blöcke (blocchi) sotto Blockwarte (sorveglianti del blocco) che controllavano e mantenevano i contatti con un certo numero di Luftschutzgemeinschaften (comunità di protezione antiaerea) sotto Luftschutzwarte (sorveglianti antiaerei). Ogni comunità era composta da un condominio o da diversi edifici più piccoli, sebbene un grande complesso di appartamenti potesse avere diverse comunità. Oltre al direttore, la comunità dovrebbe avere un vicedirettore, vigili del fuoco domestici, aiutanti e messaggeri come squadra di primo intervento. Il servizio in queste squadre era obbligatorio (Notdienstpflicht) per la popolazione civile.
Lot # 161 - MEDAGLIE ESTERE – GERMANIA TERZO REICH (1933-1945) – CROCE ONORE COMBATTENTI WW1. Croce d'onore per combattenti (con spade) della Prima Guerra Mondiale (WW1). La Croce d'onore della guerra mondiale (in tedesco Weltkriegs-Ehrenkreuz o Ehrenkreuz des Weltkrieges) è una medaglia della Germania nazista concessa ai superstiti della prima guerra mondiale che avessero militato nell'esercito tedesco. Nel luglio 1934, su proposta del presidente Paul von Hindenburg, il governo tedesco fondò l'onorificenza della croce d'onore della Guerra Mondiale. Essa venne concessa ai veterani di guerra ed ai superstiti della Prima Guerra Mondiale. Essa venne concessa in tre gradi: Croce d'Onore della Guerra Mondiale per combattenti al fronte (Weltkriegs-Ehrenkreuz für Frontkämpfer) Croce d'Onore della Guerra Mondiale per partecipanti alla guerra (Weltkriegs-Ehrenkreuz für Kriegsteilnehmer) Croce d'Onore della Guerra Mondiale per i superstiti, ovvero i parenti dei caduti (Weltkriegs-Ehrenkreuz für Hinterbliebene) La Croce d'onore venne concessa ai veterani in numero di 6.202.883 persone solo nel 1936. Le croci per parenti furono in totale circa 1.000.000. E’ modellata sulla forma della Croce di Ferro, con le braccia curve. La Croce per i combattenti ha al centro una corona di foglie di quercia entro la quale sono indicate le date, "1914" e "1918", di inizio e fine del primo conflitto mondiale. Marcata al rovescio B.H.L. Il nastro è composto da una striscia rossa centrale, attorniata da una striscia nera per parte, quindi da una striscia bianca per parte e nuovamente da una striscia nera per parte a comporre la bandiera tedesca dell’epoca. Realizzata in bronzo (AE) (dimensioni 37x37mm, 15g.). Riferimenti Nimmergut 3803/1 Conservazione BB/SPL.
Lot # 169 - MEDAGLIE ESTERE – REPUBBLICA D’EGITTO – GIOCHI DEL MEDITERRANEO – ALESSANDRIA D’EGITTO 1951 – ESTREMAMENTE RARA. Medaglia, non portativa, emessa per ricordare la partecipazione ai Primi Giochi del Mediterraneo svoltisi ad Alessandria d’Egitto nel 1951. Al dritto atleta con costume di antico egiziano nell’atto di scagliare un giavellotto verso d. sullo sfondo il profilo del mar Mediterraneo, sopra scritte in arano in basso 1ERS JEUX MEDITERRANEENS ALEXANDRIE 1951. Al rovescio rami di alloro chiuso in basso da una pallina in lato i cinque cerchi olimpici. Coniata in bronzo (AE) (ø 60mm, 91g.). Conservazione BB (forata). ESTREMAMENTE RARA (RRR). I primi Giochi del Mediterraneo si sono svolti dal 5 al 22 ottobre 1951 ad Alessandria d' Egitto . La città egiziana è stata scelta per ospitare questa prima edizione perché l'idea dei Giochi si deve a Muhammad Tahir Pasha , personaggio sportivo egiziano. La prima edizione dei Giochi del Mediterraneo ha registrato la partecipazione di 11 paesi e gare in 11 discipline sportive. L’italia conquistò 61 medaglie di cui 27 ori, 22 argenti e 12 bronzi. Solo Malta non ha vinto medaglie tra i paesi partecipanti. Les 1ers Jeux méditerranéens ont lieu du 5 au 22 octobre 1951 à Alexandrie en Égypte. La cité égyptienne a été choisie pour accueillir cette première édition car l'idée des Jeux est due à Muhammad Tahir Pacha, personnalité sportive égyptienne. Le gymnaste français Raymond Dot a remporté le plus grand nombre de médailles (7 médailles d'or, dont 1 par équipe, et 1 de bronze), alors que ses compatriotes Patrick El Mabrouk (800 m, 1 500 m et 4 × 400 m) et Alain Mimoun (5 000 m et 10 000 m) se sont illustrés en athlétisme.
