Dea Moneta
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Lot # 8
IMPERO ROMANO, TEODOSIO I, 379-395 D.C. - SOLIDO
378-383 d.C.,  D/ D N THEODOSIVS P F AVG, Busto diademato con paludamento e corazza a d.,  R/ CONCORDIA AVGGGI, CONOB, Costantinopoli galeata seduta di fronte su di un alto trono, volta a d., tiene lo scettro nella d. ed il globo nella s., Zecca di Costantinopoli, Rif. bibl. R.I.C., 43b/R2; Cohen, 7/Fr.20;  Metallo: AV, gr. 4,45,  Diam.: mm. 20,94, SPL.

PROVENIENZA
Riportiamo di seguito un estratto dall’ “Appendice Peritale al Certificato di Qualità Bolaffi” n. 539 del 21/09/2020” allegata al presente lotto: … Nella Roma antica la Concordia fra i corpi sociali e le istituzioni civili e militari dello Stato era uno dei valori principali: alla Concordia deificata furono dedicati templi, il più importante dei quali sorgeva sul Campidoglio e spesso, non a caso, il Senato vi teneva le sue adunanze. Tuttavia questo rovescio non intende solo celebrare la Concordia come valore di carattere generale, bensì anche la specifica concordia fra i tre Augusti coreggenti dell’ epoca, Graziano, Valentiniano II e Teodosio (vedi la tripla G nella legenda). Oltre che per la motivazione “ufficiale”, non si può escludere che, come più volte accaduto anche per emissioni di periodi precedenti, il richiamo alla concordia fra gli Augusti costituisse una forma di propaganda, finalizzata a smentire voci contrarie, che spesso tuttavia corrispondevano alla realtà dei fatti. …