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Results from 901 to 960 of 1305

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Lot # 904 - Livorno. Cosimo III de' Medici (1670-1723). Tollero 1703. D/ Busto a destra con corona dentata e lunga capigliatura. R/ Veduta del porto di Livorno. CNI 70; Di Giulio 144; Rav. Mor. 15; MIR (Toscana, zecche) 64/18. AG. 27.04 g. 43.00 mm. RR. qSPL/SPL.
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Lot # 905 - Macerata. Autonome (1392-1447). Bolognino. D/ Grande A gotica accostata da tre trifogli; in alto, nel giro, croce. R/ Le lettere (IVLI)ANVS disposte a croce attorno a globetto. CNI 28. AG. 0.89 g. 17.50 mm. SPL.
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Lot # 906 - Macerata. Paolo III (1534-1549), Alessandro Farnese. Giulio. D/ Stemma Farnese sormontato da chiavi decussate e triregno. R/ San Paolo stante di fronte con libro nella sinistra e spada nella destra; in basso, ai lati, armette da Silva e della città. CNI 34/53; M. 144; Berm. 949a. AG. 3.23 g. 28.00 mm. R. Conservazione eccezionale. Metallo brillante e patina con luminescenze dorate. qFDC. Ex NAC 81, 2014, 59. Esemplare pubblicato in MIR Stato Pontificio vol. II, n. 926.
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Lot # 907 - Macerata. Pio IV (1559-1565), Gian Angelo de' Medici. Testone. D/ Stemma Medici con cerchietto sopra sormontato da chiavi decussate e triregno. R/ San Pietro nimbato su trono benedice con la destra e tiene le chiavi con la sinistra; sotto, in esergo, MACER. CNI 1 var; M. 77; Berm. 1080. AG. 9.44 g. 31.00 mm. R. Patina riposata. qSPL. Ex NAC 81, 2014, 398.
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Lot # 908 - Macerata. Sede Vacante (1590), Camerlengo Cardinale Enrico Caetani. Quattrino. D/ Stemma semiovale sormontato da croce, cappello, chiavi decussate a doppio cordone e padiglione. R/ San Giuliano, in armatura, di fronte, tiene con la destra il vessillo e con la sinistra spada. CNI 10; M. 15 I; Berm. 1405. MI. 0.40 g. 15.00 mm. RR. Tondello irregolare, altrimenti. bel BB.
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Lot # 909 - Malta. Fra Martin Garzes (1595-1601). Grano. D/ Stemma del Gran Maestro. R/ La scritta VT COMMODIVS su tre righe. Restelli-Sammut 18. AE. 3.13 g. 18.50 mm. NC. Bel BB.
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Lot # 910 - Massa di Lunigiana. Alberico II Cybo Malaspina (1662-1664). Da 8 bolognini 1664. D/ Busto a destra a capo nudo; sotto, segno di valore 8. R/ Stemma Malaspina coronato. CNI 19; Camm. 226; MIR (Toscana, zecche) 323. AG. 2.31 g. 21.00 mm. R. Bel BB.
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Lot # 911 - Merano. Mainardo II di Tirolo-Gorizia (1271-1295). Grosso tirolino o vigintenario. D/ Croce ricrociata intersecante la legenda. R/ Aquila ad ali spiegate volta a destra; sotto, nel giro, cuneo. CNI da inserire !!; Rizzolli-Pigozzo M82/M91. AG. 1.54 g. 22.00 mm. Bel BB.
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Lot # 912 - Messina. Ruggero II (1105-1154). Tarì. D/ Grande Tau ornamentale accostata da caratteri cufici (per ordine di Ruggero il secondo). R/ Legenda cufica su tre righe (Non v'è Dio se non Lui l'unico senza eguali non v'è divinità). Sp. 38; Travaini 1995 168; D'Andrea-Contreras (Normans) 198. AU. 1.44 g. 14.00 mm. Bel BB.
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Lot # 913 - Messina. Ruggero II (1105-1154). Follaro 533 AH, 1138-1139. D/ Busto del Redentore entro le sigle IC-XC. R/ Legenda cufica su quattro righe (per ordine / di Re Ruggero il magnifico forte dell'aiuto di Dio 533 (in cifre arabe)). Sp. 62; Travaini 1995 193; D'Andrea-Contreras (Normans) 229. AE. 1.45 g. 15.00 mm. R. Bel BB.