Lot # 175 - MEDAGLIE ESTERE – UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE (URSS) – 1929, Medaglia non portativa, con la raffigurazione di Ercole (Eracle) che uccide l'idra a tre teste. Emessa nel 1929. Medaglia A.F. Vasyutinsky (autore - sotto il taglio: A. VASYUTINSKY R.). Bronzo, (142.9 grammi, diametro 65 mm). Riferimenti: Shkurko, Salykov# 14.a. Conservazione SPL. Molto rara. Zecca di Leningrado. Non sorprende che l'immagine di Ercole sia passata attraverso i secoli e sia diventata la più raffigurata non solo sulle monete, ma anche nella pittura e nella scultura. Fino al XX secolo, ogni artista che si rispetti doveva raffigurare questo antico eroe nelle sue opere. Nel 1888, l'artista Anton Fedorovich Vasyutinsky, crea un'immagine di Ercole-Eracle, sorprendente per il suo realismo e la vicinanza a campioni antichi, uccidendo l'idra a tre teste. Per questo capolavoro dell'arte della medaglia, Vasyutinsky ha ricevuto una medaglia d'oro di 1 ° grado, allo stesso tempo, lo stesso è stato insignito del titolo di artista di classe di 1 ° grado "Per un'ottima conoscenza dell'arte della medaglia". Nel 1908, Anton Fyodorovich Vasyutinsky ricevette il titolo di accademico per i servizi all'arte della medaglia nazionale. Ha dedicato tutta la sua vita alla creazione della medaglia russa e desiderava ardentemente che in Russia l'arte della medaglia fosse venerata e apprezzata proprio come in Europa. Grazie ai suoi sforzi, fu creato un dipartimento di medaglie presso il dipartimento di scultura dell'Accademia delle arti, dove il professor Vasyutinskiy insegnò dal 1925 al 1930. Nel 1924 furono emesse le prime monete con lo stemma dell'URSS. Sulle monete apparivano le immagini dei nuovi padroni del paese: un operaio e un contadino su un rublo, un seminatore su una moneta d'oro, un martello da fabbro su una moneta da cinquanta copechi. Se si osserva attentamente l'immagine, si può notare che la composizione del rovescio del pezzo da cinquanta copechi è molto simile alla medaglia del 1888 con l'immagine di Ercole. La spiegazione è semplice: sia la medaglia che la moneta hanno lo stesso autore: Anton Fedorovich Vasyutinskiy. All'inizio degli anni '20, essendo già un medaglista esperto, adempì a un ordine responsabile: ridisegnò le prime monete della RSFSR (rublo d'argento e 50 copechi, billon 20, 15 e 10 copechi, chervonet d'oro) e dell’ URSS, tra i quali c'erano cinquanta kopechi d'argento dell'URSS.Настольная медаль «Геркулес, убивающий трехголовую гидру» Медаль «Геркулес, убивающий треххолову гидру». СССР, ЛМД, 1929 г. Медальер А.Ф.Васютинский (лиц. ст. — под обрезом: А.ВАСЮТИНСКИЙ Р.). Бронза, 133,37 г. Диаметр 65,1 мм. Сохранность отличная. Шкурко, Салыков# 14.а. Очень редкая. Неудивительно, что образ Геракла прошел через века и стал самым изображаемым не только на монетах, но и в живописи и скульптуре. Вплоть до XX столетия каждый уважающий себя художник должен был изобразить в своих произведениях этого античного героя. В 1888 году медальер, художник Антон Федорович Васютинский, создает удивительное по своей реалистичности и близости к античным образцам изображение Геракла-Геркулеса, убивающего трехглавую гидру. За этот шедевр медальерного искусства Васютинский получил золотую медаль I степени, одновременно будущему медальеру было присвоено звание классного художника I степени «За весьма хорошие познания в медальерном искусстве». В 1908 году за заслуги перед отечественным медальерным искусством Антон Федорович Васютинский был удостоен звания академика. Он посвятил всю свою жизнь созданию русской медали и страстно желал, чтобы в России медальерное искусство почиталось и ценилось так же, как в Европе. Благодаря его стараниям на скульптурном факультете Академии художеств было создано медальерное отделение, где профессор Васютинский преподавал с 1925 по 1930 год.  