MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – VITTORIO EMANUELE III (1900-1945) – VENTENNIO FASCISTA (1922-1945) - GARIBALDI - FRONTE OCCIDENTALE – MONTENEGRO – ALBANIA - DALMAZIA – SLOVENIA. Medaglia con appiccagnolo a staffa ed anello della Divisione Cacciatori delle Alpi. Al dritto busto del generale Garibaldi di ¾ verso d. intorno scritta nodo Savoia 22 DIVISIONE CACCIATORI DELLE ALPI nodo Savoia in basso OBBEDISCO. Al rovescio milite in atto di lanciare una bocca verso dei nemici con esplosione a s. scritta FRONT OCCID. ALBANIA MONTENEGRO DALMAZIA CROAZIA SLOVENIA. Coniata in bronzo (AE) (31.8mm, 15.3g.). Riferimenti Bini 118. Nastrino d’epoca ma non corretto. Conservazione BB. La 22ª Divisione fanteria "Cacciatori delle Alpi" fu una grande unità di fanteria del Regio Esercito durante la Seconda guerra mondiale. All'entrata dell'Italia nella Seconda guerra mondiale la divisione venne schierata sul fronte delle Alpi occidentali, in Liguria, come riserva della 1ª Armata, dove non entrava mai in azione a causa della rapida capitolazione della Francia. Nel gennaio 1941, con l'avanzare dei greci, venne inviata in Albania assegnata al IV Corpo d'Armata dell'11ª Armata del fronte dell'Epiro, per schierarsi a sbarramento della valle dell'Osum. Qui dal 25 gennaio si susseguirono furiosi attacchi del nemico, intenzionato ad aprirsi la strada della valle per impadronirsi di Berat. Dopo un primo arretramento, in febbraio la divisione si attestò sul fondo della valle, resistendo a reiterati attacchi, fino a marzo, quando la divisione contrattaccò con successo occupando Mali Spadarit e Bregu Gliulei tra il 9 ed il 10. Dal 15 aprile partecipava nella zona di Coriza all'offensiva generale italiana ed il 21 aprile attraversava la Vojussa bloccando, nella zona di Premeti, la ritirata del nemico verso il confine greco. Alla fine del mese venne dislocata prima a Coriza, poi sul confine greco-albanese tra Ersekë e Ponte Perat. In seguito all'invasione della Jugoslavia ed all'occupazione italiana del Montenegro, il 12 luglio 1941 fu proclamato a Cettigne, sotto il protettorato dell'Italia, il Regno di Montenegro. Il 13 luglio la popolazione montenegrina insorse, sotto la guida del Colonnello dei Cetnici, Dragoljub Mihailović, del Partito Comunista Jugoslavo e di un gruppo di ex-ufficiali dell'esercito jugoslavo. In risposta all'occupazione delle campagne ed alla cattura di armi italiane, il Regio Esercito dispose il trasferimento in Montenegro il XIV Corpo d'Armata composto dalle divisioni "Emilia", "Pusteria", "Puglie", "Taro", "Venezia" ed appunto la "Cacciatori delle Alpi", a disposizione del governatore civile e militare Gen. C.A. Alessandro Pirzio Biroli. La 22ª Divisione fanteria nel luglio del 1941 venne assegnata alla zona di Podgorica, poi a settembre in Dalmazia tra Spalato e Sebenico, dove partecipa ad un'ampia operazione di rastrellamento, integrata da numerose unità MVAC. Nell'ambito di queste operazioni la divisione si macchiò di efferati crimini di guerra per i quali Pirzio Biroli fu dichiarato "criminale di guerra" dalla RSFJ, pur senza che lo Stato italiano non autorizzasse mai l'estradizione. A dicembre la divisione venne trasferita in Croazia a Metcovich, dove venne impiegata, da aprile a giugno 1942, nell'Operazione "Trio" contro i partigiani. Trasferita nella Provincia di Lubiana annessa al Regno d'Italia, venne anche qui impiegata in grandi operazioni di polizia. Alla proclamazione dell'armistizio di Cassibile, la divisione si portò da Lubiana a Fiume, dove venne sciolta l'11 settembre 1943. Il nome di due Comandanti della Divisione "Cacciatori delle Alpi" figurano nell'elenco CROWCASS (Central Registry of War Criminals and Security Suspects) compilato dagli Alleati Anglo-Americani delle persone ricercate dalla Jugoslavia per crimini di guerra.