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Results from 1021 to 1080 of 1305

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Lot # 1024 - Roma. Clemente VII (1523-1534), Giulio De Medici. Bolla. D/ + CLE MENS PP VII su quattro righe. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo; tra loro, lunga croce che sovrasta stemma mediceo; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 214. PB. 42.55 g. 38.50 mm. Bel BB/qSPL.
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Lot # 1025 - Roma. Paolo III (1534-1549), Alessandro Farnese. Bolla. D/ PAVLVS PAPA III su tre righe accostata da gigli e sormontato da sei gigli disposti a triangolo. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo; tra loro, croce; sopra, SPA-SPE intervallata da giglio (San Pietro - San Paolo). Ser. 307. PB. 46.32 g. 40.00 mm. qSPL.
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Lot # 1026 - Roma. Sisto V (1585-1590), Felice Peretti. Bolla con pergamena. D/ + SIXTVS PAPA V su quattro righe. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo; tra loro, croce; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 347. PB. 37.00 mm. 30 X 20,5 cm. Buona conservazione. Pergamena di difficile lettura in cui si riconoscono però nella prima riga il riferimento alle città di Fossombrone, Senigallia e Fano. BB.
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Lot # 1027 - Roma. Paolo V (1605-1621) Camillo Borghese. Testone A. I. D/ Stemma Borghese con mascherone leonino sopra sormontato da chiavi decussate e triregno. R/ San Pietro e San Paolo stanti di fronte; sotto, in esergo, stemma Primi, ai lati, RO - MA. Cf. CNI 49 (A. II); Cf. M. 76 (A. II); Cf. Berm. -. AR. 9.44 g. 30.50 mm. RRR. Molto raro. Apparentemente inedito per accoppiamento stemma e anno di pontificato. qSPL. Ex NAC 81, 2014, 456. Pubblicato in MIR Stato Pontificio vol. II, n. 1527/5.
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Lot # 1028 - Roma. Alessandro VII (1655-1657), Fabio Chigi. Testone. D/ Stemma Chigi con conchiglia e fogliami sopra, sormontato da chiavi decussate e triregno. R/ Mano uscente da nubi sulla destra tiene sospesa una bilancia. CNI 18; M. 9; Berm. 1902. AR. 9.65 g. 32.00 mm. R. qSPL. Ex NAC 81, 2014, 492.
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Lot # 1029 - Roma. Clemente IX (1667-1669) Giulio Girolamo Rospigliosi. Testone. D/ Stemma Rospigliosi con conchiglia e ornamenti sopra sormontato da chiavi decussate e triregno. R/ San Pietro seduto a sinistra; sotto, in esergo, stemma Martelli e Ubertini, ai lati, RO - MA. CNI 16; M. 5; Berm. 1970. AG. 9.48 g. 31.50 mm. R. Conii ad opera di Alberto Hamerani. Patina riposata. SPL/qSPL. Ex Nac 81, 2014, 497. Esemplare pubblicato in MIR Stato Pontificio vol. III, n. 1907.
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Lot # 1030 - Roma. Clemente IX (1667-1669) Giulio Girolamo Rospigliosi. Bolla. D/ + CLE MENS PAPA * IX * su cinque righe. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo in nimbo perlato; tra loro, croce; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 45. PB. 46.69 g. 34.50 mm. RR. qBB.
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Lot # 1031 - Roma. Innocenzo XII (1691-1700), Antonio Pignatelli. Testone 1695 A. V. D/ Stemma Pignatelli con testina muliebre sopra sormontato da chiavi decussate e triregno. R/ Il Papa con tiara e piviale seduto a destra tra due cardinali; davanti, un prelato in pulpito che legge l'esortatoria per la pace e due figure che suonano la tromba; sotto, in esergo armetta Farsetti, ai lati 16 - 95. CNI 70; M. 49; Berm. 2252. AG. 9.10 g. 31.50 mm. R. qSPL. Ex NAC 81, 2014, 531.