В 1924 году были выпущены первые монеты с гербом СССР. На монетах появились изображения новых хозяев страны – рабочего и крестьянина на рубле, сеятеля на червонце, кузнеца-молотобойца на полтиннике. Если внимательно присмотреться к изображению, можно заметить, что композиция реверса полтинника очень похожа на медаль 1888 года с изображением Геракла. Объяснение этому простое: и у медали, и у монеты один автор – Антон Федорович Васютинский. В начале 1920-х годов, уже будучи опытным медальером, он исполнил ответственный заказ: вырезал маточники первых монет РСФСР (серебряные рубль и 50 копеек, билонные 20, 15 и 10 коп, золотой червонец) и СССР, в числе которых были серебряные полтинники СССР. И повторил на полтиннике композицию той самой медали, превратив Геракла в молотобойца, а гидру — в наковальню. 
Lot # 176 - MEDAGLIE ESTERE – UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE (URSS) – 1943. Medaglia non portativa emessa nel 1945 per ricordare lo sfondamento del blocco di Leningrado avvenuto il 18 gennaio 1943. Il dritto è liscio. Al rovescio sotto l'immagine di due soldati che si stringono la mano, dietro di loro sventola una bandiera ove è effigiata la testa di Lenin verso d., dietro di loro altri soldati, a terra in basso un soldato che reca sul braccio destro una svastica, intorno scritte in cirillico 18 gennaio 1943, sul taglio del bordo N. SOKOLOV (l’autore). Medaglia realizzata in bronzo ( Ø 68mm, 144.1 gr.) Zecca di Leningrado. Conservazione BB/SPL. Solitamente il dritto di questa medaglia è occupato da un busto di Stalin verso s. in uniforme militare ( si tratta forse di una Damnatio Memoriae ?). Shkurko, Salykov 67 VARIANTE (?). Molto rara. In seguito alla morte di Stalin, quando in Unione Sovietica venne avviato il cosiddetto processo di destalinizzazione atto a cancellare gli effetti del culto della personalità del dittatore attraverso l'abbattimento di statue ed effigi e l'eliminazione delle riforme attuate durante il periodo staliniano. Circostanze simili si verificarono anche successivamente allo sfaldamento dell'URSS e l'abbandono del comunismo da parte della Russia, quando a molti luoghi nominati in onore di autorità comuniste come la città di Leningrado fu restituito il nome precedente alla Rivoluzione russa, oppure un nuovo nome non connotato ideologicamente. Inoltre le statue raffiguranti le personalità del Partito Comunista dell'Unione Sovietica furono rimosse o distrutte; conseguenza del nuovo corso politico russo fu la decomunistizzazione in tutti quelli che furono gli Stati comunisti dell'estinto impero sovietico con leggi che vietano la ricostituzione dei partiti comunisti e l'esposizione dei loro simboli. Russia. Медаль 1945 года. Прорыв блокады Ленинграда 18 января 1943 г. Бронза. 154,65г. Диаметр 67 мм. Ленинградский монетный двор. Медальер Н.А. Соколов.Реверс: внизу под изображением Н.СОКОЛОВ .Шкурко, Салыков 67 ВАРИАНТ (?) Очень редка.