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Lot # 914 - Messina o Palermo. Tancredi (1189-1194). Multiplo di Tarì, Messina o Palermo. D/ Globetto entro cerchio; intorno legenda cufica (il Re Tancredi vittorioso per volere di Dio). R/ Croce latina accostata dalle lettere IC - XC / NI - KA (Gesù Cristo Vittorioso). Sp. 125; Travaini 1995 390; D'Andrea-Contreras (Normans) 396. AU. 1.62 g. 10.00 mm. RR. Bel BB.
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Lot # 915 - Messina o Palermo. Guglielmo III (1194). Multiplo di Tarì, Messina o Palermo. D/ Globetto entro cerchio; intorno legenda cufica (il Re Guglielmo vittorioso per volere di Dio). R/ Croce latina accostata dalle lettere IC - XC / NI - KA (Gesù Cristo Vittorioso). Sp. 142; Travaini 1995 411; D'Andrea-Contreras (Normans) 410. AU. 1.80 g. 12.00 mm. RRR. Rarissimo. qBB/BB.
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Lot # 916 - Messina. Federico IV il Semplice (1355-1377). Pierreale, sigle A - ?. D/ Aquila coronata ad ali spiegate volta a sinistra con testa retrospicente entro ornato di otto segmenti di cerchio e otto anelletti. R/ Stemma aragonese sormontato da piccola corona entro ornato di otto segmenti di cerchio e otto anelletti. Sp. 17 var. (una rosetta a fine legenda); MIR (Sicilia) 194/2. AG. 3.27 g. 25.50 mm. R. Tipologia non censita su Spahr per legenda (una sola rosetta a fine legenda del rovescio). Riteniamo inoltre che la seconda sigla non sia una A come nell'esemplare riportato in Spahr ma bensì un simbolo. Bel BB.
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Lot # 917 - Messina. Medaglia 1848 per l'assedio della città. D/ Corona di alloro racchiude la pianta della fortezza; fra i bastioni cinque granate; all'interno, giglio borbonico. R/ Corona di alloro entro cui ASSEDIO DELLA CITTADELLA DI MESSINA 1848. Ricciardi 185; D'Auria 214 bis. AE. 13.65 g. 35.00 mm. RR. Molto rara. Gancio di sospensione rimosso. BB. La medaglia fu istituita il 19 maggio 1849 per il Comando (in oro) , per gli ufficiali (in argento) e per le truppe (in bronzo) che parteciparono all’assedio di Messina dal 3 al 7 settembre 1848.
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Lot # 918 - Milano. Prima Repubblica (1250-1310). Ambrosino. D/ Croce patente accantonata da crescenti e globetti. R/ Sant'Ambrogio nimbato con tiara di fronte seduto su trono regge pastorale e benedice con la mano destra. CNI 28; MIR (Lombardia, zecche) 68; Negrini-Varesi 45. AG. 2.08 g. 21.00 mm. Patina iridescente. SPL.
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Lot # 919 - Milano. Francesco I Sforza (1450-1466). Ducato d'oro. D/ Busto corazzato a destra a capo nudo. R/ Il duca su cavallo gradiente a destra. CNI 21/25; Crippa 4; Rav. Mor. 1; MIR (Milano) 171/4. AU. 3.47 g. 23.00 mm. R. Interessante notare la dovizia di particolari del rovescio; in particolare la presenza delle imprese viscontee-sfrozesche come la scopetta e il biscione presente sulla gualdrappa del cavallo e sulla corazza del duca. Leggermente mosso di conio. Bel ritratto rinascimentale. SPL. Ex NAC, 68, 2012, 102.
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Lot # 920 - Milano. Galeazzo Maria Sforza (1466-1476). Testone. D/ Busto corazzato con folta capigliatura a destra; dietro, borchia. R/ Cimiero coronato e sormontato dal drago alato; sotto, scudo con la biscia e ai lati le lettere G3-M sovrapposte ai tizzoni con le secchie. Cf. CNI 73 (al tipo) ; Crippa 6/A; Rav. Mor. 8; MIR (Milano) 201/2. AG. 9.54 g. 28.50 mm. Patina riposata. SPL.
