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Lot # 329
MEDAGLIE ESTERE – PROVINCIE UNITE DELL’OLANDA (REGNO UNITO E REGNO DI NAPOLI), medaglia satirica, estremamente rara (RRRR), emessa nel 1658 per dileggiare Oliver Cromwell. Al d/ busto di Cromwell di ¾ a dx tra due guerrieri corazzati ed elmati che reggono una corona di alloro e scudi; sotto una cartella in cartiglio la legenda OLIVAR CROMWELL PROTECTOR V ENGEL SCHOT EN IRLAN (Oliver Cronwell protettore e lord di Inghilterra, Scozia e Irlanda 1658). Al r/ busto di MASANIELLO di ¾ a dx fra due popolani che reggono una corona reale; sotto la cartella in cartiglio con la legenda MASANIELLO VISSCHE EN CONINK V NAPLES 1647 (Masaniello pescatore e re di Napoli 1647). Medaglia fusa in Piombo (ø 73 mm, peso gr. 152). Fattura tipica delle produzioni olandesi e nord europee. Produzione Otto Muller ma secondo recenti studi l’opera sarebbe dell’olandese Pieter van Abeele (vedi articolo apparso su Panorama Numismatico nr.384 del giugno 2022). Riferimenti Siciliano 40 – BCM Heimer 198. Realizzata con due piani sbalzati, cesellati e uniti da un largo bordo. Le iscrizioni sono incuse. Oliver Cromwell, anche noto in italiano come Oliviero Cromwell (Huntingdon, 25 aprile 1599 – Londra, 3 settembre 1658), è stato un militare e politico inglese. Di fede puritana calvinista e in contrasto sia con la Chiesa anglicana che con la Chiesa cattolica, dopo essere stato alla testa delle forze che abbatterono temporaneamente la monarchia inglese, instaurando la repubblica del Commonwealth d'Inghilterra, governò Inghilterra, Scozia e Irlanda con il titolo di Lord Protettore, dal 16 dicembre 1653 fino alla sua morte avvenuta nel 1658. Pochi anni dopo la sepoltura, la sua salma fu riesumata e sottoposta al rituale dell'esecuzione postuma. Sia Cromwell che Masaniello furono elevati dalle circostanze ai più alti ranghi nei rispettivi paesi all'incirca nello stesso periodo; ma non avevano nient'altro in comune. Tommaso Aniello d'Amalfi, meglio conosciuto come Masaniello (Napoli, 29 giugno 1620 – Napoli, 16 luglio 1647), fu il protagonista della vasta rivolta che vide, dal 7 al 16 luglio 1647, la popolazione napoletana insorgere contro la pressione fiscale imposta dal governo vicereale spagnolo. Nella vita di questo personaggio non è sempre facile distinguere gli avvenimenti realmente accaduti da quelli elaborati dal mito. La sollevazione di cui Masaniello si fece capofila scaturì dall'esasperazione delle classi più umili per le gabelle imposte dai governanti sugli alimenti di necessario consumo, misura questa rientrante nel più ampio ventaglio di politiche economiche della Corona degli Asburgo di Spagna atte al sostentamento delle imprese militari in seno alla logorante guerra dei trent'anni, motivo per cui, fintanto che fu in vita, la sua non si configurò mai come una rivolta espressamente antispagnola e repubblicana, come avrebbe voluto invece la prospettiva storiografica italiana dell'Ottocento che, ancora profondamente influenzata dai valori risorgimentali, vedeva in lui un patriota ribellatosi alla dominazione straniera. Le cause degli eventi del luglio 1647 sarebbero da ricercarsi infatti nella specifica realtà politica, economica e sociale della Napoli spagnola della prima metà del Seicento, a sua volta comunque da inquadrarsi nel più ampio contesto europeo della forte rivalità tra Spagna e Francia (cui era ricollegabile anche un'ormai tradizionale contesa per il possesso della corona di Napoli); non a caso il grido con cui Masaniello sollevò il popolo il 7 luglio fu: «Viva 'o Re 'e Spagna, mora 'o malgoverno», secondo la consuetudine popolare tipica dell'Ancien régime di cercare nel sovrano la difesa dalle prevaricazioni sulla plebe dei suoi diretti sottoposti. Sarà soltanto dopo la sua morte che la rivolta assunse delle esplicite connotazioni politiche e sociali dal carattere antifeudale ed antispagnolo e, secondo taluni, persino secessionista (al pari di quanto in quello stesso periodo si stava verificando nei Paesi Bassi, in Portogallo ed in Catalogna). Dopo dieci giorni di rivolta, che costrinsero gli spagnoli ad accettare le rivendicazioni popolari, a causa di un comportamento stravagante, frutto di una strategia mirata a fargli appunto "fare pazzie", Masaniello fu accusato ufficialmente di pazzia ed ucciso per volere del viceré, di alcuni capi popolari e di una piccola parte della plebe. Nonostante la breve durata, la ribellione da lui guidata indebolì il secolare dominio spagnolo sulla città, aprendo la strada per la proclamazione dell'effimera e filofrancese Real Repubblica Napoletana, avvenuta cinque mesi dopo la sua morte. Secondo il testo di riferimento per questo tipo di medaglie ovvero Numismata Cromwelliana, Or, The Medallic History of Oliver... di Henry William Henfrey (vedi capitolo the dutch satirical medals) è censito solo un altro esemplare in piombo come questo (?), conservato nel gabinetto numismatico dell’Università di Leyden (Paesi Bassi) (cfr. pp. 160-161). Conservazione BB. Bust of Oliver Cromwell, three-quarters, right, hair long, in plain falling collar and armour, between two soldiers supporting a laurel wreath over his head. Bust of Masaniello, three-quarters, right, hair short, waistcoat open at the neck, between two sailors supporting a crown over his head.