Lot # 177 - MEDAGLIE ESTERE – UNIONE SOVIETICA (URSS) (1922-1991) – 50° FORZE ARMATE. La medaglia del giubileo "50 anni delle forze armate dell'URSS" è una medaglia circolare in ottone dorato di 37 mm di diametro. Sul dritto sullo sfondo, una corona di alloro e quercia su tutta la circonferenza della medaglia con raggi che si estendono verso l'esterno dal centro. Al centro, una stella a cinque punte smaltata di rosso, le cui punte si estendono fino al bordo della medaglia, al suo centro, un medaglione circolare in rilievo di 19 mm di diametro recante i busti di profilo sinistro di due soldati sovietici, il più vicino con l'elmo, l'altro con un Budenovka. Inscritto in rilievo lungo la circonferenza interna del medaglione, a sinistra l'anno "1918", a destra "1968". Al rovescio nella metà superiore, sagoma in rilievo di una stella a cinque punte con al centro un martello e un aratro; sotto la stella, l'iscrizione in rilievo su tre file: "Cinquanta anni di forze armate dell'URSS" ( russo : «ПЯТЬДЕСЯТ ЛЕТ ВООРУЖЕННЫХ СИЛ СССР» ) La medaglia del giubileo "50 anni delle forze armate dell'URSS" è stata assicurata da un anello attraverso l'anello di sospensione della medaglia a una montatura pentagonale sovietica standard coperta da un nastro turchese moiré di seta largo 24 mm con una striscia bianca centrale di 2 mm delimitata da due strisce rosse di 2 mm strisce stesse bordate da strisce bianche da 1 mm. La medaglia giubilare "50 anni delle forze armate dell'URSS" ( russo : Юбилейная медаль «50 лет Вооружённых Сил СССР» ) è stata una medaglia commemorativa militare statale dell'Unione Sovietica istituita il 26 dicembre 1967 con decreto del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS per indicare il cinquantesimo anniversario della creazione delle Forze Armate Sovietiche . Il suo statuto è stato emendato in tre occasioni, con decreti del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS del 22 febbraio 1968,  del 19 dicembre 1969, e del 18 luglio 1980. La medaglia del giubileo "50 anni delle forze armate dell'URSS" è stata assegnata a marescialli, generali, ammiragli, ufficiali e marescialli, sergenti, soldati e marinai in servizio il 23 febbraio 1968 come parte dell'esercito sovietico, marina, le truppe del Ministero dell'Ordine Pubblico dell'URSS, le truppe del Comitato di Pubblica Sicurezza dell'URSS, il Consiglio dei Ministri dell'URSS; cadetti e studenti delle istituzioni educative militari dell'esercito sovietico, della marina, delle truppe del Ministero dell'ordine pubblico dell'URSS, delle truppe del Comitato per la sicurezza dello Stato; marescialli, generali, ammiragli e ufficiali congedati dal servizio militare attivo, nella riserva o in pensione che hanno anzianità nell'esercito sovietico, nella marina, nelle truppe del Ministero dell'ordine pubblico dell'URSS, nell'esercito o negli organi di sicurezza dello stato, nel Consiglio dei ministri dell'URSS, di 20 o più anni; Gli eroi dell'Unione Sovietica e gli individui hanno ricevuto l'Ordine della Gloria in tutte e tre le classi. Decreto del Presidium del Soviet Supremo del 22 febbraio 1968 ha aggiunto come destinatari: ex membri delle Guardie Rosse, soldati che hanno preso parte ai combattimenti per proteggere la patria sovietica nelle Forze Armate dell'URSS, nonché tutti coloro che sono stati insigniti di ordini o medaglie dell'URSS "Per il valore", Ushakov, "Per merito militare", "Per la distinzione nella protezione del confine di stato dell'URSS", Nakhimov, "Per il valore del lavoro" o "Per il lavoro" durante il servizio attivo . Decreto del Presidium del Soviet Supremo del 19 dicembre 1969 ha aggiunto come destinatari: partigiani e guerriglieri della Guerra Civile e della Grande Guerra Patriottica del 1941 - 1945.  