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Results from 841 to 900 of 1218

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Lot # 842 - Brindisi. Federico II di Svevia (1197-1250). Quarto di denaro 1221. D/ Grande F accostata da globetti. R/ Croce patente intersecante la legenda. Sp. 111; Travaini 1993 24a; D'Andrea 117. MI. 0.27 g. 11.50 mm. RR. Bel BB+.
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Lot # 843 - Messina. Federico II (1197-1250). Mezzo denaro 1242. D/ Crescente sormontata da lettera A (Augustus) accostata da globetti; in basso, stella a sei raggi. R/ Croce patente; nel secondo quadrante, stella a sei raggi; nel terzo quadrante, tre globetti disposti a triangolo. Sp. -; Travaini 1993 -; D'Andrea 158. MI. 0.36 g. 14.00 mm. RR. Bel BB.
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Lot # 844 - Brindisi. Federico II (1197-1250). Denaro, 1239, Brindisi. D/ Croce intersecante la legenda. R/ Croce intersecante la legenda; al centro, sopra la croce, testa coronata. Sp. 121; Travaini 1993 31; D'Andrea 155. MI. 0.77 g. 16.00 mm. SPL. Questa emissione venne concepita nell'estate del 1238 quando Federico stava assediando la città di Brescia. Essa stava anticipando la 'collecta' che si sarebbe tenuta il Gennaio dell'anno successivo al fine di sostentare gli ingenti costi delle campagne militari. Nella lettera inviata da Federico alla zecca egli identificava tutti gli aspetti formali dell'emissione come la tipologia della lega, il valore e l' estetica della stessa. Egli inoltre ordinava la cacciata dei maestri di zecca precedenti che avevano rivelato ai mercanti l'effettivo valore intrinseco delle emissioni precedenti.
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Lot # 845 - Messina o Brindisi. Federico II di Svevia (1197-1250). Denaro c. 1243. D/ Testa coronata di Federico (?) a destra. R/ Aquila ad ali spiegate volta a destra. Sp. 126; Travaini 1993 36; D'Andrea 164. MI. 0.68 g. 16.50 mm. Tracce di argentatura. SPL+.
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Lot # 846 - Brindisi o Messina. Federico II di Svevia (1197-1250). Mezzo denaro c. 1243. D/ Testa coronata di Federico (?) volta a destra. R/ Aquila ad ali spiegate volta a destra. Sp. 127; Travaini 1993 36a; D'Andrea 165. MI. 0.55 g. 14.00 mm. R. La moneta è indubbiamente un mezzo denaro. Peso eccedente rispetto allo standard. Conservazione altissima. SPL.
Di peso eccezionale per l'emissione
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Lot # 847 - Messina. Corrado II di Svevia (Corradino) (1254-1258). Multiplo di tarì. D/ Aquila con ali spiegate volta a sinistra; dietro il collo, tre globetti. R/ Croce latina accostata dalle lettere IC - XC / NI - KA (Gesù Cristo Vincitore); in basso, stelle a sei raggi. Sp. 165; MEC 14, -; D'Andrea 208. AU. 5.53 g. 13.50 mm. RRR. Rarissimo. Di peso eccezionale per l'emissione. Per la tipologia ci risulta l'esemplare di maggior peso proposto. SPL.
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Lot # 848 - Messina. Corrado II ( Corradino) (1254-1258). Denaro. D/ Aquila ad ali spiegate volta a destra. R/ Croce ornata di globetti sovrapposta a croce intersecante la legenda. Sp. 168; Travaini 1993 57; D'Andrea 212. MI. 0.73 g. 16.00 mm. Di ottima impronta di conio con debolezze marginale sulla legenda. SPL.
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Lot # 849 - Messina. Corrado II ( Corradino) (1254-1258). Mezzo denaro. D/ Le lettere C R (Conradus Rex) in monogramma. R/ Croce patente. Sp. -; Travaini 1993 61a; D'Andrea 220. MI. 0.40 g. 14.00 mm. RR. Tipologia molto rara e mancante sullo Spahr. BB+.