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Lot # 1032 - Roma. Sede Vacante (1740), Camerlengo Cardinal Annibale Albani. Zecchino 1740. D/ La Chiesa col capo velato e raggiante, seduta di fronte sulle nubi, protende nella destra le chiavi e regge con la sinistra tempietto. R/ Stemma Albani soverapposto a croce di Malta, sormontato da croce, cappello cardinalizio, chiavi decussate e padiglione; sopra, colomba raggiante. CNI 2/3; M. 2 I; Berm. 2713; Fried. 227. AV. 3.43 g. 21.50 mm. R. Conservazione eccezionale. qFDC.
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Lot # 1033 - Roma. Repubblica Romana (1798-1799). Due baiocchi A. VI. D/ Aquila ad ali spiegate con berretto frigio posata su fascio littorio entro corona d'alloro con foglie diradate. R/ DVE / BA / IOCCHI entro triangolo formato da fasci; in esergo, ANNO SESTO / REPVBB. CNI 6; Pag. (Regno) 13b; M. -; Bruni 40. AE. 12.27 g. 35.00 mm. Opus: T. Mercandetti. RRR. qSPL. I conii di queste tipologie incise dal Mercandetti per le prove della nuova monetazione sono di grande rarità. Ad oggi si discute in merito alla produzione di queste 'monete' in quanto i conii, in seguito alla morte del Mercandetti, furono prima ceduti privatamente al Monsignor Taggiasco e successivamente venduti in una vendita pubblica (Hirschler 1886). Secondo Scerni ' E le prove divennero moneta corrente', 'Cronaca Numismatica' n. 29, Napoli, 1992, p. 33, questo fatto contribuirebbe alla possibilità di una coniazione successiva mediante l'utilizzo dei conii originari.
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Lot # 1034 - Roma. Leone XII (1823-1829), Annibale Sermattei della Genga. Bolla. D/ + LEO PAPA XII su quattro righe entro corona di fiori. R/ Teste degli Apostoli San Pietro e San Paolo raggianti; tra loro, croce; sopra, SPA-SPE (San Pietro - San Paolo). Ser. 37. PB. 69.60 g. 44.00 mm. Bel BB.
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Lot # 1035 - Roma. Pio VIII (1829-1830), Francesco Saverio Castiglioni. Quattrino 1829 A. I. D/ Stemma Castiglioni sormontato da chiavi decussate e tiara. R/ * QVATTRINO ROMANO 1829 entro corona di alloro. CNI 5; M. 5; Berm. 3269; Pag. (Regno) 149. CU. 2.34 g. 19.50 mm. Rame parzialmente rosso. SPL+/qFDC.
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Lot # 1036 - Roma. Pio VIII (1829-1830), Francesco Saverio Castiglioni. 30 baiocchi 1830. D/ Busto a destra con zucchetto, mozzetta e stola. R/ San Esuperanzio e San Sperandio stanti di fronte con pastorale e piccola croce. CNI 7; M. 2; Berm. 3266; Pag. (Regno) 146. AG. 7.94 g. 26.00 mm. R. Insignificante segnetto al ciglio del diritto. Questa moneta vuole commemorare i patroni di Cingoli, S. Esuperanzio e S. Sperandio, città natale di Pio VIII. qSPL/SPL.
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Lot # 1037 - Roma. Sede Vacante (1830), Camerlengo Cardinal Francesco Galeffi. 30 baiocchi 1830. D/ Stemma Galeffi sormontato da croce, chiavi decussate con doppio cordone e padiglione. R/ Lo Spirito Santo in forma di colomba raggiante. CNI 3; M. 3; Berm. 3272; Pag. (Regno) 153. AG. 7.96 g. 26.00 mm. R. Piacevole patina riposata. qSPL.
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Lot # 1038 - Roma. Pio IX (1846-1878), Giovanni Mastai Ferretti. Baiocco 1849 A. IV. D/ Stemma Mastai-Ferretti sormontato da triregno e chiavi decussate. R/ BAIOCCO 1849 entro corona di alloro. CNI 41; M. 31g; Berm. 3325; Pag. (Regno) 501. CU. 10.32 g. 30.00 mm. Encapsulated by Classical Coin Grading MS 64 Rame rosso. Piccola fratturina da conio.
