(L') Aquila. Alfonso I d’Aragona (1442-1458). Carlino AG gr. 2,81. CNI 4 var. MEC 14, –. D’Andrea-Andreani 69 var. MIR – (cfr. 75, ma con segno di zecchiere). Rarissimo. Tosato, migliore di BB Questo carlino, coniato a L’Aquila ma senza recare l’aquiletta quale segno distintivo, reca un’interpunzione fatta da cerchietti anziché dalle consuete stellette e questo tipo di segni d’interpunzione si riscontra solo sui reali emessi da questo regnante. Va ricordato che i carlini aquilani contenevano una percentuale d’intrinseco inferiore a quelli napoletani e pertanto gli esemplari emessi dalla zecca del capoluogo abruzzese sovente hanno l’aquiletta abrasa se non addirittura non apposta. Tale escamotage serviva a far passare come monete di buon argento i carlini ivi coniati.