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Lot # 921 - Milano. Galeazzo Maria Sforza (1466-1476). Mezzo testone. D/ Busto corazzato con folta capigliatura a destra. R/ Stemma inquartato di biscia viscontea e aquila imperiale; sopra, rami di palma e olivo; ai lati, G M (Galeazzo Maria). CNI 87; Crippa 8; Rav. Mor. 9; MIR (Milano) 202/3. AG. 5.09 g. 28.50 mm. R. Colpetto nel campo del diritto. Patina riposata. Bel BB.
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Lot # 922 - Milano. Carlo V d'Asburgo (1516-1556). Testone. D/ Busto corazzato e laureato a destra. R/ La Pietà seduta su sedia curule a sinistra con una patera; ai lati, due corazze; sotto, in esergo, PIETAS. CNI 35; Crippa 26/B; MIR (Milano) -. AG. 11.65 g. 31.00 mm. RR. Consunzioni sui punti di esposizione più alti, altrimenti. bel BB.
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Lot # 923 - Milano. Carlo V d'Asburgo (1516-1556). Testone (1551). D/ Busto laureato e corazzato a destra; dietro, anelletto. R/ Le due colonne d'Ercole tra le onde con nastro che riporta il motto PLVS VLTRA. CNI 56; Crippa 11/A; MIR (Milano) 284/2. AG. 8.98 g. 28.00 mm. NC. BB+.
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Lot # 924 - Milano. Filippo II di Spagna (1556-1598). Ducatone 1585. D/ Busto corazzato con colletto increspato a destra. R/ Stemma coronato inquartato di aquile e bisce. CNI 92; Crippa 13/C; MIR (Milano) 308/12. AG. 31.96 g. 41.50 mm. R. Patina riposata. SPL.
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Lot # 925 - Milano. Filippo IV di Spagna (1621-1665). Filippo 1657. D/ Busto a destra con gorgera e spallaccio di forma leonina; sul petto, collare del toson d'oro; sotto, 1657. R/ Scudo spagnolo coronato e caricato delle Armi di Milano. CNI 126/128 var. (legenda); Crippa 14/A; MIR (Milano) 364/1. AG. 27.60 g. 43.50 mm. Affascinante esemplare dai nitidi dettaglia corredato da una splendida patina di monetiere. SPL.
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Lot # 926 - Milano. Carlo II di Spagna e Maria Anna d'Austria (1665-1675). Filippo 1666. D/ Busti accollati volti a destra; sotto, 1666. R/ Stemma spagnolo coronato e caricato della Armi di Milano. CNI 6; Crippa 2; MIR (Milano) 380. AG. 27.91 g. 41.00 mm. Fondi lucenti e patina con dorature. qSPL.
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Lot # 927 - Milano. Carlo II di Spagna (1676-1700). Filippo 1676. D/ Busto corazzato con lunga capigliatura a destra; sotto, 1676. R/ Scudo spagnolo coronato e caricato delle Armi di Milano. CNI 47/57; Crippa 3; MIR (Milano) 307/1. AG. 27.73 g. 41.50 mm. Di eccezionale conservazione per il tipo. Metallo lucente con patina iridescente. SPL+.
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Lot # 928 - Milano. Napoleone I Imperatore di Francia e d'Italia (1805-1814). 40 lire 1812. D/ Volto a sinistra a capo nudo. R/ Stemma in padiglione coronato con aquila ad ali spiegate. CNI 91; Crippa 25/E; MIR (Milano) 488/5; Fried. 5. AU. 12.92 g. 26.30 mm. Di grande freschezza. Leggero colpetto al ciglio, altrimenti. SPL+.
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Lot # 929 - Milano. Napoleone I Imperatore di Francia e d'Italia (1805-1814). 40 lire 1812. D/ Volto a sinistra a capo nudo. R/ Stemma in padiglione coronato con aquila ad ali spiegate. CNI 91; Crippa 25/E; MIR (Milano) 488/5; Fried. 5. AU. 12.84 g. 26.00 mm. BB+.
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Lot # 930 - Milano. Napoleone I Imperatore di Francia e d'Italia (1805-1814). 40 lire 1814. D/ Volto a sinistra a capo nudo. R/ Stemma in padiglione coronato con aquila ad ali spiegate. CNI 114; Crippa 25/G; MIR (Milano) 488/7; Fried. 5. AU. 12.85 g. 26.00 mm. Bei fondi. Bel BB/BB.