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Lot # 1039 - Roma - Città del Vaticano. Pio XII (1938-1959), Eugenio Pacelli. 100 lire 1941 A. III. D/ Busto a destra con zucchetto e piviale. R/ Cristo di prospetto regge nella destra scettro e nella sinistra globo; ai suoi piedi, un bambino in ginocchio che regge corona. Pag. (Regno) 707; Fried. 286. AU. 5.23 g. 21.00 mm. RR. SPL+.
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Lot # 1040 - Roma - Città del Vaticano. Pio XII (1939-1958), Eugenio Pacelli. 100 lire 1950 A. XII per l'Anno Santo. D/ Busto a sinistra con triregno e piviale. R/ Il Pontefice, tra la sua corte, apre la Porta Santa con martello. Pag. (Regno) 716; Fried. 289. AU. 5.20 g. 21.00 mm. R. SPL.
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Lot # 1041 - Salerno. Siconolfo Principe (839-849). Denaro con monogramma. D/ Monogramma di Siconolfo disposto a croce. R/ Croce potenziata su tre gradini; ai lati, triangolino e globetto. Bellizia 3; MEC 1, 72-73; D'Andrea-Contreras (Campania) 64. AG. 1.29 g. 17.50 mm. RR. Molto raro. qSPL/SPL.
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Lot # 1042 - Salerno. Ruggero II (1105-1154). Tarì. D/ Monogramma di REX; sotto, legenda cufica 'Ruggero Re'. R/ Grande R (Ruggero) tra legenda cufica 'Protettore della Cristianità'. Bellizia 125; Travaini 1995 197; D'Andrea-Contreras (Normans) 148. AU. 0.84 g. 17.00 mm. RRRR. Della più grande rarità. BB.
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CAPPELLI, R. Studio sulle monete della zecca di Salerno.

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Lot # 1043 - Siena. Gian Galeazzo Visconti (1390-1404). Grosso da 5 soldi e 6 denari. D/ S fogliata entro cornice di otto archi doppi con stellette negli angoli; sopra, biscia viscontea. R/ Croce con estremità fogliate entro cornice di otto archi doppi con stellette negli angoli; in alto, scudo gotico bipartito sormontato da croce. CNI 26/27; MIR (Toscana, zecche) 512 (segno di zecca errato). AG. 2.37 g. 23.50 mm. RRR. Rarissimo. qSPL.
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Lot # 1044 - Sora. Pier Giampaolo Cantelmi Duca a nome di Carlo VIII (1495). Cavallo. D/ Scudo di Francia coronato. R/ Croce ancorata. CNI 16/37; D'Andrea-Andreani pp. 366/367; MIR (Italia merid.) 763. AE. 1.57 g. 17.00 mm. R. Patina verde. Bel BB.
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Lot # 1045 - Spoleto. Repubblica (sec. XIV-XV). Sestino. D/ Croce patente accantonata da quattro rosette. R/ Grande P accostata da rosette. Cf. CNI 1/3 var. per legenda. MI. 0.78 g. 17.00 mm. R. Bel BB.
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Lot # 1046 - Spoleto. Rinaldo Orsini (1383-1390). Bolognino. D/ Le lettere RANL accantonate da rosette disposte a croce attorno a rosetta. R/ Busto frontale di San Giovanni mitrato. CNI 1. AG. 0.75 g. 16.00 mm. RRR. Emissione di grande rarità. Bel BB. Rinaldo Orsini dei Duchi di Bracciano e Conti di Tagliacozzo si impadronì di Spoleto nel 1383 dove coniò un bolognino, unico nominale emesso sotto la sua autorità. Morì pochi anni più tardi nel 1390 trucidato in un agguato tesogli all'Aquila dal Conte di Montorio, essendosi gli Aquilani accorti della sua mira sulla città.