La medaglia è stata assegnata a nome del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS da comandanti di unità militari, agenzie e istituzioni. Per i pensionati, dai commissariati militari repubblicani, territoriali, regionali, distrettuali, comunali e distrettuali. Coniata in ottone dorato (AE) e smalti policromi (ø 37mm, 25g.). Conservazione FDC.
Lot # 182 - MEDAGLIE ITALIANE – (Secolo XIX) – DANTE. Placchetta con gancio posteriore di forma ovale. Al dritto busto di Dante verso d/ dietro scritta DANTE. Rovescio in incuso Realizzata in Bronzo (AE). Dimensioni (118x90mm, 122g.). Conservazione FDC (graffi nella parte incusa). Dante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome di Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 14 maggio e il 13 giugno 1265 – Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), è stato un poeta, scrittore e politico italiano. Il nome "Dante", secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, è un ipocoristico di Durante; nei documenti era seguito dal patronimico Alagherii o dal gentilizio de Alagheriis, mentre la variante "Alighieri" si affermò solo con l'avvento di Boccaccio. È considerato il padre della lingua italiana; la sua fama è dovuta alla paternità della Comedìa, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia è anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. Importante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spaziò all'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta". Dante, le cui spoglie si trovano presso la tomba a Ravenna costruita nel 1780 da Camillo Morigia, è diventato uno dei simboli dell'Italia nel mondo, grazie al nome del principale ente della diffusione della lingua italiana, la Società Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti vivi dalla Società dantesca.
Lot # 186 - MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – VITTORIO EMANUELE III (1900-1945) – BIENNIO ROSSO – SCIOPERO FERROVIERI. Medaglia, con appiccagnolo, disegnata dall'incisore A.Donzelli e realizzata da S.Candelari per commemorare lo sciopero dei ferrovieri iniziato il 20 gennaio e terminato il 29 gennaio 1920 contemporaneamente allo sciopero nazionale della categoria che paralizzò il paese. Nel dritto due mani tengono per le ali una ruota alata in corsa verso sinistra. Sul rovescio un tronco di fascio legato, da cui sporgono due fronde di alloro e quercia. La medaglia, che misura 24 mm di diametro, è in ottime condizioni di conservazione. Dopo le elezioni del 1919, la grave situazione economica del paese portò allo scoppio di innumerevoli scioperi e occupazioni delle fabbriche. Ad agosto iniziarono le occupazioni delle terre abbandonate mentre già a marzo si verificarono le prime occupazioni di fabbriche e la nascita dei "Soviet" locali. Lo sciopero dei ferrovieri del gennaio 1920 (spesso i ferrovieri fermavano i treni su cui viaggiava la guardia regia o le armi destinate a combattere i Soviet russi) fu un momento significante della