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Lot # 931 - Milano. Napoleone I Imperatore di Francia e d'Italia (1805-1814). 40 lire 1814. D/ Volto a sinistra a capo nudo. R/ Stemma in padiglione coronato con aquila ad ali spiegate. CNI 114; Crippa 25/G; MIR (Milano) 488/7; Fried. 5. AU. 12.83 g. 26.00 mm. Insignificante colpetto al ciglio. Ultimo decimale (4) ribattuto. Bel BB.
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Lot # 932 - Milano. Francesco I d'Asburgo Lorena (1815-1835). Insieme dei 5 centesimi, 3 centesimi e 1 centesimo 1822. CNI 18, 20, 21; Crippa 10/A, 11/B, 12/A; MIR (Milano) 509/1, 510/2, 511/2. CU. Colpetto sul centesimo. Rame rosso. Stato zecca. FDC.
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Lot # 933 - Milano. Governo provvisorio di Lombardia (1848). 20 lire 1848. D/ 20 / LIRE / ITALIANE entro corona di rami di alloro e di quercia. R/ L’Italia con corona turrita sormontata da stella, stante di fronte e volta a destra, solleva la mano sinistra e regge un’asta nella destra. CNI 2; Crippa 2; Pag. (Regno) 212; Fried. 475. AU. 6.46 g. 21.00 mm. R. Bel BB/qSPL.
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Lot # 934 - Milano. Governo Provvisiorio di Lombardia (1848). 5 lire 1848. D/ 5 / LIRE / ITALIANE su tre righe entro corona di rami di alloro e quercia; sotto, 1848. R/ L'Italia in piedi, turrita e paludata, con asta nella mano destra e sinistra alzata; stella sopra. CNI 3; Crippa 3/A; Pag. (Regno) 213. AG. 25.00 g. 37.00 mm. Di ottima conservazione per il tipo, con fondi lucenti. Due minimi colpetti al bordo. SPL+/qFDC.
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Lot # 935 - Milano. Francesco Giuseppe d'Asburgo-Lorena (1849-1866). Centesimo 1852. D/ Aquila imperiale coronata caricata dallo stemma austriaco. R/ 1 CENTESIMO su due righe; sotto, 1852 M (Milano). CNI 15; Crippa 12; MIR (Milano) 539. CU. 1.17 g. 15.00 mm. Rame rosso. FDC.
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Lot # 936 - Mileto. Ruggero I (1072-1101). Follaro. D/ Croce gemmata con globetto al centro; RO - GE / CO - ME nei quarti. R/ Grande T sormontata da globetto. Travaini 1995 156; MEC 14, 88; D'Andrea-Contreras (Normans) 126. AE. 2.82 g. 23.50 mm. R. Bellissimo esemplare dall'impronta nitida. SPL.
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Lot # 937 - Mileto. Ruggero I (1072-1101). Trifollaro, 1098-1101. D/ Ruggero a cavallo gradiente a sinistra con elmo a cono, tiene uno stendardo su lunga asta appoggiata alla spalla destra. R/ La Beata Vergine nimbata su trono volta a destra, tiene fra le braccia il Bambino con nimbo ornato. Travaini 1995 160; MEC 14, 93; D'Andrea-Contreras (Normans) 131. AE. 9.33 g. 28.50 mm. R. Esemplare di eccezionale qualità e dai nitidi dettagli arricchito da un'intensa patina verde. SPL. Questa moneta rappresenta un unicum nella monetazione dell'epoca. Apparentemente non sembrerebbero esserci modelli formali di riferimento per la scelta iconografica. Secondo Travaini (1995) questo non soprende visto la grande personalità di Ruggero. Morto il Guiscardo, Ruggero era senza dubbio il più forte signore normanno. La scelta del cavaliere, simbolo della classe politica normanna, allude probabilmente alla 'crociata' che Ruggero aveva appena compiuto per conquistare la Sicilia, preparatoria a quella per la Terra Santa. Questa iconografia è stata infatti accostata a quella delle moneta dell'Oriente Latino e in particolare al cavaliere presente sull'arazzo di Bayeux. Per quanto riguarda la scelta della Vergine col Bambino, anch'essa senza parallelismi se non nell'arte bizantina dove risulta come forte richiamo alla Cristianità.
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Lot # 938 - Modena. Comune (1226-1293). Grosso. D/ Le lettere F•D•C'• (Federicus) disposte a triangolo attorno a globetto. R/ Grande M gotica. CNI 5; MIR (Emilia) 615. AG. 1.37 g. 20.00 mm. NC. Splendida patina intensa di monetiere. Eccezionale conservazione e centratura per il tipo. SPL+.
