Bologna. Bertrando del Poggetto (1327-1334). Bolognino AG gr. 1,36. Chimienti 52. Rarissimo. q.BB Bertrand de Pouget, conosciuto come Bertrando del Poggetto, (circa 1280-1352), intraprese la carriera ecclesiastica grazie all’appoggio dello zio che fu dapprima vescovo di Avignone e poi papa con il nome di Giovanni XXII. Appena salito al soglio pontificio egli concesse al nipote la porpora cardinalizia e nel 1319 lo inviò in Italia, come legato con il compito di difendere i territori e gli interessi del papato. Grazie ai consensi riscossi dalla sua politica Bertrando riuscì a ottenere, nel 1327, il sostegno dei notabili bolognesi che lo designarono signore della città. Inizialmente riuscì a rispondere ai problemi più urgenti della città, tuttavia ben presto la sua politica contraddittoria, dovuta al doppio ruolo di legato papale e signore, lo rese sempre più inviso alla popolazione. Nella prospettiva di fare di Bologna una tappa del ritorno della sede pontificia a Roma, nel 1330 fece edificare un grande palazzo nei pressi di porta Galliera, che avrebbe dovuto ospitare la corte pontificia, avvalendosi dell’opera di grandi architetti e artisti, tra i quali Giotto. A causa del deteriorarsi dei rapporti con la comunità cittadina, dal 1332 Bertrando si insediò nel nuovo edificio che assunse sempre più evidentemente la funzione di roccaforte. Da quel momento i rapporti tra Bertrando e la città di Bologna non fecero che peggiorare. Nel 1334, quando l’accresciuto malcontento della popolazione sfociò in una rivolta, la sommossa popolare che ne scaturì portò alla cacciata di Bertrando e alla distruzione della sua fortezza di Porta Galliera.