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Lot # 850 - Messina. Corrado II ( Corradino) (1254-1258). Mezzo denaro. D/ Lettera C (Conradus) accostata da crescenti. R/ Croce patente; nei quattro quadranti, crescenti. Sp. 179. Travaini 64a. D'Andrea 227. MI. 0.34 g. 13.00 mm. RRR. Emissione di estrema rarità. BB.
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Lot # 851 - Manfredonia. Manfredi di Svevia (1258-1266). Multiplo di tarì. D/ Aquila con ali spiegate volta a destra; davanti al volto +O; dietro, V. R/ Croce latina ornata accostata dalle lettere IC - XC / NI - KA (Gesù Cristo Vincitore). Sp. 181; MEC 14, pag. 192 classe B; D'Andrea 229. AU. 4.03 g. 11.00 mm. RRR. Rarissimo. Bel BB+.
Ex collezione Spahr
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Lot # 852 - Manfredonia. Manfredi di Svevia (1258-1266). Multiplo di tarì. D/ Aquila con ali spiegate volta a destra; dietro il collo, crocetta. R/ Croce latina accostata dalle lettere IC - XC / NI - KA (Gesù Cristo Vincitore). Sp. 189 (questo esemplare); MEC 14, pag. 192 classe Eb; D'Andrea 232. AU. 7.42 g. 16.50 mm. RRRR. Esemplare di estrema rarità per via del peso e dell'autorità emittente. BB. Esemplare pubblicato sul volume 'Le monete siciliane dai bizantini a Carlo d'Angiò' al numero 189. Ex Artemide LVII, 2017, 476.
Un esemplare eccezionale per il tipo
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Lot # 853 - Messina. Corrado I (1250-1254). Multiplo di tarì. D/ Aquila in piedi volta a sinistra con testa nuda retrospicente. R/ Croce latina accostata dalle lettere IC - XC / NI - KA (Gesù Cristo Vittorioso); in basso, da ambo i lati, stella a sei raggi. Sp. 151; MEC 14, 576; D'Andrea 193. AU. 7.64 g. 20.00 mm. RRRRR. Emissione di estrema rarità. Peso e modulo eccezionali. SPL.
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Lot # 854 - Ancona. Anonime (Sec. XV). Bolognino marchigiano di 2° tipo. D/ Grande A contorniata da cerchietti. R/ San Ciriaco nimbato e mitrato benedice con la destra e tiene nella sinistra lunga croce pomata. Cf. CNI 36/38; Dubbini-Mancinelli pag. 60. AG. 0.44 g. 16.00 mm. RRRR. Della più grande rarità. L'accoppiamento dei conii ci risulta inedito. Tutte le bibliografie specialistiche consultate indicano questa moneta come estremamente rara e utilizzano l'immagine dell'esemplare pubblicato sul CNI. BB.
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Lot # 855 - L'Aquila. Ferdinando I d'Aragona (1454-1494). Cavallo. D/ Busto del sovrano coronato volto a destra. R/ Cavallo gradiente a destra; davanti, aquila. Cf. CNI tav. III, 17; D'Andrea-Andreani 96; Cf. MIR (Italia merid.) 93/98. CU. 1.28 g. 18.00 mm. RR. A differenza dei consueti esemplari lo stile del ritratto sembra del tutto anomalo presentando un ritratto che ricorda quello dei coronati napoletani. BB.
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Lot # 856 - L'Aquila. Luigi XII di Francia (1501-1503). Cavallo. D/ Scudo di Francia coronato. R/ Croce potenziata con gigli all'estremità. CNI 3/6; D'Andrea-Andreani 143; MIR (Italia merid.) 115. AE. 1.56 g. 20.00 mm. R. Bella patina verde. SPL.
