Dea Moneta
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Lot # 21910

Impero Romano. Tiberio (14-37 d.C.). Denario, Lugdunum. D/ TI CAESAR DIVI AVG F AVGVSTVS. Testa laureata a destra. R/ PONTIF MAXIM. Livia (Pax) seduta a destra su sedia con gambe ornate, tiene con la mano destra uno scettro e con la sinistra un ramo d'ulivo; sotto, una sola linea. RIC 30. C. 164. AG. g. 3.35 mm. 19.50 Splendido ritratto, fondi lucenti. SPL+.  

Il denario di Tiberio, con la Pax al R/ è diffusamente conosciuto come 'Tribute Penny', dal termine che nella Bibbia di re Giacomo (pubblicata nel 1611) viene utilizzato per tradurre δηνάριον. In particolare si fa riferimento ad un passo evangelico « Postisi in osservazione, mandarono informatori, che si fingessero persone oneste, per coglierlo in fallo nelle sue parole e poi consegnarlo all'autorità e al potere del governatore. Costoro lo interrogarono: «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno, ma insegni secondo verità la via di Dio. È lecito che noi paghiamo il tributo a Cesare?». Conoscendo la loro malizia, disse: «Mostratemi un denaro: di chi è l'immagine e l'iscrizione?». Risposero: «Di Cesare». Ed egli disse: «Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». Così non poterono coglierlo in fallo davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero. » (Luca 20,20-26). Essendo che questo tipo di denario fu coniato per tutto il periodo del regno di Tiberio e che fu assai diffuso in ogni singolo angolo dell’Impero, è effettivamente verosimile, se non decisamente probabile, che proprio esso possa essere la moneta di cui si fa menzione nei Vangeli.

Roman Imperial. Tiberius (14-37 d.C.). Denarius, Lugdunum. Obv.: TI CAESAR DIVI AVG F AVGVSTVS. Laureate head right. Rev.: PONTIF MAXIM. Livia (as Pax) seated right on chair with ornate legs, holding scepter in right hand and olive branch in left; below, single line. RIC 30. C. 164. AG. g. 3.35 mm. 19.50 Magnificent portrait.