contrapposizione tra i ferrovieri e Mussolini, che da un’iniziale posizione di comprensione verso le rivendicazioni della categoria passò a una netta opposizione allo sciopero, invitando i ferrovieri ad accontentarsi di ottenere una parte dei miglioramenti richiesti, fino a scrivere che lo sciopero ferroviario era un ‘enorme delitto contro la Nazione. Nel corso del biennio rosso lo scontro si radicalizzò, e i sindacati dei ferrovieri subirono l’attacco dello squadrismo, con morti tra i suoi dirigenti, reagendo con iniziative volte a creare un fronte compatto contro la crescente affermazione del movimento fascista. A partire dal 1920 la sua importanza andò declinando, perchè esso fu vittima delle pressioni e delle azioni violente messe in atto dal movimento fascista nei confronti di tutte le organizzazioni di sinistra. Coniata in Bronzo (AE) (ø 23mm, 6g.). Conservazione SPL. RARA
Lot # 189 - MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – VITTORIO EMANUELE III (1900-1945) – DANTE ALIGHIERI. Medaglia, con appiccagnolo e gancetto, emessa per ricordare il varo del Transatlantico Dante Alighieri. Al dritto tipico del poeta verso s.. Al verso il transatlantico in navigazione verso d. in alto TRANSATLANTICA ITALIANA in basso DANTE ALIGHIERI. Coniata in bronzo (AE) (ø 23mm, 6g.). Conservazione BB. La SS Dante Alighieri era un transatlantico italiano della Transatlantica Italiana . Dal 1915 al 1927 la nave fu in servizio tra l'Italia e New York con scali a Lisbona, Gibilterra, Azzorre e Boston e tra l'Italia e il Sudamerica. Nel 1927 fu venduta alla ditta giapponese Nippon Yusen Kaisha e ribattezzata Asahi Maru . Operando come nave ospedale durante l'inizio della seconda guerra mondiale, in seguito servì come trasporto. Asahi Maru fu danneggiata in una collisione nel 1944 al largo delle coste del Giappone, spiaggiata e abbandonata. Il relitto fu infine demolito nel 1949. Il Dante Alighieri fu costruito dalla Società Esercizio Bacini di Riva Trigoso nel 1914 per la Transatlantica Italiana. Era una nave da 9.754  tsl , con una lunghezza fuori tutto di 153,5 m (503,7 piedi) e un raggio di 18,1 m (59,5 piedi) . Aveva alloggi per 100 passeggeri di prima classe, 260 di seconda classe e 1.825 di terza classe. Varata il 28 novembre 1914, fece il suo viaggio inaugurale da Genova a Palermo e New York il 10 febbraio 1915. Dopo l'entrata degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale , fu noleggiata come trasporto truppe e assegnata allaIncrociatore della Marina degli Stati Uniti e forza di trasporto . Dopo la fine della guerra, la Dante Alighieri riprese il suo servizio Genova-New York, continuando sulla stessa rotta fino all'ottobre 1927. Partì da New York per Lisbona , Napoli e Genova nel novembre 1927. Nel 1928, la nave fu venduta alla Azienda giapponese di Nippon Yusen Kaisha (NYK) e ribattezzata Asahi Maru . Nel 1937 fu trasformata in una nave ospedale. Il 24 gennaio 1942, la nave ospedale fu colpita da colpi di arma da fuoco del cacciatorpediniere USS  John D. Ford , durante un'incursione americana su Balikpapan . Il 10 novembre 1943 la nave fu convertita in un trasporto ausiliario. Il 5 febbraio 1944, Asahi Maru fu danneggiata in una collisione nel mare interno giapponese , spiaggiata, spezzata in due e abbandonata. Il carico della nave è stato recuperato alla fine di febbraio. Fu demolita nel 1949.