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Lot # 1047 - Sulmona. Carlo III di Durazzo (1382-1386). Denaro tornese. D/ Croce patente. R/ Castello-tempio. Cf. CNI tav. XXII, 12; Cf. D'Andrea-Andreani 10; Cf. MIR (Italia merid.) 773. MI. 0.65 g. 17.50 mm. Interessantissima tipologia riconducibile a Sulmona o a zecche minori limitrofe per la presenza del giglio sopra il castello tornese. Non è stato possibile identificare la tipologia con certezza in quanto la legenda non è lineare e di chiaro scioglimento ma appaiono nessi evidenti con le più tipiche emissioni censite proprio per le zecche di Sulmona, Luco e Tocco (tutte e tre recanti il giglio). Quello che a una prima e veloce lettura sembra la dicitura del rovescio DE SVLMONA potrebbe essere invece interpretato con DESP (despota) ossia un titolo di cui, come appare in Gamberini, altri signori locali si fregiavano. Questa moneta rimane un interessantissimo esempio della successo e quindi del grande utilizzo (anche imititativo) che queste monete hanno avuto tra il XIV e il XV secolo.
Doppio Cavallo con Croce Striata
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Lot # 1048 - Sulmona. Carlo VIII (1483-1498). Doppio Cavallo. D/ Tre giglio di Francia sormontati da corona; sotto, in cartella, SMPE. R/ Croce gigliata e striata con rosetta al centro. Cf. CNI 93-95 (cavallo); Cf. MIR (Italia merid.) 793 (cavallo). AE. 3.88 g. 19.50 mm. RRR. Tipologia di grande rarità arricchita da un peso che lo identifica come doppio cavallo. Apparentemente non pubblicato. Bella patina verde, alta conservazione per il tipo. qSPL.
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Lot # 1049 - Trento. Emissioni anonime a partire dal Vescovo Egnone di Appiano (c. 1250). Grosso o vigintenario. D/ Mezzo busto del Vescovo mitrato rivolto a sinistra regge con la sinistra pastorale e benedice con la destra. R/ Piccola croce potenziata e grande F. CNI 1; Rizzolli-Pigozzo T45. AG. 1.59 g. 21.50 mm. R. Bel BB/qSPL.
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Lot # 1050 - Trento. Nicolò da Bruna (1338-1347). Denaro piccolo, simbolo trifoglio. D/ Volto vescovile mitrato di fronte. R/ Aquila ad ali spiegate volta a sinistra. CNI tav. XXI, 4; Rizzolli-Pigozzo T 85. MI. 0.22 g. 14.00 mm. RR. Bel BB.
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Lot # 1051 - Urbino. Guidobaldo I da Montefeltro (1482-1508). Quattrino. D/ Busto a sinistra con ritratto giovanile e capelli lunghi. R/ Scudo nonagono coronato e inquartato. CNI tav. XXVII, 16; Cav. 34. AE. 1.16 g. 20.00 mm. R. Bell'esemplare in patina verde. Finissimo ritratto rinascimentale. SPL.
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Lot # 1052 - Venezia. Marino Morosini (1249-1253). Grosso matapan. D/ San Marco, in piedi a destra, porge il vessillo al Doge stante a sinistra; lungo l'asta DVX. R/ Il Redentore in trono; in alto, ai lati, IC XC. CNI tav. II, 7; Paol. 1. AG. 2.14 g. 21.00 mm. R. Bel BB/qSPL.
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Lot # 1053 - Venezia. Giovanni Soranzo (1312-1328). Ducato. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. III, 1; Paol. 1; Fried. 1218. AU. 3.53 g. 19.00 mm. qSPL/SPL.
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Lot # 1054 - Venezia. Lorenzo Celsi (1361-1365). Ducato. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. III, 29; Paol. 1; Fried. 1225. AU. 3.54 g. 20.00 mm. Fondi lucenti. Insignficante segnetto al diritto, altrimenti. FDC.