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Lot # 857 - Arezzo. Guglielmo degli Ubertini (1267-1289). Grosso agontano da 2 soldi. D/ Croce patente. R/ San Donato mitrato e barbuto, in piedi di fronte, benedice con la destra e tiene il pastorale con la sinistra. CNI 5; MIR (Toscana, zecche) 11. AG. 2.26 g. 21.50 mm. R. Splendido esemplare dai nitidi dettagli; bella patina scura. SPL. La coniazione di questo esemplare è attribuibile a dopo il 1267, periodo in cui gli Ubertini, massimi esponenti della fazione ghibellina, ritornarono in città.
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Lot # 858 - Bergamo. Comune a nome di Federico II (sec. XIII-XIV). Grosso da 4 denari. D/ Busto laureato a destra. R/ Fortificazione con cupola tra due torri, sopra un piano merlato sostenuto da quattro archi su rocce. CNI 127; MIR (Lombardia, zecche) 17. AG. 1.41 g. 19.00 mm. R. Flan di insolita completezza. Bel BB.
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Lot # 859 - Berignone. Ranieri III Belforti Vescovo di Volterra (1301-1321). Denaro piccolo o picciolo. D/ Croce patente. R/ Busto frontale del Vescovo mitrato, benedice con la destra e tiene pastorale nella sinistra. CNI 12/13; MIR (Toscana, zecche) 29. MI. 0.37 g. 14.00 mm. RR. Bel BB.
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Lot # 860 - Bologna. Giacomo e Giovanni Pepoli (1347-1350). Bolognino grosso. D/ Le lettere F R E S disposte a croce attorno a globetto. R/ Grade A accostata da globetti. CNI 2; Chim. 56 var. I; MIR (Emilia) 4. AG. 1.27 g. 18.00 mm. RR. Molto raro. Piccola mancanza marginale del tondello. Bel BB.
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Lot # 861 - Bologna. Giovanni II Bentivoglio (1494-1506). Medaglia o prova del testone datata 1494. D/ Busto a destra con lunga capigliatura e cappello. R/ MA / XIMILIANI / IMPERATORIS / MVNVS / MCCCCLXXXX / IIII. Hill, Corpus 606; Cf. Chim. 221; Cf. Rav. Mor. 7. AE. 11.95 g. 29.00 mm. RR. Rara. Fusione coeva. Bel BB. Tale emissione potrebbe essere si la prova del testone ma anche un'opera a memoria dello ius monetandi in quanto Il 14 ottobre 1494 l’Imperatore concesse al signore di Bologna il privilegio di battere moneta.
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Lot # 862 - Bologna. Accademia Clementina di Bologna. Medaglia Premio Fiori (dal 1743). D/ MARCVS ANTONIVS A FLORE DONO DEDIT. Stemma della Famiglia Fiori. R/ SANCTA CATHARINA VIGRI DE BONONIA. Santa Caterina seduta a destra dipinge una tela. AG. 47.00 mm. RRR. Rarissima. Appicagnolo rimosso. SPL. I premi clementini furono tre: il premio Marsili (1727) cui si aggiunse l’eredità Aldrovandi (1754), il premio Fiori (1743), il premio Curlandese (1787). Marco Antonio Fiori lasciò tutti i suoi averi in eredità all'Accademia e dispose che ogni anno venissero distribuite 12 medaglie d'argento ai meritevoli nelle varie discipline oltre che alle cariche più importanti dell'Istituto.
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Lot # 863 - Bologna. Opera Pia dei Poveri Vergognosi. Medaglia 1747. D/ ESVRIEENTES IMPLEVIT BONIS. Santo nimbato stante, accoglie la supplica di un uomo inginocchiato davanti a lui; a destra, tre putti in un bacile.; in esergo, MDCC-CXLV interrotto da stemma. R/ MACVLA NON EST IN TE. La Vergine, tra le nubi, su crescente nell'atto di schiacciare serpente dalla testa umana; ai lati, due cherubini. AR. 44.00 mm. Opus: O. Hamerani. RR. Molto rara, in altissima conservazione, bella patina iridescente. SPL.
