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Lot # 1617 - Medaglie Italiane – Regno Lombardo Veneto – Venezia - Antonio Canova. Medaglia non portativa emessa per ricordare Antonio Canova. Al dritto busto nudo a d. sul taglio del collo PVTINATI F. Al rovescio entro serpe che si morde la coda, elmo alato AL SECOLO DECIMO NONO testa di Minerva a s. Opus Francesco Putinati. Medaglia in Bronzo (AE) (ø 34mm, 18.3gr.). Riferimenti Essling 2699. Conservazione BB (segni di pulitura). Antonio Canova (Possagno, 1º novembre 1757 – Venezia, 13 ottobre 1822) è stato uno scultore e pittore italiano, ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura e soprannominato per questo «il nuovo Fidia».Antonio Canova esprime nelle sue creazioni la ricerca della perfezione, la bellezza e la purezza dell'arte antica, con un'attenzione tutta nuova nel rendere più espressivi ed umani i volti e gli atteggiamenti del corpo, assenti nelle statue della mitologia greca-romana, a cui egli si ispirava. La precisione delle linee, delle forme e la delicatezza delle superfici nei suoi modelli nascondono un duro lavoro di ricerca e di misurazione delle proporzioni, che rispondono ai canoni di bellezza ideale; questi sono i motivi per cui viene considerato tra i maggiori scultori di tutti i tempi, capace di dare raffinatezza al marmo e capace di eguagliare e superare lo splendore antico delle sculture greche-romane, sotto il segno, appunto, del suo soprannome, "Nuovo Fidia". Canova svolse l'apprendistato a Venezia. Nel 1779 si trasferì a Roma, dove risiedette per il resto della sua vita; sebbene viaggiasse spesso, principalmente per soggiorni all'estero o per ritornare nei luoghi natii, l'Urbe per lui rappresentò sempre un imprescindibile punto di riferimento.
Lot # 1620 - Medaglie Italiane – Regno D’Italia – Vittorio Emanuele II (1861-1878) – Liberazione di Roma (1849-1870) – I Conferimento. Medaglia ai Benemeriti della Liberazione di Roma, istituita nel 1870 e conferita a coloro che presero parte alla Difesa dell'Urbe dal 1849 al 1870. La medaglia di bronzo fu attribuita a coloro che si adoperarono con atti di segnalato valore o di patriottismo per la liberazione della città dal 1849 al 1870 e ai militari del Regio Esercito che presero parte alle operazioni nell'Agro Romano (1870). La versione in argento al Generale Garibaldi e al Conte di Cavour (postuma), nonché ai 24 superstiti del fatto di "Villa Glori" (1867). Un esemplare in oro a S.M. Vittorio Emanuele II e un altro "alla memoria" dei fratelli Enrico e Giovanni Cairoli. Sul davanti scudo della città di Roma sovrapposto ad una corona di quercia e a due fasci repubblicani, sormontato dalla Lupa romana. In basso le iniziali "C.M." dell'incisore Carlo Moscetti. Al rovescio ancora una corona di quercia, questa volta a racchiudere la scritta "Roma, rivendicata ai suoi liberatori" sotto alla stella benaugurante d'Italia. Al piede la firma dello scultore C. Moscetti. La presenza della firma dell’incisore al rovescio la classifica nella versione del c.d. primo conferimento. Realizzata in Bronzo (AE) (Ø 31 mm, 18.3g.). Nastrino bicolore giallorosso d’epoca. Riferimenti pag. 315 del volume "Le Medaglie Italiane negli ultimi 200 Anni" (I° Parte) di Alessandro Brambilla, Von Heyden 1203, Ercoli 191. Conservazione qBB/SPL.