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Lot # 1055 - Venezia. Antonio Venier (1382-1400). Ducato. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. IV, 13; Paol. 1; Fried. 1229. AU. 3.55 g. 20.00 mm. Insignificante segnetto al bordo. Di peso pieno. Conservazione eccezionale. qFDC/FDC.
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Lot # 1056 - Venezia. Nicolò Tron (1471-1473). Lira da 20 soldi o lira tron. D/ Busto a sinistra con mantello e corno dogale. R/ Il Leone di San Marco in soldo. CNI tav. V, 22; Paol. 2. AG. 6.48 g. 29.00 mm. R. Patina con iridescenze. Bel BB/qSPL. Il 27 Maggio 1472 il Consiglio dei Dieci attuò la riforma monetaria che portò alla coniazione della lira da 20 soldi, detta successivamente lira Tron per l'effigie del doge in calce, unico ad essere raffigurato nelle monete di Venezia. Il conio è opera di Antonello Grifo di Pietro.
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Lot # 1057 - Venezia. Leonardo Loredan (1501-1521). Bolla dogale. D/ San Marco nell'atto di consegnare il vessillo al Doge stante a destra. R/ LEO NARDVS LAVREDANVS DEI GRA DVX VENETIAR ETC su sei righe. PB. 58.00 g. 37.00 mm. R. qSPL.
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Lot # 1058 - Venezia. Pietro Lando (1539-1545). Bolla dogale. D/ San Marco nell'atto di consegnare il vessillo al Doge stante a sinistra. R/ PETRVS LANDO DEI GRATIA DVX VENETIAR ETC su sei righe. PB. 52.50 g. 37.00 mm. Eccezionale stato di conservazione per il tipo. SPL.
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Lot # 1059 - Venezia. Pasquale Cicogna (1585-1595). Bolla dogale. D/ San Marco nell'atto di consegnare il vessillo al Doge stante a sinistra. R/ PASCALIS COCONIA DEI GRA DVX VENETIAR ET C accostato da rosette e globetti su sette righe. PB. 47.42 g. 36.00 mm. Sdoppiamento di conio. Interessante notare l'esplicitazione del titolo di Comandante dell'isola di Candia, di cui più volte il Doge Pasquale Cicogna ne fu podestà. Bel BB.
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Lot # 1060 - Venezia. Francesco Erizzo (1631-1646). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. X, 7; Paol. 1; Fried. 1310. AU. 3.48 g. 21.00 mm. NC. Segnetti. Metallo lucente e fondi a specchio. qFDC. Durante il dogado di Francesco Erizzo si verificò una consistente riduzione dell'oro disponibile per cui la Zecca fu costretta a fondere ingenti quantità di moneta aurea spagnola e italiana.
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Lot # 1061 - Venezia. Bertucci Valier (1656-1658). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. XIII, 9; Paol. 1; Fried. 1326. AU. 3.47 g. 21.00 mm. R. SPL/SPL+.
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Lot # 1062 - Venezia. Alvise Contarini (1676-1684). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. XVII, 2; Paol. 1; Fried. 1338. AU. 3.52 g. 22.00 mm. SPL+/qFDC.
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Lot # 1063 - Venezia. Giovanni Corner II (1709-1722). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. XXIV, 2; Paol. 13; Fried. 1372. AU. 3.48 g. 22.50 mm. Flan larghissimo e conservazione eccezionale. qFDC/FDC.
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Lot # 1064 - Venezia. Alvise III Mocenigo (1722-1732). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. XXV, 8; Paol. 7; Fried. 1379. AU. 3.50 g. 20.50 mm. Alta conservazione con fondi a specchio. qFDC.
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Lot # 1065 - Venezia. Ludovico Manin (1789-1797). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI tav. XXXVI, 8; Paol. 14; Fried. 1445. AU. 3.53 g. 21.00 mm. Debolezze da coniazione. Fondi brillanti. qFDC.