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Lot # 864 - Capua. Atenolfo Principe di Benevento (877-901). Follaro. D/ Cavallo gradiente a destra; sopra, ΛN; tra le gambe del cavallo, T. MEC 14, -; CNI 3; D'Andrea-Contreras (Normans) -. AE. 0.88 g. RR. 10,5x10 mm. SPL. Il CNI attribuisce questo esemplare ad Atenolfo ma, sulla base di Pagano 2010, 'Le minuscole e misteriose monete del 'Regisole', l'attribuzione di queste emissioni di emergenza ed ossidionali spetterebbe al vescovo-duca Attanasio II (877-898) e alla zecca di Napoli.
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Lot # 865 - Casale. Carlo II Gonzaga Nevers (1647-1665). Soldo 1661. D/ Busto a sinistra con lunga capigliatura. R/ Sole raggiante. CNI 11; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 361. MI. 1.33 g. 20.00 mm. SPL.
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Lot # 866 - Casole. Ranuccio Allegretti (1320-1348), Vescovo di Volterra. Denaro piccolo o picciolo. D/ Croce patente. R/ Busto frontale del Vescovo mitrato, benedice con la destra e tiene pastorale nella sinistra. CNI 1/9 (Berignone); MIR (Toscana, zecche) 32 (Casole). MI. 0.56 g. 14.00 mm. RR. Bellissimo esemplare per il tipo. SPL. Secondo il CNI queste monete vennero coniate a Berignone per una concessione risalente al 14 agosto 1321 che vedeva l'appalto di moneta piccola a una compagnia di zecchieri. Da fonti più recenti sembrerebbe che l'officina fosse stata invece attrezzata a Casole a seguito di un contratto d'appalto tra Ranuccio e la compagnia degli zecchieri di Paniccia di Luto da San Gimignano.
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Lot # 867 - Castro. Pier Luigi Farnese (1545-1547). Baiocchetto. D/ Stemma Farnese con due volute ai lati, partito e coronato. R/ San Savino, in mezza figura, poco volto a destra, mitrato e senza nimbo tiene nella destra il libro e nella sinistra il pastorale. CNI tav. XVII, 23. AG. 0.28 g. 13.50 mm. RR. Bel BB.
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Lot # 868 - Castro. Pier Luigi Farnese (1545-1547). Quattrino. D/ Stemma Farnese largo a cuore con due volute ai lati, partito e coronato. R/ San Savino volto a sinistra tiene il pastorale obliquamente davanti al corpo. CNI 71 var. per punteggiatura. MI. 0.48 g. 18.50 mm. RR. La tipologia con il Santo volto a sinistra è di rara apparizione. BB+.
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Lot # 869 - Chieti. Monetazione autonoma (1459-1463). Doppio bolognino. D/ Croce patente con le estremità un poco aperte. R/ San Giustino nimbato e mitrato stante di fronte, benedice con la destra e regge pastorale con la sinistra. CNI 3; MIR (Italia merid.) 410. AG. 1.00 g. 20.00 mm. RRR. Di estrema rarità. BB. Questa tipologia monetale si coniò negli Abruzzi in quei burrascosi giorni in cui Ferdinando I d'Aragona cercava di riconquistare il trono minacciato dal rivale Carlo VIII. Questo esemplare si contraddistingue per lo scudo aragonese presente nel giro, a testimoniare la devozione dei cittadini al loro sovrano durante la congiura dei baroni. Chieti, come altre zecche (Atri e Cittaducale) coniò autonomamente, senza regia concessione tra il 1459 e il 1463. La presenza dello scudo Aragonese nel giro testimonia la fedeltà della città nei confronti del sovrano Aragonese. Il peso di questa moneta, tanto diverso dal napoletano ma analogo agli esemplari pontifici, dimostra l'autonomia della coniazione avente corso ristretto a soli paesi di confine tra il regno di Napoli e gli stati della Chiesa. La turbolenza di questo periodo è testimoniata anche dall'estrema rarità di esemplari giunti sopravvissuti alla ritiro da parte delle autorità emittenti e allo sfregio spesso operato dagli oppositori sullo scudetto d'Aragona.