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Lot # 939 - Modena. Francesco III d'Este (1737-1780). Da 2 lire 1738. D/ Busto corazzato con lunga capigliatura a destra. R/ Aquila ad ali spiegate volta a sinistra; sopra, corona. CNI 1/3; Rav. Mor. 2; MIR (Emilia) 843. AG. 11.58 g. 31.50 mm. R. BB.
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Lot # 940 - Modena. Francesco IV d'Asburgo-Este (1814-1846). Medaglia 1814 ricordo del rientro di Francesco IV in Modena a seguito della restaurazione post-napoleonica. D/ FRANCISCO IIII A A PR H ET B DVCI MVT REG MIR. Busto a sinistra;nel taglio del busto, L. M. ; sotto, MDCCCXIIII. R/ ADVENTV OPTIMI PRINCIPIS. Figure allegoriche della Pace e di Genio alato con scudo recante le insegne degli Este in piedi gradienti a sinistra, sullo sfondo la città di Modena sovrastata da arcobaleno. Boccolari 230; Turricchia 888; Julius 3211. AG. 41.34 g. 41.50 mm. RR. Altissima conservazione con iridescenze. qFDC.
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Lot # 941 - Montalto. Sisto V (1585-1590), Felice Peretti. Testone 1587. D/ Busto a sinistra con piviale e fibbia. R/ La Beata Vergine, radiata e velata, in piedi di fronte con le mani giunte in atto di preghiera; ai lati, due schiere di cherubini. CNI 3; M. 124; Berm. 1382. AG. 8.50 g. 29.50 mm. RRR. Leggermente tosato. Ottima conservazione per il tipo. Di grande rarità. Bel BB.
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Lot # 942 - Montalto. Sede Vacante (1590), Camerlengo Cardinale Enrico Caetani. Quattrino. D/ Chiavi decussate sciolte sormontate da padiglione. R/ MON TAL TO su tre righe in corona di fiordalisi. CNI 1; M. 171; Berm. 1407. MI. 0.74 g. 15.50 mm. RR. Molto incerta è la datazione di questa moneta che non reca nessun segno distintivo che permette di darle una certa attribuzione. Muntoni la colloca tra le due vacanze del 1590 o, poco più tardi, a quella successiva del 1591. Per Rossi però la zecca chiuse nel 1590 alla morte di Sisto V. Bel BB.
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Lot # 943 - Musso. Gian Giacomo de'Medici (1528-1530). Quattrino. D/ Busto corazzato a sinistra. R/ L'allegoria del Lario; sullo sfondo, nave. CNI 6/9; Rav. Mor. 3; MIR (Lombardia, zecche) 790. MI. 0.85 g. 14.50 mm. RR. qBB/BB.
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Lot # 944 - Musso. Gian Giacomo de'Medici (1528-1530). Quattrino. D/ Busto corazzato a sinistra. R/ Croce fogliata. CNI 10/15; Rav. Mor. 4; MIR (Lombardia, zecche) 791. MI. 0.72 g. 16.50 mm. RR. BB.
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Lot # 945 - Napoli. Carlo I d'Angiò (1266-1285). Saluto d'oro. D/ Stemma a forma di cuore bipartito con le insegne di Gerusalemme e degli Angiò sormontato e affiancato da rosette accostate da stelle a sei raggi. R/ La scena dell'Annunciazione; in primo piano vaso con pianta di giglio. P/R 1; MIR (Napoli) 18; Fried. 808. AU. 4.38 g. 22.50 mm. Bell'esemplare di ottima conservazione. Leggeri segni nel campo. Sicuramente la tipologia monetale rappresenta una dei capolavori della maestranza incisoria del periodo medievale. SPL. Carlo, figlio di Luigi VIII di Francia e fratello di Luigi IX il Santo conquistò il Mezzogiorno d'Italia grazie all'appoggio di papa Clemente IV che lo incoronò a Roma re di Sicilia nel giugno del 1266. Sconfitto Manfredi e successivamente suo figlio Corrado IV (Corradino), ultimo erede della dinastia Sveva, divenne a tutti gli effetti titolare del regno. Successivamente egli sposto la capitale da Palermo a Napoli a seguito dei Vespri Siciliani e la conquista della Sicilia da parte degli aragonesi. In questo periodo fu incisore Giovanni Fortino da Brindisi, probabile autore di questa moneta da molti attribuita al Pierotto. Da fonti storiche è infatti possibile sapere come il Re abbia partecipato attivamente alla creazione del conio, intervenendo e modificandolo più volte.
