Lucca. Monetazione anonima dei Re Longobardi (650-749). Tremisse con monogramma. D/ LVCA (?) in monogramma. R/ Croce potenziata in cornice di elementi pseudo decorativi. Cf. CNI 1/14 (per tipologia); Cf. Bellesia (Lucca) pp. 20/23; Cf. MIR (Toscana, zecche) 80/85; Cf. Bernareggi 200. 1.10 g. 16.00 mm. RRRR. Leggero sbalzo di metallo nella cornice esterna. Di estrema rarità e fascino, questa moneta appartiene ad una delle più intriganti emissioni longobarde. SPL. L'utilizzo del monogramma è del tutto insolito nella monetazione longobarda che, nelle sue varie emissioni, si mantiene legata a standard e tipologie ben riconoscibili. Pertanto questo fatto testimonia l'importanza della città e dell'autorità residente che si poteva permettere di coniare un 'unicum' per la monetazione circolante dell'epoca. Lo scioglimento del monogramma che per taluni deve essere interpretato come un segno di appartenenza 'Lucana' per quanto riconducibile alla zecca di emissione, viene considerato da autori più recenti come Bellesia il semplice nome della zecca 'Lucca'. Certamente fa specie vedere come per i pochissimi e rarissimi esemplari questo monogramma non abbia la stessa forma ma assuma differenti interpretazioni che ricalcano le precedenti con piccole variazioni. La datazione tra il VII e l' VIII sec. colloca inoltre questa emissione dopo una serie di tremissi bizantini attribuibili ad imperatori e tremissi anonimi con legenda artefatta che si è soliti attribuire alla Tuscia. La pseudo legenda del rovescio, composta da una serie di V e I, mostra infatti come questo tremisse sia già stato sottoposto a un processo di standardizzazione che vede l'originale legenda VICTORIA AVGVSTORVM diventare ormai solo un ricordo.