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Lot # 870 - Chivasso. Teodoro I Paleologo (1307-1338). Imperiale piccolo. D/ Le lettere T h E O (Teodoro) accostate da globetti e disposte a croce attorno a rosetta. R/ +MOn / TIS FE / RATI su tre righe accostato sopra e sotto da rosetta tra due trifogli. CNI 10/13; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 380. MI. 0.61 g. 16.00 mm. RR. Infrazione radiale del tondello. qBB/BB.
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Lot # 871 - Chivasso. Giovanni I Paleologo (1338-1372). Quarto di grosso. D/ Croce patente. R/ Aquila ad ali spiegate volta a sinistra. CNI 13; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 385. AG. 1.16 g. 19.00 mm. RRR. Emissione rarissima senza M ad inizio di legenda; il CNI censisce un solo esemplare. BB.
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Lot # 872 - Chivasso. Giovanni I Paleologo (1338-1372). Quarto di grosso. D/ Croce patente. R/ Aquila ad ali spiegate volta a sinistra. Cf. CNI 14/21 var. per punteggiatura; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 385. AG. 1.36 g. 20.00 mm. RR. Molto raro. Mancanza marginale del tondello, altrimenti. bel BB.
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Lot # 873 - Chivasso. Giovanni I Paleologo (1338-1372). Obolo bianco. D/ Croce patente. R/ Grande M gotica con crocetta sopra. CNI 27; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 388. MI. 0.50 g. 13.00 mm. RR. BB.
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Lot # 874 - Chivasso. Giovanni I Paleologo (1338-1372). Imperiale. D/ Le lettere I O H S (Giovanni) accostate da globetti e disposte a croce attorno a rosetta. R/ MONTISFERATI su tre righe. CNI 29; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 389. MI. 0.70 g. 16.00 mm. RR. Porosità. qBB/BB.
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Lot # 875 - Chivasso. Giovanni I Paleologo (1338-1372). Imperiale. D/ Le lettere I O H S (Giovanni) accostate da globetti e disposte a croce attorno a globetto. R/ +MOn / TIS FE / RATI su tre righe accostato sopra e sotto da rosetta tra due trifogli. CNI 30; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 389. MI. 0.64 g. 16.00 mm. RR. BB.
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Lot # 876 - Chivasso. Giovanni II Paleologo (1378-1381). Forte bianco. D/ Stemma Paleologo accantonato da due chiavette. R/ Croce patente. CNI 1; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 391. MI. 0.92 g. 27.50 mm. RRR. Emissione rarissima. qBB/BB.
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Lot # 877 - Chivasso. Teodoro II Paleologo (1381-1418). Mezzo grosso. D/ Grande T in gotico minuscolo in cornice doppia quadrilobata con rosette agli angoli. R/ Croce fiorata con quattro globetti agli angoli. CNI 3/4; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 393. AG. 1.48 g. 21.50 mm. R. BB.
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Lot # 878 - Chivasso. Teodoro II Paleologo (1381-1418). Mezzo grosso. D/ Stemma Paleologo sormontato da sole; ai lati, T E (Teodoro) in caratteri gotici; il tutto entro cornice doppia quadrilobata accostata da anelletti. CNI 6; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 395. AG. 1.52 g. 22.00 mm. RR. Emissione molto rara. BB.
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Lot # 879 - Chivasso. Teodoro II Paleologo (1381-1418). Mezzo grosso. D/ Scudo in quattro archi acuti. R/ S coricata entro cartella di quattro archi acuti. CNI 12; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 397. AG. 1.16 g. 17.00 mm. RR. qSPL/SPL.
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Lot # 880 - Chivasso. Teodoro II Paleologo (1381-1418). Quarto di grosso. D/ Scudo Aleramico tra quattro rosette. R/ Croce fiorata. CNI 16 var; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 399. MI. 1.03 g. 18.50 mm. R. SPL.