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Lot # 946 - Napoli. Periodo Angioino (1266-1442). Peso monetale del gigliato (?). D/ Testa coronata; tre contromarche con gigli ai vertici. R/ Contromarca a forma di X. AE. 3.82 g. 17.00 mm. R. Bel BB.
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Lot # 947 - Napoli. Giovanna I d'Angiò (1343-1347). Fiorino. D/ Stemma bipartito con le insegne di Gerusalemme e degli Angiò. R/ San Giovanni, stante di fronte, benedice con la destra e regge con la sinistra lunga croce astile; in alto, a sinistra, giglio sormontato da lambello. P/R 2; MIR (Napoli) 31; PdA 4014; Fried. 812. AU. 2.99 g. 21.00 mm. RR. Bel BB/qSPL. Alla morte del nonno Roberto, Giovanna ereditò il regno all'età di soli diciassette anni. Clemente VI, a seguito di contrasti tra le famiglie, incoronò insieme a Giovanna anche il marito Andrea d'Ungheria che poco dopo fu assassinato nel 1345 ad Aversa. Seguì un periodo di grande travaglio per il Regno, minacciato da re Luigi d'Ungheria, e per Giovanna stessa, sottoposta ad un processo inquisitorio dal Papa. Dopo tre matrimoni, nel 1382, fu fatta prigioniera da Carlo III di Durazzo (a sua volta incoronato re di Napoli da Papa Urbano VI) e assassinata nel castello di Muro di Puglia.
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Lot # 948 - Napoli. Ferdinando I d'Aragona (1458-1494). Coronato. D/ Croce potenziata rigata; sotto il braccio ad ore sei, lettera m gotica (Antonio Miroballo maestro di zecca). R/ Scena dell'incoronazione. P/R 12b; MIR (Napoli) 66/3. AG. 3.95 g. 27.50 mm. Patina riposata. Bel BB/qSPL. Questa moneta, che prende il nome di coronato per la scena raffigurata al rovescio, fu fatta coniare a partire dal 1459 in occasione dell'incoronazione del re da parte del cardinale Orsino e del Vescovo di Barletta, entrambi raffigurati nella scena.
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Lot # 949 - Napoli. Ferdinando I d'Aragona (1458-1494). Coronato. D/ Croce potenziata rigata; sotto il braccio ad ore sei, lettera Y (Giovanni Miroballo maestro di zecca). R/ Scena dell'incoronazione. P/R 12d; MIR (Napoli) 66/6. AG. 4.00 g. 28.00 mm. RR. Patina riposata. qSPL. Questa moneta, che prende il nome di coronato per la scena raffigurata al rovescio, fu fatta coniare a partire dal 1459 in occasione dell'incoronazione del re da parte del cardinale Orsino e del Vescovo di Barletta, entrambi raffigurati nella scena.
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Lot # 950 - Napoli. Ferdinando I d' Aragona (1458-1494). Coronato. D/ Busto coronato a destra. R/ L'Arcangelo Michele, in piedi di fronte con uno scudo circolare nella mano sinistra ed una lancia nella destra, nell'atto di trafiggere il drago. P/R 17; MIR (Napoli) 69. AG. 3.95 g. 27.00 mm. Segnetti. Bel BB/qSPL.
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Lot # 951 - Napoli. Ferdinando I d' Aragona (1458-1494). Coronato. D/ Busto coronato a destra; dietro, T (Gian Carlo Tramontano maestro di zecca). R/ L'Arcangelo Michele, in piedi di fronte con uno scudo circolare nella mano sinistra ed una lancia nella destra, nell'atto di trafiggere il drago. P/R 17b; MIR (Napoli) 69/2. AG. 3.97 g. 26.00 mm. Esemplare di finissimo gusto incisorio arricchito da un metallo brillante e da una leggera patina iridescente. SPL+.
