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Lot # 695
MEDAGLIE ESTERE – REGNO DI FRANCIA – LUIGI XVIII (1814-1824) - DUC ANGOULEME – CADICE. Medaglia, non portativa, emessa a ricordo della presa di Cadice avvenuta il 30 settembre 1823. Al d. busto a s. con scritta LOUSI ANTOINE DUC D’ANGOULEME in basso firma DIEUDONNE. Al rovescio scritta PRISE DE CADIX Il duca d'Angoulême a cavallo, una Vittoria che tiene una palma sopra la testa. Città fortificata e nave sullo sfondo. Firmato: DIEUDONNE. Realizzata in bronzo (AE) (Ø 41mm, 40g.). Opus Dieudonne. Conservazione BB. LUIGI XVIII (04/06/1814-09/16/1824) Louis-Stanislas-Xavier nacque a Versailles nel 1755 dall'unione del delfino Luigi (figlio di Luigi XV) e Marie-Josèphe Louise de Savoie. Ricevette per la prima volta il titolo di conte di Provenza e fu chiamato Monsieur quando suo fratello maggiore, Luigi XVI, divenne re nel 1774. Sposato con Louise Marie-Joséphine de Savoie nel 1771, non ebbe figli. Spesso in opposizione alla Corte, non condannò inizialmente il movimento del 1789 ma l'evoluzione degli eventi lo decise a lasciare Parigi in compagnia della moglie, il giorno stesso della fuga di Luigi XVI a Varennes, ma per un'altra strada. Rifugiato a Coblenza con il fratello, il conte d'Artois, assunse il titolo di reggente dopo l'esecuzione di Luigi XVI poi, alla morte del nipote Luigi XVII, quello di re. Iniziò a lavorare alla restaurazione nonostante i deboli appoggi di cui disponeva e dovette cambiare più volte residenza di fronte alle vittorie della Rivoluzione e di Bonaparte. Con il Primo Impero, la causa monarchica sembrò disperata e Luigi XVIII si stabilì a L'Inghilterra in un periodo di esilio e di difficoltà finanziarie. Durante le prime sconfitte di Napoleone I, Luigi XVIII riprese la sua attività diplomatica che, su iniziativa di Talleyrand e grazie all'appoggio inglese, gli permise di tornare in Francia nel maggio 1814. Forzato Per fuggire a Gand durante i Cento Giorni, Luigi XVIII, durante la seconda Restaurazione, cercò di attuare la stessa politica di riconciliazione definita al suo primo ritorno in Francia. Dopo il Terrore Bianco (esecuzione del maresciallo Ney), il regime si addolcì e si addormentò. Il duca Decazes sostituisce Richelieu dal 1818. Nonostante la pressione monarchica, nei primi anni Luigi XVIII sostenne fortemente la politica moderata di Decazes. La Francia è reintegrata nel Concerto delle Nazioni dopo il Congresso di Aix-la-Chapelle. Le forze di occupazione lasciano la Francia. La legge sulla censura viene allentata nel 1819. Quell'anno Géricault presenta la Zattera della Medusa. La politica di conciliazione cessa dopo l'assassinio del duca di Berry il 13 febbraio 1820 da parte di Louvel. Travolto dalla reazione degli ultras dopo questo assassinio, Decazes si dimette il 20 febbraio e il duca di Richelieu viene richiamato, segnando così il trionfo del diritto per la fine del regno e per il regno successivo. Il figlio del miracolo, Henri, duca di Bordeaux, figlio postumo di Carlo duca di Berry e di Maria Carolina di Borbone, nacque il 29 settembre 1820. Napoleone I muore a Sant'Elena il 5 maggio 1821. Villele sostituisce Richelieu il 14 dicembre 1821. La fine del regno è segnata dalla spedizione in Spagna, comandata dal duca d'Angoulême, organizzata per restaurare Ferdinando VII, cacciato dai liberali. I francesi presero Madrid il 23 maggio, Forte Trocadéro il 31 agosto e Cadice il 30 settembre 1823. Luigi XVIII, malato e storpio (gotta), morì il 16 settembre 1824. Fu sepolto a Saint-Denis il 23 settembre.