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Lot # 881 - Chivasso. Teodoro II Paleologo (1381-1418). Quarto di grosso. D/ Scudo Aleramico tra quattro rosette. R/ Croce fiorata. CNI 16 var; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 399. MI. 0.91 g. 19.00 mm. RR. Molto raro. La legenda non risulta censita sul CNI. Bel BB.
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Lot # 882 - Chivasso. Teodoro II Paleologo (1381-1418). Bianchetto. D/ Croce patente. R/ Busto frontale di San Teodoro nimbato di perline con crocetta sul petto. CNI 23/26; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 403. MI. 1.13 g. 18.00 mm. R. BB.
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Lot # 883 - Corte (Corsica). Pasquale Paoli (1762-1768), Generale. Da 4 soldi 1764. D/ Stemma coronato in cartella tra due Geni marini alati ed armati di mazze. R/ *4*/ SOLDI / 1764 entro corona d'alloro. CNI 16; MIR (Piem. Sard. Lig. Cors.) 4/3. MI. 1.84 g. 21.00 mm. R. Bel BB.
Splendido ritratto rinascimentale
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Lot # 884 - Ferrara. Ercole II d'Este (1534-1559). Bianco. D/ Busto corazzato a sinistra. R/ La Giustizia seduta a destra con bilancia e scure. CNI 53/60; Rav. Mor. 10; MIR (Emilia) 296. AG. 5.12 g. 28.00 mm. RR. Bell'esemplare in alta conservazione, delicata patina di monetiere. Lievi graffi e segnetti non deturpanti. Bel BB.
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Lot # 885 - Firenze. Repubblica (Sec. XIII-1532). Fiorino d'oro XX serie, 1252-1421, simbolo crescente lunare sormontata da globetto, maestro di zecca sconosciuto. D/ Il giglio di Firenze con due fiori. R/ San Giovanni barbuto e con nimbo perlato, in piedi di fronte, benedice con la destra e tiene con la sinistra lunga croce che entra nel giro della legenda. CNI -; Bern. II 510; MIR (Firenze) 20/40; Fried. 276. AU. 3.53 g. 20.00 mm. RR. SPL.
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Lot # 886 - Firenze. Repubblica (sec. XIII - 1532). Fiorino nuovo da 12 denari o 1 soldo, II serie. D/ Il giglio di Firenze. R/ Mezzo busto di San Giovanni con nimbo liscio; con la destra alzata nell'atto di benedire e con la sinistra tiene asta terminante in croce. CNI 13/15; Bern. II 43/48; MIR (Firenze) 40. AG. 1.65 g. 21.00 mm. NC. Iridescenze. SPL.
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Lot # 887 - Firenze. Repubblica (sec. XIII-1532). Fiorino di stella da 12 denari o 1 soldo, III serie 1267-1279. D/ Il giglio di Firenze. R/ Mezzo busto di San Giovanni con nimbo liscio; con la destra alzata nell'atto di benedire e con la sinistra tiene asta terminante in croce. CNI 17; Bern. II 49/53; MIR (Firenze) 41/2. AG. 1.76 g. 20.00 mm. Alta conservazione. Piacevole patina riposata. SPL.
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Lot # 888 - Firenze. Lorenzino de'Medici (1514-1548). Medaglia, circa 1537. D/ LAVRENTIVS MEDICES. Busto drappeggiato, a testa nuda, a destra. R/ VIII ID IAN. Pileo tra due pugnali. Arm. II, 151, 3; Attw. 891; Hill-Pollard, Kress 493; Pollard, Bargello II 489; Tod.-Van. (2000) 743. AE dorato. 31.32 g. 38.50 mm. Opus: Ignoto. RR. Fusione originale. Bel BB. Questa medaglia è stata attribuita a Cavino da Habich, Bernhart, Cessi, Langedijk, Johnson & Martini e Börner. Hill and Pollard rifiutano questa attribuzione e mettono in luce come lo stile del ritratto sia più vicino al tratto vigoroso del Belli. E' alquanto probabile che la medaglia sia opera di un artista attivo a Firenze in quel torno d'anni, Avery propone il nome di Domenico de' Vetri, Camesasca quello di Cellini. Hill & Pollard (Kress Coll.) e Toderi-Vannel (Medaglie italiane) classificano i rispettivi esemplari della medaglia, riprodotti in fotografia, come coniati. A nostro avviso entrambe le suddette medaglie, così come quella da noi proposta in asta, sono esemplari fusi (confrontare il difetto di fusione ad ore 1 sul bordo del rovescio). Si tratta di fusioni sicuramente antiche e di altissima qualità, esplicitata nella ricchezza dei dettagli e nella politura delle superfici.