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Lot # 952 - Napoli. Ferdinando I d' Aragona (1458-1494). Coronato. D/ Busto coronato in età senile del re volto a destra; dietro, lettera I (Jacopo Cotrullo maestro di zecca). R/ L'Arcangelo Michele stante con scudo e lancia nell'atto di trafiggere il drago. P/R 18b; MIR (Napoli) 70/2. AG. 3.83 g. 25.00 mm. NC. Patina riposata. Splendido ritratto di stile eccezionale. qSPL. La splendida raffigurazione dell'Arcangelo Michele presente nel rovescio sembra essere stata scelta per 'ripagare' il Santo dopo che, in un momento di grande bisogno nel corso della guerra contro i baroni ribelli, il sovrano aveva prelevato tutto l'oro e l'argento dal santuario di San Michele sul Gargano, fondendo pure una statua d'argento raffigurante il Santo. Probabilmente la legenda IVSTA TVENDA si riferisce all'azione riparativa del sovrano (bisogna tutelare le cose giuste). Forse, però, la scelta di San Michele Arcangelo, protettore dell'esercito, fu solo dovuta a devozione e a ringraziamento per la vittoria ottenuta sui baroni.
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Lot # 953 - Napoli. Ferdinando I d' Aragona (1458-1494). Mezzo carlino o armellino. D/ Stemma coronato ottagonale inquartato con le armi di Aragona, Francia, Ungheria e Gerusalemme. R/ Armellino gradiente a sinistra sormontato da nastro recante la scritta DECORVM; sotto, in esergo, T tra due rosette (Gian Carlo Tramontano maestro di zecca). P/R 22d; MIR (Napoli) 74/2. AG. 1.50 g. 21.00 mm. Bella patina riposata. qSPL.
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Lot # 954 - Napoli. Carlo VIII di Francia (1495). Carlino. D/ Scudo di Francia coronato e accostato dalle lettere K L. R/ Croce potenziata e gigliata entro triplice cornice quadrilobata. P/R 1; MIR (Napoli) 97. AG. 2.67 g. 27.50 mm. RRR. Di estrema rarità. Fratturata e rincollata. Secondo i nostri archivi è l'unico esemplare apparso in pubblica vendita. BB. Ex Artemide LVII, 2022, 944. Papa Innocenzo VIII, in contrasto con Ferdinando I Re di Napoli a causa del mancato pagamento dei tributi da parte di quest'ultimo, aveva scomunicato il re di Napoli con una bolla dell'11 settembre 1489, offrendo il regno al francese Carlo VIII che vantava attraverso la nonna paterna, Maria d'Angiò (1404-1463), un lontano diritto ereditario alla corona del Regno di Napoli. Egli indirizzò le risorse della Francia verso la conquista del Regno di Napoli, incoraggiato da Ludovico Sforza e sollecitato dai suoi consiglieri, Guillaume Briçonnet e de Vers. Una volta intrapresa la spedizione, la rapida discesa di Caro VIII non conobbe ostacoli, rivelando improvvisamente l’insufficienza militare degli Stati italiani. Si cita a tal proposito Alessandro VI: “...aver Carlo VIII conquistata l’Italia col gesso dei suoi furieri d’alloggiamento”. L’incertezza e la confusione regnavano sovrane tra le truppe degli Stati che cercavano di opporsi alla discesa francese. Il 22 febbraio 1495 Napoli cadeva in mano francese ma non vi rimase a lungo poiché la rapidità della conquista spaventò Milano, Venezia e Roma che decisero di allearsi in una lega detta santa o di Venezia (prima Lega Santa, 31 marzo 1495). Con l’appoggio esterno di Ferdinando il Cattolico e di Massimiliano imperatore, costrinsero Carlo VIII a lasciare Napoli il 20 maggio e raggiungere la Francia alla fine dell’anno. La capitale del Regno rimase in mani francesi dal 22 febbraio al 7 luglio 1495, data del ritorno di Ferrandino.
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Lot # 955 - Napoli. Ferdinando II d'Aragona (1495-1496). Armellino. D/ Armellino gradiente a sinistra sormontato da rosetta e nastro recante la scritta DECORVM; sotto, in esergo, T tra due rosette (Gian Carlo Tramontano maestro di zecca). R/ Trono in fiamme. P/R 3; MIR (Napoli) 102. AG. 1.56 g. 21.00 mm. R. Tondello piacevolmente regolare. Bel BB. Ex Artemide XXX, 2010, 706.