Lot # 193 - MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – VITTORIO EMANUELE III (1900-1945) – MILITE IGNOTO - RRRR. Medaglia, non portativa, con scatola d’epoca, emessa a ricordo della tumulazione del Milite Ignoto. Al dritto la figura allegorica della Vittoria alata che sorregge il capo di un soldato, in nudità eroica, alle sue spalle proiettili , davanti un elmetto tipo “Adrian”, in esergo scritta At pia gloria dedit / et oscvlvm / svpremvm.- Al rovescio Gladio, con nastro sull’elsa, su ramo di palma, ai lati. IGNOTO MILITI IV NOV MCMXXI. Conservazione SPL/FDC. Realizzata in bronzo (AE) (Ø 58.5mm, 79.6g.). Opus Aurelio Mistruzzi. Non censita nei testi da noi consultati. ESTREMAMENTE RARA (RRR) (cfr. Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini, 1922, pag. 393, nr. 796) (150). La scatolina d’epoca reca qualche difetto sul bordo esterno (dimensioni 81x81,5 mm), meccanismo di chiusura incompleto. Il Milite Ignoto (o Soldato Ignoto) è un militare italiano caduto al fronte durante la prima guerra mondiale e sepolto a Roma sotto la statua della dea Roma all'Altare della Patria al Vittoriano. La sua identità resta ignota poiché il corpo fu scelto tra quello di caduti privi di elementi che potessero permettere il riconoscimento. La tomba del Milite Ignoto rappresenta simbolicamente tutti i caduti e i dispersi in guerra italiani; è scenario di cerimonie ufficiali che si svolgono annualmente in occasione di festività civili durante le quali il Presidente della Repubblica Italiana e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al sacello del Milite Ignoto con la deposizione di una corona d'alloro in ricordo ai caduti e ai dispersi italiani nelle guerre. Fu inaugurata solennemente il 4 novembre 1921 con la traslazione da Aquileia dei resti di un soldato, dopo un viaggio in treno speciale attraverso varie città italiane. Il lutto per le centinaia di migliaia di caduti fu legato alla retorica patriottica della celebrazione per il terzo anniversario della Vittoria. L'anno successivo, con l'assunzione del potere da parte di Benito Mussolini, il Milite Ignoto divenne uno dei simboli principali della retorica nazionalista del fascismo, nel tentativo di autoconferirsi i meriti della vittoria nella prima guerra mondiale. Con l'avvento della Repubblica, il Milite Ignoto è pienamente diventato apolitico simbolo dell'unità e dell'identità nazionale italiana. Nel 1921 furono realizzate tre medaglie commemorative. La prima medaglia, su disegno di Aurelio Mistruzzi, fu creata per volere di Udine, di Gorizia e di Aquileia. Fu realizzato un unico esemplare in oro che fu inserito su una croce d'argento (con gli stemmi dei tre comuni) posta nella bara del Milite Ignoto. Ha un diametro di 60 millimetri.(ed è del tutto simile per le impronte alla medaglia da noi proposta). Dritto: La Gloria aleggiante a sinistra in atto di baciare sulla fronte il fante ignoto che, serrando nella destra il ferro infranto, riposa nella morte. All'esergo su tre linee: at pia gloria dedit / et oscvlvm / svpremvm. Rovescio: Nel campo il gladio romano allacciato alla palma della vittoria. Ai lati su due righe: ignoto - militi / iv nov. - mcmxxi. Una seconda medaglia, sempre su disegno di Mistruzzi, fu realizzata in formato ridotto con anello (32 millimetri) per ufficiali e soldati che accompagnarono la bara; copie con dimensioni maggiori (70 millimetri) furono destinate alle personalità dell'Esercito. Dritto: la vittoria alata sorregge il corpo di un caduto che stringe nella destra un gladio. Sul bordo apotheosis - iv nov. Mcmxxi. Rovescio: sul bordo comitato per le onoranze al soldato ignoto. La terza medaglia, su disegno di Lodovico Pogliaghi, era di bronzo e aveva dimensione di 60 millimetri.Ne esiste una versione ridotta da 28 millimetri in argento con anello e con rovescio diverso. Dritto: L'Italia turrita stante con una Vittoria è in atto di deporre un ramo d'alloro sulla salma del Milite Ignoto. Nel campo, ai lati: ignoto - militi. All'esergo, su due righe: iv novembre / mcmxxi. In piccolo a destra: pogliaghi mod. e inc. Rovescio: L'Altare della Patria. Nell'esergo, su quattro righe: eletto da vna madre fra i mille / la madre roma l'accoglie / dall'ara dell'italica fede / vigila il fante ignoto. In piccolo sotto la linea dell'esergo: s. johnson.