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Lot # 889 - Firenze. Elena Marsuppini (XVI sec.), moglie di Francesco da Sangallo. Medaglia s.d. (1551). D/ ANDRODAMA DIA. Busto a sinistra. R/ VARIUM NOMEN ET OPUS. Mostro marino incatenato. Arm. II, 127, 1; Tod.-Van. (2000) 1416; Forrer V, 330. AE. 83.50 mm. Opus: F. da Sangallo. RRR. Originale. Piccolissimo foro. Numero di vecchia collezione al diritto. Bellissimo esemplare, in alta conservazione. SPL.
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Lot # 890 - Firenze. Medaglia s.d. (ante 1556). D/ COSMVS MED R P FLOR DVX. Busto barbuto a destra, indossa armatura all'antica e mantello. R/ INTEGER VITE SCELERISQ PVRVS. Apollo nudo stante a destra con faretra, tiene lira e incorona il Capricorno, il piede sinistro è appoggiato su Pitone. Arm. I, 256, 9; Attw. 800; Pollard, Bargello II 387; Tod.-Van. (2000) 1449. AE. 27.29 g. 41.50 mm. Opus: D. Poggini. Originale. qSPL. Il Capricorno era l'emblema di Cosimo, scelto per analogia con l'impresa di Augusto.
Ritratto di stile magistrale
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Lot # 891 - Firenze. Cosimo II de' Medici (1608-1621). Testone 1611. D/ Busto corazzato a destra con drappeggio sulla spalla; sotto, 1611. R/ San Giovanni seduto di fronte, benedicente, regge nella mano sinistra lunga croce astile. CNI 53/56; Gal. XV, 13; Rav. Mor. 8; MIR (Firenze) 265/1. AG. 8.04 g. 28.00 mm. RR. Leggermente tosato. Ritratto di gusto incisorio raffinatissimo. BB. Ex NAC 81, 2014, 374 (Collezione De Falco).
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Lot # 892 - Firenze. Carlo I di Borbone e Maria Luigia Reggente (1803-1807). Dena o scudo da 10 lire fiorentine 1803. D/ Busti accollati volti a destra. R/ Stemma di forma sannitica inquartato, coronato e caricato di scudetto partito e coronato, sovrapposto a Croce di Santo Stefano e circondato dal collare del Toson d'oro, da cui pendono altre due decorazioni cavalleresche; sotto, in esergo, FLORENTIAE 1803. CNI 2; Gal. I, 1/2; MIR (Firenze) 422/1. AG. 44.00 mm. RR. Data molto rara. Incapsulata NGC AU 55. SPL.
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Lot # 893 - Firenze. Leopoldo II di Lorena (1824-1859). Mezzo paolo 1853. D/ Testa grossa e adulta a destra: sotto, G N (Giuseppe Nideroest incisore) e fiasca (Domenico Fiaschi zecchiere). R/ Stemma Lorena ovale partito e coronato e sovrapposto alla croce di Sant'Andrea circondato in basso da collare da cui pende il Toson d'oro. CNI 100; Gal. XVII, 1; MIR (Firenze) 459/1. AG. 1.39 g. 17.70 mm. R. Fondi lucenti. qFDC.
