MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – VITTORIO EMANUELE III (1900-1945) – FELICE CAVALLOTTI – RARA. Medaglia, portativa con appiccagnolo, emessa a ricordo probabilmente dell’inaugurazione del monumento a Felice Cavallotti a Meina (Novara) nel 1901. Al dritto, anepigrafo, il busto frontale di Felice Cavallotti con linea di esergo. Al rovescio scritta FELICE CAVALLOTTI SOLDATO POETA ORATORE COMBATTE’ COLLA SPADA E COLLA PAROLA PER LA MORALE E PER LA VERITA’ INTERPRETE MAGNANIMO DELL’ANIMA DEL POPOLO 1842-1898. Non censita nei repertori da noi consultati. Realizzata in bronzo (AE) (ø 23.8mm, 6.3g). Conservazione BB. Felice Carlo Emanuele Cavallotti (Milano, 6 ottobre 1842 – Roma, 6 marzo 1898) è stato un politico, poeta, drammaturgo, giornalista e patriota italiano, fondatore, insieme ad Agostino Bertani, dell'Estrema sinistra storica, movimento attivo tra il 1877 e l'avvento del Partito Radicale Italiano (1904). Fu soprannominato "il bardo della democrazia". Volontario garibaldino in gioventù, benché la sua fama sia oggi molto inferiore a quella di Mazzini e Garibaldi presso il grande pubblico, all'epoca era considerato tra i primi eredi politici dei due protagonisti del Risorgimento. Politico idealista e appassionato, combatté molte battaglie per la giustizia sociale e una società autenticamente libera, oltre che contro la corruzione e il colonialismo della classe dirigente crispina. Cavallotti fu considerato il capo incontrastato dell'"Estrema sinistra" nel parlamento dell'Italia liberale pre-giolittiana. Morì tragicamente a 56 anni, dopo essere stato ferito gravemente in duello dal giornalista conservatore Ferruccio Macola. Oratore efficace, l'opera poetica di Cavallotti è invece considerata più significativa per l'aspetto politico che per la qualità letteraria, ed è principalmente di ispirazione civile e sociale, e in parte anche lirica, simile alla poesia carducciana per quanto riguarda la forma metrica tradizionale. La maggioranza delle sue opere poetiche sono scritte secondo la metrica classica. Estremamente anticlericale, Cavallotti prese anche parte al tentativo di gettare nel Tevere la salma di Papa Pio IX, durante il funerale di quest'ultimo.