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Leopoldo Cicognara (1767-1834). Medaglia celebrativa. Johnson 1435. 41.10 g. 52.00 mm. Opus: A. Fabris. Fondi lucenti. SPL. Figlio del conte Filippo Cicognara e della contessa Luigia Gaddi, fu inviato a compiere i primi studi al Collegio dei Nobili di Modena; qui si appassionò in modo discontinuo all'arte del disegno sotto gli insegnamenti del pittore Antonio Vestri di Pesaro e allo studio della fisica, delle scienze e della letteratura. All'università di Modena poté conoscere e trattenere amichevoli rapporti con le migliori menti dell'ateneo fra i quali Lazzaro Spallanzani, Antonio Scarpa, Agostino Paradisi, Giovanni Battista Venturi e Luigi Cerretti.
Si trasferì inizialmente a Roma per alcuni anni dedicandosi alla pittura ed allo studio delle antichità, poi visitò Napoli e la Sicilia. A Palermo pubblicò il suo primo lavoro: un poema senza nessun merito. Dopo aver esplorato l'isola si spostò a Firenze, Milano, Bologna e Venezia, acquistando una conoscenza archeologica completa di queste ed altre città.
Nel 1795 si stabilì a Modena e per dodici anni si impegnò nella politica, diventò un membro del corpo legislativo, un consigliere di stato e un ministro plenipotenziario della Repubblica Cisalpina a Torino. Napoleone lo decorò con la corona di ferro e nel 1808 venne nominato presidente dell'Accademia di belle arti di Venezia, che sotto la sua direzione fu consistentemente aggiornata nell'organizzazione.
Si trasferì inizialmente a Roma per alcuni anni dedicandosi alla pittura ed allo studio delle antichità, poi visitò Napoli e la Sicilia. A Palermo pubblicò il suo primo lavoro: un poema senza nessun merito. Dopo aver esplorato l'isola si spostò a Firenze, Milano, Bologna e Venezia, acquistando una conoscenza archeologica completa di queste ed altre città.
Nel 1795 si stabilì a Modena e per dodici anni si impegnò nella politica, diventò un membro del corpo legislativo, un consigliere di stato e un ministro plenipotenziario della Repubblica Cisalpina a Torino. Napoleone lo decorò con la corona di ferro e nel 1808 venne nominato presidente dell'Accademia di belle arti di Venezia, che sotto la sua direzione fu consistentemente aggiornata nell'organizzazione.