Fregio Reali Carabinieri. Fregio grande per berretto per i Reali Carabinieri (RR.CC.). Al dritto al centro della granata monogramma "VE" (Vittorio Emanuele II re d'Italia e Albania e Imperatore di Etiopia). Dopo la dichiarazione di guerra del 1940 di Mussolini a Francia e Inghilterra, i carabinieri diedero mostra di capacità e spirito di sacrificio compiendo atti di eroismo individuali e collettivi che sono rimasti nella storia militare delle nostre forze armate: in Africa Orientale e Settentrionale, nei Balcani, in Grecia, in Russia si batterono con coraggio e abnegazione. L''8 settembre 1943 le sei divisioni destinate alla difesa di Roma si dissolsero e gli unici a mantenere le loro posizioni furono il Battaglione Allievi carabinieri ed i Granatieri di Sardegna. Nonostante la confusione di quei giorni e la mancanza di ordini i carabinieri, per la maggior parte, rimasero al loro posto su tutto il territorio nazionale e, fedeli al Re, molti di essi finirono deportati in Germania. Alla fine della guerra tra i carabinieri si contarono 4.618 caduti, 15.124 feriti e 578 dispersi. Il fregio si presenta in condizioni ottimali ed ha una dimensione massima di 90 mm X 80 mm, realizzato in lamierino di metallo argentato.