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Lot # 894 - Firenze. Leopoldo II di Lorena (1824-1859). Mezzo paolo 1856. D/ Testa grossa e adulta a destra: sotto, G N (Giuseppe Nideroest incisore). R/ Stemma Lorena ovale partito e coronato e sovrapposto alla croce di Sant'Andrea circondato in basso da collare da cui pende il Toson d'oro. CNI 110; Gal. XVII, 2; MIR (Firenze) 459/2. AG. 1.30 g. 18.00 mm. R. Patina dai riflessi dorati. Alta conservazione. qFDC.
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Lot # 895 - Firenze. Leopoldo II di Lorena (1824-1859). Da 10 quattrini 1858. D/ Testa senile a destra; sotto, stemma Guicciardini; in esergo, GORI. R/ Stemma Lorena semiovale coronato e sovrapposto alla croce di Santo Stefano. CNI tav. XXXIII, 9; Gal. XIX; MIR (Firenze) 461. AG. 1.90 g. 20.00 mm. R. Conservazione eccezionale, stato zecca. Grading CCG MS 65.
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Lot # 896 - Firenze. Governo della Toscana (1859). Fiorino 1859. D/ Leone gradiente a sinistra con vessillo sorretto con la zampa destra. R/ Il giglio di Firenze. CNI tav. XXXIII, 11; Gal. II; MIR (Firenze) 467; Pag. 228. AG. 6.95 g. 23.00 mm. Conservazione eccezionale, stato zecca. Incantevole patina iridescente. Grading CCG MS 66.
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Lot # 897 - Foligno. Eugenio IV (1431-1438), Gabriele Condulmer. Picciolo. D/ Le lettere (QVA) R T V S disposte a croce attorno a globetto. R/ Croce fogliata. CNI 1/13; Cf. M. 40/41; Berm. 318. MI. 0.55 g. 15.00 mm. RR. Flan di insolita larghezza. Variante non censita sul Muntoni. Bel BB.
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Lot # 898 - Foligno. Callisto III (1455-1458), Alonso de Borja. Picciolo. D/ Chiavi decussate. R/ Croce fiorita. CNI 1/17; M. 23; Berm. 353. MI. 0.34 g. 13.50 mm. R. BB.
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Lot # 899 - Fossombrone. Guidobaldo I da Montefeltro (1482-1508). Quattrino. D/ Busto a sinistra con testa piccola e lunga capigliatura. R/ Scudo nonagono sormontato da corona ed inquartato da aquila e bande feltresche; al centro palo con chiavi decussate e tiara. CNI tav. XX, 2; Cav. 19. AE. 1.12 g. 18.00 mm. R. Bellissima patina verde. Splendido ritratto di gusto rinascimentale. qSPL/SPL.
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Lot # 900 - Gaeta. Monetazione anonima attribuita a Marino II (978-984). Follaro. D/ Busto frontale di Sant' Erasmo. R/ A e Ω. CNI 1/8 e 9/12; Travaini 1995 430; MEC 14, 48/52; D'Andrea-Contreras (Campania) 37. AE. 5.61 g. 28.00 mm. RR. Di buona conservazione per il tipo. Bel BB. La presenza del busto frontale di Sant'Erasmo al diritto e la presenza dell' alpha e dell'omega al centro del rovescio sono chiari riferimenti alla religione Cristiana.
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Lot # 901 - Genova. Battista Fregoso (1450-1505), Doge. Medaglia s.d. D/ BAPT FVLGOS IANVE LIGVR Q DVX PETR DV FIL. Busto a destra con copricapo e veste. R/ PECVLIARES AVDACIA ET VICTVS. Trochilo in volo verso le fauci di un coccodrillo volto a sinistra su terreno roccioso solcato da piccolo corso d'acqua. Arm. I, 61, 1; Hill, Corpus 728; Tod.-Van. (1990) I, 166; Rizzini 87. AE. 43.20 mm. Opus: Battista (di?) Elia di Genova. RR. Originale. Alta conservazione, bella patina. SPL. Il trochilo, come racconta Erodoto (Historiae, II, 68) prendeva il suo cibo dalla bocca del coccodrillo.

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