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Lot # 1066 - Venezia. Spezieria al Redentore. Teriaca, tappo sigillo fuso, XVIII sec. D/ THERIACA FINA AL REDENTOR IN VENEZIA. Il Redentore nimbato, stante, con la mano destra benedice, con la sinista tiene il vessillo. Bordo formato da quattro archi, costituiti da corolle di fiori, intercalati ai quattro poli da un fregio. Volt. 1871. PB. 28.38 g. 41.50 mm. RR. Bel BB. La teriaca (dal greco θηριακή cioè antidoto, oppure secondo alcuni dal sanscrito táraca dove tár significa salva) è un preparato farmaceutico dalle supposte virtù miracolose di origine antichissima. Il Collegio degli Speziali contribuì con la sua attenta diligenza a dare all''Arte' il maggior lustro possibile, tanto che il 'Consiglio dei Dieci' gli diede facoltà di promulgare statuti sotto la dipendenza del 'Magistrato dei Giustizieri Vecchi' e, quale massima ricompensa per le benemerenze e per la fama acquisita all'estero, la Serenissima definì nel 1706 nobile l'arte degli Speziali, concedendo il diritto, a chi l'esercitava, di sposare una nobile. Tutte le farmacie erano differenziate per l'insegna, che doveva essere esposta 'per non incorrere nella multa di cinque ducati' e costituiva, anche negli atti pubblici, il ' marchio' distintivo delle varie botteghe. L'insegna, dal latino 'insigna',emblema di una professione o di una dignità, \trae origine da fatti storici come nel caso di quella della Spezieria al Redentore che trova origine del suo nome dalla vicinanza alla Chiesa del Santissimo Redentore.
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Lot # 1067 - Venezia. Francesco I d'Asburgo Lorena (1815-1835). Zecchino. D/ San Marco nimbato, stante a sinistra, porge il vessillo al Doge genuflesso; lungo l’asta, DVX. R/ Il Redentore stante di fronte entro aureola ellittica cosparsa di stelle. CNI 10; Paol. II 920; Fried. 1516; Herinek 258. AU. 3.40 g. 21.00 mm. RR. Molto raro. Debolezze da coniazione ma di buon metallo con fondi ancora lucenti. qSPL. Questa moneta è stata coniata in occasione della visita dell'imperatore d'Austria alla zecca veneziana.
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Lot # 1068 - Venezia. Governo Provvisorio (1848). 5 Lire 1848. D/ Leone di Venezia alato e nimbato su piedistallo verso sinistra volto di prospetto, tiene con la zampa anteriore un libro aperto su cui è scritto PAX TIBI MAR CE EVAN GELI STA MEVS; sul piedistallo, XI AGOSTO MDCCCXLVIII; sotto, in esergo, VENEZIA. R/ 5 LIRE entro corona di alloro. Pag. (Regno) 178; Mont. 92. AG. 25.02 g. 37.50 mm. R. Segnetti da contatto. Bei fondi lucenti. SPL+/qFDC.
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Lot # 1069 - Venezia. Medaglia 1898, per il 50° anniversario dei Moti Veneziani del 1848. D/ DAL XXII MARZO MDCCCXLVIII AL XXIV AGOSTO MDCCCXLIX. Venezia seduta di fronte, regge bandiera e spada spezzata, ai suoi piedi, cannoni, palle di cannone e leone di San Marco che stringe tra le fauci catene spezzate; sullo sfondo la vista di Piazza San Marco verso il Canal Grande; in basso, ai lati: V. FAGGIOTTO DIS. A. C. INC. JOHNSON - MILANO. R/ VENEZIA / SPEZZATE LE SVE CATENE / RESISTENDO ALL'AVSTRIA E AL DESTINO / RISORSE DEGNA / DI SE' STESSA E D'ITALIA/ ramo d'alloro/ IN MEMORIA / INCONSIGLIO MVNICIPALE / MDCCCXCVIII. Johnson 41. AE. 248.10 g. 82.50 mm. Opus: V. Faggiotto-A. Cappuccio. R. SPL.