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Lot # 956 - Napoli. Federico III d'Aragona (1496-1501). Ducato. D/ Busto coronato e corazzato a destra; dietro la nuca, T (Gian Carlo Tramontano maestro di zecca). R/ Scudo con l'arme d'Aragona sormontato da cimiero piumato e coronato da cui esce drago ad ali aperte. P/R 3; MIR (Napoli) 105/1; Fried. 822. AU. 3.46 g. 23.00 mm. RRR. Bel ritratto di gusto rinascimentale. All'improvvisa morte di Ferrantino salì al trono Federico, principe di Altamura. Governò saggiamente. Quando Luigi XII di Francia decise di conquistare l'Italia, continuando quanto intrapreso da Carlo VIII, Federico cercò l'alleanza con Ferdinando il Cattolico, re di Spagna. Quest'ultimo aveva però già pattuito con Luigi XII la spartizione del regno. A Federico non rimase che rimettersi a Luigi XII che lo fece trasferire in Francia, assegnandogli il ducato d'Angiò dove morì nel 1504. Encapsulated by NGC AU 58.
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Lot # 957 - Napoli. Federico III d'Aragona (1496-1501). Carlino. D/ Busto coronato a destra con lunga capigliatura; dietro, T (Giancarlo Tramontano maestro di zecca). R/ Libro con cordone circondato da fiammelle. P/R 5/6; MIR (Napoli) 106. AG. 3.79 g. 27.00 mm. RR. Bel ritratto rinascimentale. Bel BB.
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Lot # 958 - Napoli. Federico III d'Aragona (1496-1501). Cavallo. D/ Grande testa giovanile radiata a destra. R/ Cavallo gradiente a sinistra; sopra, stella; sotto, in esergo, sigla L tra cerchietti e stelle. P/R 17; MIR (Napoli) 110/5. AE. 2.31 g. 18.00 mm. R. Tipologia con cavallo gradiente a sinistra. Dal peso considerevole rispetto allo standard. Evidenti tracce di ribattitura su cavallo di Carlo VIII. Patina verde. qSPL.
Book cover

I "cavalli" delle zecche napoletane nel periodo aragonese.

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Lot # 959 - Napoli. Ferdinando il Cattolico (1504-1516). Carlino. D/ Busto coronato a destra; dietro, sigla G (Marcello Gazella maestro di zecca). R/ Campo inquartato con le armi di spagna e d'aragona. P/R 5; MIR (Napoli) 118/1. AG. 3.23 g. 25.00 mm. RRR. Foro di appensione. Molto raro. Bel BB/BB.
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Lot # 960 - Napoli. Carlo V d'Asburgo (1516-1556). Mezzo Ducato. D/ Busto grande corazzato volto a destra con testa con corona d'alloro e folta barba; dietro, le sigle IBR (Giovan Battista Ravaschieri maestro di zecca). R/ Stemma piccolo coronato della casata Asburgo, caricato da aquila bicipite. P/R 14; MIR (Napoli) 135. AG. 14.57 g. 33.00 mm. R. Bel BB.
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Lot # 961 - Napoli. Carlo V d'Asburgo (1516-1556). Carlino. D/ Busto giovanile coronato con barba volto a destra; dietro, sigla R (Luigi Ram maestro di zecca). R/ REX ARAGO VTRIVS SI ET su quattro righe entro corona di foglie. P/R 35; MIR (Napoli) 147. AG. 3.41 g. 26.50 mm. Leggera patina dorata. qSPL.
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Lot # 962 - Napoli. Filippo II di Spagna (1554-1598). Mezzo ducato o cianfrone. D/ Busto a capo nudo a destra; dietro, sigla IBR (Giovan Battista Ravaschieri maestro di zecca). R/ Stemma ellittico inquartato coronato in cartocci. P/R 5; MIR (Napoli) 160. AG. 14.89 g. 34.00 mm. Patina riposata. Splendido ritratto austero. SPL.
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Lot # 963 - Napoli. Filippo III di Spagna (1598-1621). Mezzo ducato 1609. D/ Busto giovanile corazzato e radiato a sinistra; dietro, le sigla IAF/G (Giovanni Antonio Fasulo maestro di zecca e Francesco Antonio Giuno maestro di prova). R/ Stemma a cuore ornato e coronato. P/R 5; MIR (Napoli) 202/1. AG. 14.61 g. 33.50 mm. R. Raro. Bel BB.

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