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Lot # 783
MEDAGLIE ITALIANE – REGNO D’ITALIA – VITTORIO EMANUELE III (1900-1945), DANTE ALIGHIERI – REGIA NAVE. Medaglia portativa con appiccagnolo ed anello, emessa nel 1912 dallo stabilimento Stefano Johnson di Milano, per ricordare l’entrata in servizio della Regia Nave da battaglia Dante Alighieri, corazzata monocalibro. Al dritto entro cornice perlinata interrotta in basso dal busto del Poeta a s. con cappuccio e guarnaccia e scritta REGIA NAVE DANTE ALIGHIERI. Al rovescio entro cornice perlinata, nave in navigazione di ¾ a s. nel campo a s. MCMXII, a s. presso il bordo SJ, intorno scritta CON L’ANIMO CHE VINCE OGNI BATTAGLIA. Medaglia in Argento (AG) (ø 29mm, 10.9gr.). Conservazione BB/SPL. Il Dante Alighieri è stata una nave da battaglia italiana varata nel 1910. Prestò servizio con la Regia Marina durante la Prima guerra mondiale. Prima nave da battaglia monocalibro (tipo dreadnought) della Regia Marina è nota per essere stata la prima nave da battaglia al mondo ad avere l'armamento principale in torri trinate, con dodici cannoni calibro 305 mm in 4 torri corazzate. La carriera del Dante Alighieri, nonostante l'impiego durante il primo conflitto mondiale, fu priva di eventi significativi. La nave, varata il 20 agosto 1910 ed entrata in servizio il 15 gennaio 1913, ricevette la bandiera da combattimento nella rada de La Spezia il 26 gennaio 1913 dalla signora Ildegarde Occella, Presidente del comitato femminile della Società Dante Alighieri. La nave subito dopo l'entrata in servizio effettuò una crociera in Atlantico, in cui, superata Gibilterra, tocco i porti di Dakar in Senegal, Funchal nell'isola di Madera, Ponta Delgada e Vigo, svolgendo poi attività di squadra e crociere nel Mediterraneo. Nel 1913 venne sperimentata la sistemazione di un idrovolante Curtiss Model H, all'epoca genericamente denominato Curtiss Flying Boat, e nello stesso anno imbarcò a Livorno Re Vittorio Emanuele III per recarsi a Castellammare di Stabia ad assistere al varo della corazzata Duilio. La corazzata Dante Alighieri fu la prima nave della Regia Marina ad avere un idrovolante imbarcato e quasi contemporaneamente in via sperimentale vennero dotati di idrovolanti anche gli incrociatori corazzati Amalfi e San Marco e in seguito a tali esperienze venne deciso di trasformare alcune unità in basi mobili per idrovolanti. Allo scoppio del primo conflitto mondiale, la nave, al comando del Capitano di Vascello Biscaretti, era dislocata a Taranto, come ammiraglia della I Divisione con insegna del Contrammiraglio Camillo Corsi.  Il 5 settembre 1915 imbarcò a bordo l'ammiraglio Luigi Amedeo di Savoia, duca degli Abruzzi innalzandone l'insegna. Il 30 novembre 1916 approdò a Corfù, facendo rientro a Taranto il 27 gennaio 1917. Durante la guerra svolse principalmente attività di pattugliamento nel Mar Adriatico meridionale, ma senza essere mai impegnata in combattimento, in quanto le navi da battaglia della Imperial-Regia Marina Austro-Ungarica raramente lasciavano i loro porti. L'unica azione significativa durante la Prima guerra mondiale fu il bombardamento del porto di Durazzo, il 2 ottobre 1918, con a bordo l'ammiraglio Thaon di Revel, che ne innalzò l'insegna, in un'azione a protezione di un gruppo di navi italo-inglesi. Nel 1918 la nave venne ridislocata a Venezia per l'occupazione delle coste e delle isole dalmate. Alla fine del 1920 in seguito all'Impresa di Fiume di Gabriele d'Annunzio la nave non prese parte al blocco di Fiume (vi era bloccata) e non partecipò al bombardamento della città, nei giorni che passarono poi alla storia con il nome di Natale di sangue. Nel 1922 il re Vittorio Emanuele III intrattenne a bordo dell'unità i delegati alla Conferenza di Genova. Nel 1923 venne rimodernata, in particolare tutte le caldaie furono convertite per l'alimentazione a nafta venne installato un nuovo albero di trinchetto quadripode in sostituzione di quello tripode e vennero allungati i fumaioli per ridurre gli scarichi del fumo della combustione sul ponte. Nel 1924 prese parte insieme a Cavour, Doria e Duilio ad una crociera in Spagna in occasione di una visita dei reali d’Italia. Nello stesso anno venne testato un nuovo sistema di controllo del fuoco a distanze fino a 26.000 metri; sempre nel corso dello stesso anno la nave trasportò a Palermo Benito Mussolini in occasione della visita in Sicilia del capo del governo. Nel 1925 la nave venne attrezzata per imbarcare un idrovolante da ricognizione “M 18” e nel 1927 visitò insieme alle Duilio la città di Zara. Alla fine degli anni venti lo stato di sofferenza dell'economia italiana reduce dal primo dopoguerra non consentiva di mantenere una flotta considerevole e venne pertanto deciso di ridurre il bilancio navale; conseguentemente venne sospesa la costruzione delle Caracciolo, venne deciso di smantellare la corazzata Leonardo da Vinci di cui era stato previsto il riallestimento dopo il recupero nel porto di Taranto e di ritirare dal servizio le corazzate Dante Alighieri e le Cavour e così il 1º luglio 1928 la nave venne posta in disarmo, per essere radiata e smantellata dopo poco.