Medaglie Italiane – Repubblica di Venezia – Doge Alvise III Mocenigo (1722-1732) – Marco Torelli – Estremamente Rara (RRRR). Medaglia fusa. Al dritto Alessandro Magno corazzato e genuflesso di fronte a sei sacerdoti a s. e seguito da due cavalieri; sullo sfondo la città di Gerusalemme e legenda NON DISSILUIT: NON RUIT EX EQUO REPENTE =. MUNIFICA ILLA MACEDICI PALINODIA.. Al verso in legenda a contorno su tre righe JOSEPH.HIST.ANTIQV.IUDICAE.LIB.II.CAP.8_*ANTE.CHR.SAECULIS.3*=PLACA SUPERPOSITA OPS ILLA.EXOD.28.37!29.6!39.30*=.LEVIT.8.9.ECCLI. 45.14._.ADEO.FAS.SAP.18.8., mitra con alla base legenda ebraica, posta su cuscino. Coniata in bronzo (AE) (ø 63 mm, 62.7g.). Conservazione SPL. Riferimenti Voltolina 1430. Opus A. Zocchi (attribuita). L’iconografia del dritto si riferisce all’episodio descritto da Giuseppe Flavio nelle Antichità Giudaiche: Alessandro Magno dopo aver conquistato Tiro, andò a Gerusalemme per distruggerla, il Sacerdote Jaddo, ispirato da Dio, uscì ad accoglierlo, Alessandro risparmiò così la città. Le Medaglie legate alla figura di Marco Torelli sono senza dubbio le più misteriose e inquietanti dell’intera “storia metallica” della Repubblica di Venezia. Se ne conoscono in tutto 13 tipologie. Con il misterioso Torelli si sono confrontati tra Settecento e Ottocento, specialisti di medaglistica e storia veneziana quali Giannandrea Giovanelli, Francesco Driuzzo ed Emmanuel Cicogna. In tempi recentissimi Voltolina ha portato alla luce l’ipotesi di un ruolo del Torelli nel grave contezioso sorto a Venezia tra il Primicerio Vincenzo Michiel, il Doge e i Procuratori di San Marco sull’assegnazione dei canonicati ai chierici della basilica ducale (primo ventennio del XVIII secolo). Nel 1713 il Michiel fu costretto a dimettersi, ma successivamente una sentenza del Senato finì per dargli ragione. Proprio a questa rivincita sembrerebbero riferirsi le medaglie orgogliosamente realizzate dal Torelli. Vi è l’ipotesi che ‘‘A. Zocchi’’ possa identificarsi con l’incisore Andrea Zucchi (1679-1741), collaboratore di Antonio Corradini (1688-1752) e riproduttore di alcune sue opere.