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Lot # 1070 - Verona. Antonio e Bartolomeo della Scala (1375-1381), Signori. Soldo con San Zeno. D/ Elmo alato con cimiero (cane). R/ San Zeno di fronte mitrato. CNI 1/2; Rizzolli-Pigozzo Vr 38/38a. AG. 0.87 g. 16.00 mm. RR. Bel BB. Questa moneta appartiene a un periodo piuttosto travagliato per la città di Verona. Bartolomeo e Antonio, figli naturali di Cansignorio, vennero riconosciuti signori della città solo dopo la pace del 1379 con Bernabò Visconti, Signore di Milano che, per parte di sua moglie Beatrice Della Scala, rivendicava la città. Due anni dopo, nel 1381, Antonio faceva trucidare il fratello.
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Lot # 1071 - Carlo Emanuele III (1730-1773). Scudo nuovo 1763. MIR (Savoia) 946g; Sim. 33; Biaggi 811e. AG. 35.07 g. 43.50 mm. Di ottima conservazione per il tipo. Patina riposata con iridescenze. SPL+.
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Lot # 1072 - Vittorio Emanuele I (1802-1821). 20 lire 1818 Torino. Pag. (Regno) 6; MIR (Savoia) 1028c. AU. 6.38 g. 21.00 mm. R. BB.
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Lot # 1073 - Carlo Felice (1821-1831). 80 lire 1830 Genova. Pag. (Regno) 35; MIR (Savoia) 1032m. AU. 25.77 g. 33.00 mm. Interessante errore del motto nel contorno in cui una rosetta è stata ribattuta sopra la T di FERT. BB+.
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Lot # 1074 - Carlo Felice (1821-1831). 40 lire 1825 Torino. Pag. (Regno) 42; MIR (Savoia) 1033c. AU. 12.95 g. 26.00 mm. SPL.
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Lot # 1075 - Carlo Felice (1821-1831). 20 lire 1831 Torino. Pag. (Regno) 62; MIR (Savoia) 1034s. AU. 6.41 g. 21.00 mm. BB+.
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Lot # 1076 - Carlo Felice (1821-1831). 50 centesimi 1826 Torino. Pag. (Regno) 113; MIR (Savoia) 1038f. AR. 2.54 g. 18.00 mm. Alta conservazione per il tipo. Patina riposata di monetiere. qFDC/FDC.
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Lot # 1077 - Re Eletto. Vittorio Emanuele II (1859-1861). 10 lire 1860 Bologna. Pag. (Regno) 431; MIR (Savoia) 1062a. AU. 3.21 g. 19.00 mm. RR. Molto rara. Minimi segnetti da contatto. Bei fondi con lustro originale. qSPL/SPL.
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Lot # 1078 - Vittorio Emanuele II (1861-1878). 20 lire 1863 Torino. Pag. (Regno) 457; MIR (Savoia) 1078d. AU. 6.45 g. 21.00 mm. qFDC/FDC.
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Lot # 1079 - Vittorio Emanuele II (1861-1878). 20 lire 1871 Roma. Pag. (Regno) 466; MIR (Savoia) 1078m. AU. 6.44 g. 21.00 mm. RR. SPL.
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Lot # 1080 - Vittorio Emanuele II (1861-1878). 20 lire 1873 Milano. Pag. (Regno) 468; MIR (Savoia) 1078o. AU. 6.45 g. 21.00 mm. qFDC.
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Lot # 1081 - Vittorio Emanuele II (1861-1878). 20 lire 1878 Roma. Pag. (Regno) 475; MIR (Savoia) 1078v. AU. 6.44 g. 21.00 mm. qFDC/FDC.
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Lot # 1082 - Umberto I (1878-1900). 20 Lire 1882. Pag. (Regno) 578; MIR (Savoia) 1098e; Fried. 21. AU. 6.44 g. 21.00 mm. Cifre ribattute. FDC.
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Lot # 1083 - Umberto I (1878-1900). 20 lire 1883 cifra 3 ribattuta. Pag. (Regno) 579; MIR (Savoia) 1098g. AU. 6.45 g. 21.00 mm. R. Segnetti da contatto. Fondi brillanti. qFDC/FDC.

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