Lot # 205 - MEDAGLIE ITALIANE – REPUBBLICA ITALIANA (DAL 1946) – ALPINI - TIRANO. Spilla emessa per ricordare il battaglione alpini TIRANO. Al dritto artiglio e scritta TIRANO. Al rovescio spilla e scritta produttore LABOR MILANO VIA BORDIGHERA 19. Realizzata in metallo argentato (MA) e smalti rossi (ø 31mm, 14g.). Conservazione SPL. Il Battaglione alpini Tirano era un reparto alpino dell'Esercito Italiano con sede a Malles (Bolzano). Formato a Milano nel 1887, inquadra tre compagnie, la 46a, 48a e la 49a e inquadrato nel 5º Reggimento alpini una parte del battaglione partecipa alla guerra d'Eritrea inquadrato nel battaglione Alpini d'Africa al comando del maggiore Domenico Cicconi e successivamente al comando del capitano Davide Menini, combattono la battaglia di Adua del 1º marzo 1896. Durante la prima guerra mondiale, partecipa alla battaglia dell'Ortigara, alla fine delle ostilità si sposta a Tirano nella caserma "Luigi Torelli", da dove viene trasferito a Milano alla caserma "Luigi Mainoni". Inquadrato nella divisione alpina Tridentina, nel 1940 è al comando del maggiore Gaetano Loffredo, e partecipa alla campagna sul fronte occidentale. Con la dichiarazione di guerra alla Grecia, viene inviato in territorio greco il 10 novembre 1940 e ha il battesimo del fuoco il 17 novembre nella zona di Val Kamecine. A fine 1941 rientra in Italia e nell'agosto dello stesso anno si trova in Russia a Nowo Gorlowka, impegnata nella Campagna italiana di Russia. In territorio russo si trova al comando del battaglione il maggiore Gaetano Volpatti, al quale si susseguono il capitano Franco Briolini, il maggiore Gerardo Zaccardo e Franco Maccagno. ll 15 gennaio 1943, inizia la ritirata dal fronte russo, assieme alla 28ª batteria del Gruppo Artiglieria da Montagna "Val Camonica", supera le sacche di Skororyb, Postojalyj, Šeljakino, Warwarowk]. Il 25 gennaio raggiunge Nikitovka. Il giorno successivo a Arnautovo sostiene un combattimento nel quale viene decimato. Alla fine della battaglia restano alcune centinaia di alpini, i quali sono impiegati in appoggio nella battaglia di Nikolaevka ai battaglioni Vestone e Edolo. I superstiti rientrano in Italia nel marzo del 1943. Al momento dell'8 settembre il battaglione è a Rio di Pusteria dove viene sciolto. Tra gli alpini ci fu chi continuò la lotta tra le file della resistenza, tra cui Nuto Revelli[ e chi venne deportato come il maggiore Gerardo Zaccardo. Il cappellano militare durante la ritirata, riceve dalle mani di una donna russa l'icona raffigurante la Madonna la quale è venerata attualmente dagli alpini come la Madonna del Don.Al comando del tenente colonnello Aldo Rasero il 10 settembre 1953 il battaglione viene ricostituito con sede Malles e inquadrato nella Brigata alpina "Orobica". Il 1º ottobre 1975 il 5º reggimento alpini viene sciolto e il battaglione diventa autonomo, passando alle dirette dipendenze della brigata. Il 27 marzo 1991 viene sciolto e la bandiera deposta al Sacrario delle bandiere presso il Vittoriano