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Lot # 929 - Matteo Renato Ildefonso Rea (1896-1971), Abate di Montecassino e Vescovo. Medaglia 1965 per la ricostruzione dell'Abbazia di Montecassino. D/ ILDEFONSVS REA EP TIT CORONENSIS. Busto a sinistra in abito vescovile; sotto, AN MCMLXV. R/ ABBAS ET ORDINARIVS MONTIS CASINI Stemma del Vescovo. AE. 350.8 g. 102.5 mm. RRR. Rarissima. SPL. Il 15 febbraio 1944, la millenaria abbazia cassinese fu rasa al suolo in seguito ai bombardamenti aerei degli alleati. Il primo ad accorrervi, appena cessato il combattimento, fu l'abate Rea, che il 27 maggio 1944 raggiunse con mezzi militari degli Alleati la vetta di Montecassino. Qui trovò le truppe polacche che avevano occupato il terreno dove una volta esisteva l'Abbazia. Immediatamente scrisse alla Segreteria di Stato della Santa Sede informandola sulle condizioni in cui si trovava l'antico monastero, ossia la completa distruzione dell'edificio. Lasciò poi a custodia dei sacri luoghi un suo monaco. Il 24 novembre del 1945, l'abate Rea, dopo sedici mesi di lotta, dovette inchinarsi alla volontà del papa Pio XII che lo volle trasferito a Montecassino per intraprendere la gigantesca opera di riedificazione dell'abbazia. Prese possesso della carica l'8 settembre 1945. L'Abate seguì con intelligenza e competenza la ricostruzione della monumentale abbazia cassinese. La prima pietra fu posata il 15 marzo 1945, che fu poi seguita da un suo appello radiofonico (15 febbraio 1946) con il quale chiedeva aiuto agli italiani per l'opera appena intrapresa. I lavori, ispirati al principio dov'era e com'era, iniziarono effettivamente il 1º aprile 1949. Il 24 ottobre 1964, il papa Paolo VI, consacrò la rinata Abbazia di Montecassino.
Lot # 938 - Medaglia 1926 per la Fiera Campionaria Siciliana. D/ Contadina con roncola e spighe di grano sotto braccio; sullo sfondo raffigurazione simbolica delle attività isolane; in esergo, FIERA CAMPIONARIA SICILIANA II MOSTRA. R/ UMBERTO DI SAVOIA / IERI CON LE ARMI E COL SANGUE / OGGI NELLE OFFICINE E NEI CAMPI / SICILIA E' PRONTA / PER LA VECCHIA GLORIA SABAVDA / PER LA PIU' GRANDE ITALIA entro cartella accostata da due alberi; sopra al centro, triscele entro circolo; sopra in rettangoli MESSINA CATANIA SIRACUSA GIRGENTI CALTANISSETTA TRAPANI; sotto, PALERMO 1926. Casolari IV/64 (questo esemplare); Casolari (Fulgore) IV/3. AU. 68.2 g. 50 mm. qFDC. Ex Asta Aes Rude 7, 1981, 753. Questa medaglia, probabilmente unica, fu coniata in occasione della Fiera Campionaria Siciliana e data in omaggio Sua Maestà Umberto di Savoia in occasione della sua visita. La Fiera Campionaria Siciliana del 1926 rappresenta un importante evento nella storia economica e industriale della Sicilia durante il periodo fascista. Organizzata nel contesto del rinnovato impulso alla modernizzazione e allo sviluppo dell'industria italiana, la fiera si proponeva di esaltare le eccellenze produttive della Sicilia e di promuovere il commercio e l'industria dell’isola in un contesto nazionale e internazionale. L’edizione del 1926 fu una delle prime grandi esposizioni organizzate sotto il regime fascista, con l’obiettivo di integrare la Sicilia nel programma di crescita economica voluto da Mussolini. La fiera non si limitava a promuovere l’agricoltura e i prodotti tipici dell’isola, ma intendeva anche mostrare il progresso tecnologico, industriale e commerciale siciliano, attirando investitori e imprenditori da tutta Italia e dall’estero.
Italo Balbo Duce dell'Aria
Lot # 945 - Medaglia s.d. (1931) celebrativa della Ia trasvolata Atlantica comandata da Italo Balbo. D/ CROCIERA ATLANTICA ITALIANA ITALIA-BRASILE. Busto a sinistra di Italo Balbo con casco e occhiali da piloto; davanti ITALO BALBO. R/ CROCIERA ATLANTICA ITALIANA ITALIA-BRASILE. Rilievo geografico con la rotta percorsa dalla crociera. Casolari -; Casolari (Fulgore) IX/9 (questo esemplare). AU. 21.4 g. 35 mm. Con anelletto portativo originale. Questa rarissima medaglia in oro fu probabilmente donata a Italo Balbo a seguito della trasvolata che lo vide solcare il cielo dall'Italia fino al Sud America. SPL+.   Italo Balbo, una delle figure più influenti dell'Italia fascista, è ricordato principalmente per le sue imprese pionieristiche nell’aviazione. La Prima Crociera Atlantica Italia-Brasile, compiuta nel dicembre 1930-gennaio 1931, rappresenta uno dei suoi più grandi successi e una tappa fondamentale nella storia dell’aviazione italiana. Balbo, all'epoca Ministro dell'Aeronautica, organizzò e comandò una formazione di 14 idrovolanti Savoia-Marchetti S.55, che partirono da Orbetello e attraversarono l’Atlantico meridionale, facendo tappa in Spagna, Africa occidentale e infine atterrando in Brasile, a Rio de Janeiro. Questa impresa straordinaria non solo dimostrò l'abilità organizzativa e il talento aeronautico di Balbo, ma divenne un potente simbolo di modernità, velocità e audacia, esaltato dalla propaganda fascista per promuovere l’immagine di un’Italia forte e innovatrice. La crociera segnò una prima assoluta nel collegamento aereo tra Italia e Sud America, e servì anche a rafforzare le relazioni politiche e commerciali tra i due Paesi. Le celebrazioni che accolsero l’arrivo di Balbo e della sua squadra in Brasile furono imponenti, sottolineando l’importanza simbolica dell'impresa a livello internazionale.