Dea Moneta
login
Banner Artemide LXI
Lot # 1023 - Venezia. Spezieria al Redentore. Teriaca, tappo sigillo fuso, XVIII sec. D/ THERIACA FINA AL REDENTOR IN VENEZIA. Il Redentore nimbato, stante, con la mano destra benedice, con la sinista tiene il vessillo. Bordo formato da quattro archi, costituiti da corolle di fiori, intercalati ai quattro poli da un fregio. Volt. 1871. PB. 25.80 g. 41.50 mm. RR. Molto raro ed in eccellenti condizioni. SPL. La teriaca (dal greco θηριακή cioè antidoto, oppure secondo alcuni dal sanscrito táraca dove tár significa salva) è un preparato farmaceutico dalle supposte virtù miracolose di origine antichissima. Il Collegio degli Speziali contribuì con la sua attenta diligenza a dare all''Arte' il maggior lustro possibile, tanto che il 'Consiglio dei Dieci' gli diede facoltà di promulgare statuti sotto la dipendenza del 'Magistrato dei Giustizieri Vecchi' e, quale massima ricompensa per le benemerenze e per la fama acquisita all'estero, la Serenissima definì nel 1706 nobile l'arte degli Speziali, concedendo il diritto, a chi l'esercitava, di sposare una nobile. Tutte le farmacie erano differenziate per l'insegna, che doveva essere esposta 'per non incorrere nella multa di cinque ducati' e costituiva, anche negli atti pubblici, il ' marchio' distintivo delle varie botteghe. L'insegna, dal latino 'insigna',emblema di una professione o di una dignità, \trae origine da fatti storici come nel caso di quella della Spezieria al Redentore che trova origine del suo nome dalla vicinanza alla Chiesa del Santissimo Redentore.
Lot # 1068 - Francesco I (2013- ), Jorge Mario Bergoglio. Trittico in cofanetto della zecca di medaglie A. I comprendente oro, argento e bronzo. D/ FRANCISCUS PONT. MAX. AN. I. Busto frontale benedicente, con zucchetto e stola; a destra, sulla spalla, M. CRISCIOTTI. R/ VIDIT ERGO LESUS PUBLICANUM ET QUIA MISERANDO ATQUE ELIGENDO VIDIT, AIT ILLI SEQUERE ME. La raffigurazione della chiamata di Matteo. AU, AG, AE. Opus: Marinagela Crisciotti. RR. Sul bordo la scritta E CIVITATE VATICANA 232/400. Esemplare corredato da certificato di emissione (232/400) e astuccio della zecca. L'esemplare proposto appartiene a quel gruppo di medaglie emessere erroneamente con la dicitura LESUS anzichè JESUS e immediatemente ritirate dall'autorità Vaticane. Questi esemplari sono tra i pochi sopravvissuti. Per un approfondimento vedasi l'articolo di Roberto Ganganelli su Il Giornale della Numismatica n. 11, Novembre 2013 'Sarà vaticano il 'Gronchi rosa' delle medaglie ?'. FDC. La scena del rovescio che vede Gesù di fronte a Matteo è circondata nel giro da un pezzo tratto dalle Omele di San Beda il Venerale. Tale espressione segnò profondamente il giovane Jorge Bergoglio allorchè, diciassettenne, nella festa di San Matteo dell'anno 1953, sperimentò, in un modo del tutto particolare, la presenza amorosa di Dio nella sua vita. In seguito ad una confessione, si sentì toccare il cuore ed avvertì la discesa della Misericordia di Dio che, con sguardo di tenero amore, lo chiamava alla vita religiosa, sull'esempio di Sant'Ignazio di Loyola.